giovedì 20 febbraio 2014

Ritorno & Facebook dice che sono triste 2

Buon giorno a tutti!
Questo post è per informarvi che non sono sparita :-) !
Ho avuto da fare, ma con grande sollievo vi comunico che non ho nessun "Blocco dello scrittore" in atto. Continuo a scrivere, ma vi sono alcuni  pensieri,  troppo belli o troppo malinconici, che ho deciso di tenere riservati. Chissà, magari un giorno, quando acquisteranno più sicurezza, mi sentirò pronta a condividerli con voi cari lettori. 
Un piccolo post che, in parte, è affine a quello che ho scritto sopra lo "presento" ora, anche se in passato hop già scritto su questo tema: "Facebook dice che sono triste 2". In realtà non si tratta di Facebook ma di tuti i social network. Sembra, infatti, che una frase, anche solo una banale citazione definisca lo stato d'animo di colui che la sta pubblicando sul social in questione.
Ebbene non è così: una frase malinconica e triste può semplicemente rappresentare una riflessione, ma non uno stato d'animo. Oppure può scaturire fascino quando la si sente, e quindi la si scrive per questo motivo. Ad esempio: io adoro la serie televisiva "Criminal Minds" e la maggior parte delle citazioni che scrivo è perchè le ho sentite lì e mi hanno colpito. Quindi se pubblico una citazione malinconica è perchè l'ho trovata affascinante, non perchè in quel momento mi sneto così.
Inoltre, il consiglio che dò, è quello di non soffermarsi a pensare che una persona sta bene o male in base a quello che dice il suo profilo Facebook, Twitter, o al suo blog, ma di chiederele come sta.
Inoltre credo che questo discorso, come valga in questo senso, valga anche per il contrario: una persona può dirsi felicissima e morire dentro. Come accade probabilmente alle persone che ostentano felicità sui social network.
Insomma: ormai sembra che le apparenze siano state sostituite dalle apparenze virtuali, il che, probabilmente, è anche peggio!

Questa volta, spero di mantenere la promessa:
a presto,
Chiara