lunedì 16 febbraio 2015

Il valore di un regalo

A volte ci si ferma ad esprimere le solite banali parole in occasione di San Valentino: "Strumentalizzato, bla bla". Idem Sul Natale. Allora, fate anche a meno dei regali al compleanno, no?

Io voglio difendere IL VALORE DI UN REGALO.
Certe occasioni, esistono, ci sono, perchè senza: non faremmo niente. E' dura ammetterlo ma saremmo completamente assorbiti dalla quotidianità.
Certo, la dimostrazione di un amore ci deve essere sempre, altrimenti: non si starebbe proprio insieme, vi pare? Eppure a volte ci servono degli incentivi per fare una cena o un regalo speciale. Questi incentivi sono le feste.

Io sono assolutamente una fan dei regali: a me piacciono. Piace farli e piace riceverli.
Non sono una persona materialista, che deve avere quella cosa a tutti i costi. Quindi vorrei spiegarvi cos'è per me un regalo.

Un regalo è un atto di amore, è qualcosa di pensato al solo scopo di fare felice un'altra persona, regalandole, anche, qualcosa di cui non si sente la necessità o magari che al compratore non piace. Un regalo è qualcosa che viene dal cuore: pensato per una specifica persona.
Un regalo è un sacrificio economico: qualsiasi sia il suo valore (50 o 100 euro) si sta rinunciando a qualcosa di personale, oppure a mettere via dei soldi: solo per far piacere a qualcun altro. 
Serve anche tempo per fare un regalo: ai miei amici regalo spesso un calendario fatto da me, il cui costo di produzione è davvero basso, ma per scegliere le loro foto, modificarle: mi ci vogliono ben 3 ore a calendario. Ma anche il tempo per scegliere qualsiasi altro regalo è importante.
Una persona che lo riceve: lo sa.
Al regalo, mi piace veder associato un bigliettino: è bello leggere il motivo di tale regalo, o anche cosa significhiamo per quella persona. E' bello leggere una poesia, una cazone. Ed è bello anche fare qualcosa per festeggiare quell'occasione: che sia anche una cena a casa ma un po' particolare, magari con un sugo e un vino diversi.

Foto scattata da Caroline Elefante

Chiunque sa farlo, chiunque ama, trova il modo di farlo: alla fine dei conti, basta tenere a quella persona.
Chiara

sabato 14 febbraio 2015

IO: la parola più usata oggi.

Quante volte lo diciamo in un giorno? Quante volte lo pensiamo?
Intendiamoci, non intendo nel contesto di "Io prendo un caffè macchiato", ma nel:

IO VOGLIO...
IO DEVO...
IO HO BISOGNO...
IO NON FACCIO PROPRIO NIENTE...
IO NON CHIEDO...
IO NON MI INFORMO...
IO NON HO TEMPO PER...
TANTO IO NON SONO COINVOLTO...
E IO COSA CI GUADAGNO?
IO STO FACENDO...

Nel giro di qualche settimana, ci deve essere stata un'esplosione di qualche centrale dell'IO.
Ho aperto gli occhi una mattina e l'ho sentita ripetere così tante volte che mi sono stupita.
Stupita di essere circondata da così tante persone EGOISTE ed EGOCENTRICHE.
Sfatando le classiche male lingue: non è che io con questo "IO" che sto raccontando intenda che è anteposto a me, Chiara. Bensì, io ero solo la valvola di ascolto di queste persone.
Tuttavia sono rimasta zitta, ad ascolta, perchè la delusione ormai scorreva nel mio circolo sanguigno e non riuscivo a parlare.

Mi sono chiesta: e io quante volte uso questo "IO" ?
E, a parte il "Non posso uscire perchè IO devo studiare" oppure "IO non posso spendere così tanto"... non lo uso. Ma forse... dovrei? O forse, alcuni di voi, dovrebbero usarlo un po' meno?

Rircordatevi che PER ESSERE CONSIDERATI, BISOGNA CONSIDERARE e, a questo mondo non siete soli, ma fate parte di una SOCIETà.

Inoltre i GESTI DI AMORE DI OGGI, NON FATELI SOLO AL VOSTRO FIDANZATO O ALLA VOSTRA FIDANZATA, MA CI SONO ALTRE PERSONE VERSO LE QUALI POTETE ESPRIMERE AMORE, e sappiate che solidarietà e risposte gentili, sono un gesto d'Amore.

Buon San Valentino,
Che riceviate, l'Amore che date.

Chiara