sabato 25 ottobre 2014

Cara nonna...



Cara nonna,
il dolore per la tua perdita è talmente forte che l’unica cosa che ci da’ un minimo di sollievo sono i ricordi piacevoli di quando eravamo bambine:
§ focaccine, lasagne e cotolette;
§ Cerniere, bottoni e cappotti;
§ tacchi, vestito e ballo liscio;
§ Singapore, America e Israele;
§ Ponte di Legno e Spotorno!
.    Cari il me’ ben! Pendolo, Din Don.
Ognuna di queste parole rievocano in noi tanti momenti di immensa gioia trascorsi assieme. Ci ricordiamo le numerose domeniche a pranzo da te, le vacanze al mare e in montagna , le passeggiate al mercato e i tuoi tentativi di insegnarci a ballare bene, come solo tu sapevi fare...! Nonna, in questi ultimi cinque mesi abbiamo visto la gioia nei tuoi occhi ogni volta che venivamo a trovarti tutti insieme, così come ti abbiamo vista lentamente indebolirti e spegnerti.
Anche se ora piangiamo all’idea di non averti più qui con noi, i nostri cuori sono in realtà pieni di gioia. Perché sappiamo che ora sei in un posto migliore in compagnia del Signore e di tutti i tuoi cari. Proprio perché “PIU’ FORTE DELLA MORTE E’ L’AMORE” siamo sicure che questo non è veramente un addio e da lassù continuerai a proteggerci!
Gesù, confidiamo in Te!
Con affetto i tuoi nipoti...

p.s. Se ora stai cucendo, non mettere gli spilli in bocca!

lunedì 20 ottobre 2014

Investire tempo e fiducia nelle persone a cui si vuole bene!

Questo post è molto duro e parla in generale dei rapporti.
Io sono molto fortunata, perchè ho trovato sulla mia strada delle persone che hanno investito su di me, quanto io su di loro. Certo, a volte ci si arrabbia, a volte si pensa di essere trascurati, io, come loro. A volte ho dato loro dispiaceri, mai senza volerlo, ma spesso ho sbagliato. E anche loro. Ma siamo tutti umani e il nostro rapporto va al di là di errori (che chiunque commette), perchè prevale il bene, il desiderare quel rapporto. Loro hanno investito su di me molto del loro tempo libero, e io su di loro.

Ultimamente mi capita di ascoltare lamentele disarmanti:
- un amico è andato ad una laurea ed era dispiaciutissimo per il laureando perchè aveva giusto cinque persone, tra familiari e amici, intorno a sè. Per forza, studiava e non c'era mai per nessuno;
- pubblico su facebook uno stato in cui dicevo che coloro che lo commentavano avrebbero ricevuto da me una sorpresa: ebbene commenta una persona che non sento da due anni, che aveva ignorato persino i miei auguri di compleanno, dicendomi che la sorpresa più grande sarebbe stato avere me;
- persone che scompaiono e si lamentano di quanto poco tempo hanno e la pagina fb è sempre attiva e pubblicano varie cose in continuazione;
- sentirsi dire "Mi manchi", e poi vedere che invece la persona in questione prende mile impegni, ma nessuno con il destinatario del "Mi manchi", o addirittura organizza una cena per il compleanno a cui non sei invitata/o.

Ovviamente tutto ciò è assolutamente disarmante, quasi fino alle risate. Io avrò incontrato anche le persone giuste, ma la chiave del nostro rapporto è quanto investiamo l'una sull'altra. Oltre al tempo, bisogna anche investire la fiducia, raccontarsi, aprirsi, fare confidenze. Non si può solo pretendere che le faccia l'altro. Entrambi lo devono fare, entrambi lo devono dimostrare, entrambi devono dedicare tempo all'altro.

Grazie a Marty, Carol, Claudia, Vania, Flami, Laura ed a Eleonora (F.) per essermi state cose vicine nell'ultima settimana...
Un abbraccio,
Chiara

venerdì 17 ottobre 2014

Confessioni personali sul mio blog?

Mi capita spesso di sentirmi chiedere se sto bene, quasi come se si sapesse già la risposta, o se mi sono lasciata con il mio fidanzato.  
Sapete perché? Perché molti vedono il mio blog come un diario personale. Vorrei precisare che a volte lo è, a volte no.
Infatti io mi riesco ad immedesimare benissimo nelle situazioni altrui, ma anche semplicemente nella protagonista di un film e quindi riesco a scrivere come se stessi vivendo certe situazioni o come se stessi provando certe emozioni. In realtà il segreto è semplicemente questo: mi immedesimo, come fossi una scrittrice. Spesso scrivo pensieri trovando spunto nelle notizie del telegiornale o da una notizia di cronaca rosa.
Vi faccio un esempio: una mia amica pensava che dopo il post “Un dolce ricordo” mi fossi lasciata con il mio fidanzato. Un amico pensava che dopo il post “Personali confessioni” fossero “tornati” dei problemi avuti in passato con i miei amici… Non è così ragazzi. Per la precisione in quest’ultimo post non mi rivolgevo a persone che mi conoscono bene, ma ad un pubblico estraneo.
Io sono una persona molto riflessiva, e mi basta uno spunto grande quanto una briciola per partire in quarta con la fantasia, e sì: questo lo posso dire, mi esce bene immedesimarmi e quindi posso capire il fatto che voi lettori pensiate che quello che scrivo sia la mia realtà.
Ma, vi confesso che così non è: la mia realtà resta in me, anche solo perché la voglio proteggere, e difficilmente la troverete sul mio blog.
Scrivo “pezzi” riflessivi, ma non perché io sia sempre triste, non lo sono, ma perché le situazioni, anche altrui, che ispirano le riflessioni più grandi, credo derivino da situazioni complicate e difficilmente felici. Ma questo non significa che io non lo sia. Quindi non vi preoccupate per me… e se avete dubbi, scrivetemi senza problemi!
Baci

Chiara

martedì 14 ottobre 2014

Come si dividono le mie Amiche

In questi giorni ho imparato che ci sono varie tipologie di Amiche...

Quelle che ti riempiono di baci e cuoricini, quelle che provano a chiamarti anche rischiando di non ricevere risposta, quelle che si informano sui tuoi orari per chiamarti a tutti i costi, quelle che non mandano un messaggio ma chiamano, quelle la cui unica frase è "Come stai?" senza pensare al resto. Quelle che sanno quale sarà l'ora più difficile e ti scrivono che ti stanno pensando, che ti mandano cuoricini, quei baci e a cui non importa se risponderai dopo ore: loro vogliono solo farti capire che, in quel momento, ti stanno pensando e sono lì con te. Quelle che avrebbero voluto venire a tutti i costi.

Ci sono poi quelle più tecniche, quelle che non sanno bene gestire la cosa, quelle che magari mandano giusto un messaggio al giorno per capire cosa farai, ma che poi non si fanno più sentire. O magari solo quelle che dopo le condoglianze e una citazione sul tema, spariscono. Sono sicura che non sia cattiveria la loro, ma solo difficoltà ad avere quell'empatia, quella sensibilità... Probabilmente perchè mai state affezionate così tanto ad una persona che è venuta a mancare, magari perchè invece vogliono lasciarti libera di vivere in questo momento.

Io sono più per le prime, poichè anche io sono fatta in questo modo.
Ma la cosa più importante è che so comunque che mi avete pensata, quindi grazie a tutte, amiche mie. E' bello vedere come siamo tutte diverse e come ci compensiamo a vicenda.

Vi voglio bene,
Chiara

mercoledì 8 ottobre 2014

Perchè si tradisce?

Tradire o non tradire? E’ questo il problema. Ovviamente scherzo. La vera domanda non è se il tradimento sia giusto o sbagliato, perché la risposta è ovvia. La vera domanda è: perché si tradisce?
E le risposte sono decisamente multiple, ma si dividono in due categorie: uomini e donne.

Gli uomini tradiscono per vari motivi:
1.   Tradiscono perché piacciono le belle ragazze. E una bella ragazza è solo questo: una bella ragazza, non vedono sentimento né altro in lei.
2.   Tradiscono perché il sesso con la propria ragazza/moglie non è quello che vorrebbero. E, gli uomini, preferiscono ferire piuttosto che parlare. A volte credono che una donna faccia per loro per com’ è, magari bella e intelligente o semplicemente succube, ma sono convinti che è così che debba essere il loro rapporto amoroso e il sesso lo lasciano fuori dalla coppia “estraniandolo”.
3.   Tradiscono perché la quotidianità ha spento la fiamma del sesso nel loro rapporto e piuttosto che parlarne con la propria compagna, finiscono per andare con altre.

Le donne tradiscono per due motivi:
1.   Tradiscono perché manca loro quella serie di attenzioni che l’uomo dava loro una volta e che non dà più. Tradiscono perché non vengono più fatti loro complimenti. Tradiscono perché il loro uomo non le fa più sentire speciali, uniche e desiderate.
2.   Tradiscono non fisicamente ma con il cuore. Magari lo tengono per loro, magari muoiono dentro perché stanno con un uomo ma desiderano un altro, non solo fisicamente.


Quando un uomo tradisce, spesso, con delle scuse, si può tornare indietro: perché fondamentalmente ha tradito con un organo specifico e basta.
Ma quando è la donna a tradire: lei tradisce con l’anima, con la dolcezza, con il cuore. E allora, non basta una scusa per tornare indietro.

Ovviamente a questo elenco diviso tra donne e uomini ci sono sicuramente eccezioni in entrambe le categorie che vanno a prendere le loro ragioni nell’altra categoria, ma credo tutt’al più che la mia divisione sia reale.

La mia personale opinione è che comunque, solo il desiderio di andare con un’altra persona sia un grave indice nei problemi di coppia, ma, parlandone, forse, si può risolvere.
Altre volte, invece serve a fare capire che la storia in corso sia finita.  Il tutto senza giungere a un tradimento fisico vero e proprio. Credo, infatti che “No, non lo faccio” si possa sempre dire.

Le ultime due considerazioni sono che:
-       non è quasi mai colpa dell’amante: se esso entra in un rapporto è perché gli è stato concesso, o addirittura è stato invitato.
-       Non è sempre solo colpa di colui che tradisce.

Chiara