lunedì 26 agosto 2013

Drogata, drogato di te...

Essere drogati di qualcuno, cosa vuol dire? Perchè qualche giorno fa, un mio amico mi ha telefonato, sostenendo di essere drogato da una ragazza, una ragazza che lo sta facendo impazzire, una ragazza da cui è dipendente.
Ha iniziato a sentirla, messaggio dopo messaggio, chiamata dopo chiamata, fino a chiamarla sempre perchè lei è diventata, per lui, una droga.
Come è possibile? Questa fase, che spero duri molto e molto ancora, dà assuefazione, dà dipendenza, dà voglia di una persona, fa venire la necessità di qualcuno, fa crescere quel groppo in gola se questo qualcuno manca... si ha quel bisogno di alzare la cornetta e sentirlo/la.
Credo che sia una sensazione meravigliosa, una di quelle cose che si può descrivere forse come dipendenza da farfalle nello stomaco, dipendenza dalla sintonia, dipendenza dalla magia, da quel soggetto della seconda freccia scoccata da Cupido, da quella pozione, da quell'infuso che rende così pazzi di qualcuno di qualcun'altro.... quella bevanda così dolce e così ciclopica allo stesso tempo, che fa perdere la cognizione del tempo, della vita...
Si sa, però, qual'è la cosa più bella: essere ricambiati in tutta questa dipendenza, in tutta questa folle passione.

Spero che tutti la possiate vivere,
grazie all'amico che ha ispirato (anche) questo post,
buona dipendenza,
Chiara

venerdì 23 agosto 2013

Coincidenze o segnali?

Capitano un po' all'improvviso, come un uragano dal nome femminile (il che significa che ha una forza distruttiva più alta), in una giornata banale, in una giornata di sole, in una giornata calma e tranquilla, che prometteva la normalità.
Prometteva. Perchè decisamente quella giornata o quel periodo, porterà una ventata di novità. Novità che però non sono semplici news, ma sono più coincidenze, e la domanda più frequente è: "Qualcuno ha spiato nel mio cervello?"
Si reincontrano persone che da anni non si vedevano, o che si erano perse di vista, iniziano ad esserci coincidenze pensanti, proprio perchè non sembrano essere casuali, ma meditate, quasi create.
Così, tali coincidenze pensanti iniziano ad assumere l'aspetto di cartelli, certelli sempre più grandi, quasi come fossero segnali di vita, segnali del percorso che è necessario prendere, e che, davvero viene istintivo prendere perchè ogni cosa è lì che porta.

A vole capita di essere spaesati o di stare semplicemente eseguendo una rotta solo con la volontà di seguirla, ma la cosa bella è quando arrivano queste coincidenze pensanti, questi segnali, che aiutano, eccome se aiutano, alla decisione finale: restare su quel percorso o cambiarlo?

A ognuno la sua scelta,
Grazie all'amico che ha ispirato questo post, 
Chiara

mercoledì 21 agosto 2013

Doniamo un po' di midollo?

E' di qualche settimana fa la sconvolgente notizia di una bambina di nome Giada malata di leucemia, il cui donatore di midollo osseo, statunitense, ha ritirato il suo desiderio di donare il midollo, poichè Giada era italiana. Era perchè Giada è morta. (A dover di cronaca devo scrivere che era stato trovato un nuovo donatore, ma a quel punto Giada era troppo debole.)
Credo sia inutile ogni commento a proposito di questa vicenda, perchè credo che qualsiasi cosa io possa scrivere, sarebbe troppo banale per una vicenda così drammatica. Spero la coscienza del donatore si faccia viva, prima o poi... e che si possa rendere conto di quello che avrebbe potuto fare.

Scritti questi scontati e banali commenti, vorrei che tutti si fermassero un attimo e prendano spunto da tale vicenda per fare qualcosa di davvero utile per qualcuno: forse, se fossero di più i donatori di midollo osseo, Giada e tanti altri bambini, e tanti altri adulti sarebbero ancora qui.

Vorrei dare qualche informazione base:
- il donatore si può ritirare in qualsiasi momento per qualsiasi ragione;
- l'esame di tipizzazione (che poi viene inserito in una banca dati internazionale, grazie al quale si vede la compatibilità con chi ne ha bisogno) è un banale esame del sangue;
- non è detto che il prelievo sia doloroso, poichè non è detto che venga richiesto nella maniera classica prelevandolo dalle ossa dell'anca, ma esiste anche un prelievo tramite un macchinario apposito, che avviene come una donazione di sangue, con la particolarità che le cellule non utili ai fini del trapianto vengono rimesse in circolo: quindi ripeto, non è detto sia doloroso. Tale scelta (ossa o dal sangue periferico) dipende dai dettagli della malattia del paziente cui andrebbe la donazione.

Spero di essere stata chiara e semplice, cioè di non essermi espressa con termini troppo scientifici.


Le informazioni sono state prese da:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/giada-condannata-donatore-942191.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Trapianto_di_cellule_staminali_ematopoietiche#Tipologie_di_trapianto
- miei personali appunti

Invito tutti a informarsi presso le sedi dell'Admo, l'Associazione donatori midollo osseo:
http://www.admo.it/29-sedi-admo-regionali

Cerchiamo di essere tutti un po' più utili in questa vita per il prossimo e di fare realmente qualcosa,
ciao piccola Giada,
Chiara

venerdì 16 agosto 2013

Il sogno è...

"Il sogno è questo: saremo finalmente felici quando avremo raggiunto i nostri obiettivi: trovare un uomo e finire la specializzazione. Questo è il sogno, poi lo si realizza e, se siamo umani, cominciamo subito a sognare qualcos'altro." Così è l'inizio di Grey's Anatomy (episodio 22 della terza stagione), e ognuno ha il suo sogno, il suo obiettivo finale. Ciascuno ha qualcosa nel cassetto, o ancora meglio in atto di svolgimento a cui non rinuncerebbe per nulla al mondo, per cui si va avanti, allo scopo di realizzarlo su quella stessa linea di pensiero.
Ed è così che la sera ci si addormenta, nei periodi di maggiore stress, nei periodi in cui tutto viene messo alla prova: sognando, immaginando la felicità di quel sogno realizzato, ed è così che magari si ricomincia a leggere il proprio libro preferito, oppure si guarda il proprio film del cuore... Perchè in questo modo i sogni rilassano, i propri sogni, le proprie ambizioni, le storie che più ci somigliano e che stanno nel cuore, incutono quella sensazione di farcela, di immaginare la nostra vita nel mondo degli occhi chiusi in cui tutto è possibile e da cui si trova la forza di farcela...
Grandi libri e grandi film conciliano verso tale mondo, il mondo dei sogni, perchè lasciano nell'anima la voglia di sognare e di realizzare quello che è il proprio sogno, e realizzato uno, ecco arrivarne un altro..

Alla settimana delle stelle, dei sogni...
Chiara

martedì 13 agosto 2013

Le stelle stanno lì per sempre?

Le stelle stanno lì ferme in cielo per sempre, per l'eternità?
Chi non si è mai fermato di notte, davanti, o meglio sotto, la meraviglia di un cielo stellato, lontano dalle luci di città, lontano da luci artificiali, ma solo assaporando la magia dello sfavillio delle dolci e romantiche stelle? Chi non ha mai provato a pensare che loro sono lì che osservano, e brillano al buio, perchè al buio sì che si può spumeggiare di luce, e che stanno lì, appunto, per quel "Sempre", per quell'"Eternità" che sulla Terra non so se esista, ma in cielo si?
Tuttavia non tutte le stelle stanno davvero sempre lì, sempre in cielo... Basta poco perchè diventino stelle cadenti, pronte ad esaudire il prossimo desiderio, sintomo che non proprio tutte le stelle, non tutti i luccichii siano lì per durare, ma sembra che per la maggior parte sia così.

Chiara

p.s. E' evidente io non stia parlando di astronomia, quella è ben diversa, ma è tutta una metafora.

giovedì 8 agosto 2013

Sogni & Incubi

Sembra che i sogni finiscano prima che si possa dire ad alta voce la parola "Sogno".... eppure con gli incubi non è così, o almeno ad una prima riflessione, l'incubo resta nell'anima, anche da svegli, anche da felici, è sempre lì a far temere un suo ritorno.
Ma riflettendo, il sogno lascia la speranza, che credo sia più terribile ed efficace della paura: per quanto negata, essa, permane lì, statica, dentro l'essenza di ciò che siamo, che spesso è rappresentato dal sogno che vorremmo.
Dunque, sono un po' come la stessa sogni e incubi, il primo lascia la speranza, che sa essere più terrificante della paura stessa lasciata dall'incubo.
Quindi non c'è scampo, non c'è assolutamente nessuna via d'uscita, il tutto si adatta perfettamente alla parola "Vita", tuttavia, se posso dare un consiglio alle tante persone che me li chiedono per essere felici, è forse quello di abbassare un po' le proprie aspettative, perchè la perfezione, alla quale si ambisce (per quanto nessuno lo dirà ad alta voce), non esiste, e il proprio sogno, non esisterà mai come lo si sogna, magari sarà più bello... magari no... ma meglio essere sorpresi piuttosto che delusi.
I sogni esistono solo se impariamo a vederli, nonostante gli incubi, nonostante la tristezza e quella lacrima che ogni tanto, scende, purchè non sia troppo spesso.

Sognamo un po'?
Chiara

lunedì 5 agosto 2013

Che presente e che futuro avresti potuto avere?

Fermatevi un attimo. Pensate. Provate a tornare indietro con la memoria e ricordatevi qual'è stata la più grande, la più difficile decisione della vostra vita. Per esempio, la scelta della facoltà universitaria, la sede dello stesso percorso studi, piuttosto che un trasferimento, una convivenza... insomma potrei andare avanti all'infinito, quella che per prima vi viene in mente è senz'altro la più importante.
Fermatevi e pensate, pensate a come sarebbe potuto essere ora il vostro presente, il vostro futuro... a quali condizionamenti avreste potuto essere sottoposti, a che decisioni diverse avreste dovuto rispondere.

                                                         Foto scattata da Giulia Zen

Per quanto tornando indietro fareste le stesse scelte, dopo aver scritto molti su post su come la scelta al bivio destra o sinistra abbia reso tale la vostra vita, credo sia divertente provare ad immaginare: "Come avrebbe potuto essere se avessi scelto..."
Chi lo sa... magari vi innamorerete più del presente, magari invece cercherete un modo per far tornare a far parte della vostra vita una vecchia ipotetica decisione, perchè, infondo, non l'avete dimenticata! :-)

Buon divertimento!
Chiara

venerdì 2 agosto 2013

Il "Per Sempre" esiste?

Difficilmente ci credo, ancora più difficilmente lo vedo.
Si ha quella sensazione in milioni di momenti, in milioni di attimi... ma la sua durata è questa: un istante. Un istante che può durare un mese, un piccolo periodo, ma resta un secondo se paragonato alla durata della vita, all'ampiezza dell'infinito, del per sempre.
Eppure in molti lo desiderano, in amore e in amicizia. E, per quanto mi riguarda ho sempre pensato che il secondo presupposto fosse più realizzabile del primo.
Invece, ci si sveglia un mattino, e non è più così. Le persone cambiano, gli altri come noi, e spesso non esistono colpe, solo si muta, non è detto che si cresca, che si matura, semplicemente vivendo, ci si modifica, quasi come si fosse una ricetta di cucina, alla quale si aggiungono sempre più ingredienti, ed il suo sapore, può migliorare, peggiorare o essere semplicemente diverso.

Ed è proprio questo diverso che mi spaventa, che mi intimidisce, che mi fa provare paura, ovvero il fatto che non esiste nessuna certezza che un'amica, un amico restino sempre con me, e forse sarebbe il caso di scrivere: ed io con loro.
Allora quel per sempre che tutti agognano, quell'affetto infinito che tutti desiderano, non esiste se non con la propria mamma, forse è proprio questo l'unico Amore che non cambierà mai, l'unico per sempre ad esistere.

Chiara

giovedì 1 agosto 2013

In attesa di... Un reale paradiso

Si passa sempre ogni giorno, ogni minuto, ogni tempo in attesa; in attesa di qualsiasi cosa, in attesa di finire il liceo, in attesa di laurearsi, in attesa di sposarsi, in attesa di essere in attesa... Si costruisce qualcosa mano a mano, giorno dopo giorno per creare le basi del futuro, spesso dimenticandosi del presente. Eppure è così bello vivere mentre si costruisce tutto ciò che si desidera, è così bello fermarsi ad assaporare il presente, perchè non è detto che sia solo il futuro quello che dovrebbe essere meraviglioso, ma può essere fantastico persino il presente.

Quel presente quasi inutile diventa improvvisamente fondamentale, grazie a delle piccole sorprese, grazie ad eventi inaspettati, che irradiano in quel presente tanto scarso, come se si passasse dalla notte al sole di mezzogiorno.
Le sorprese che la vita fa, quelle belle, quelle desiderate, quelle che ormai si erano accantonate, sono travolgenti, proprio come un uragano, sconvolgono ogni pensiero e creano quella felicità presente, quasi mossa dal solo pensiero del Grazie, quasi mossa dalla sola domanda del cosa si è fatto per meritarsi tanta gioia, per meritarsi un reale paradiso.

Cercatelo, createvelo, anche se spesso arriva proprio quando non lo si è cercato...
Chiara