mercoledì 28 ottobre 2015

Col tempo


Con il tempo uno impara la sottile differenza
tra stringere una mano e incatenare l'anima,
e uno impara che l'amore non significa andare a letto
e una compagnia non significa sicurezza.
E uno inizia ad imparare...
Che i baci non sono contratti 
e i regali non sono promesse.
E uno inizia ad accettare le proprie sconfitte 
a testa alta e con gli occhi aperti.
E uno impara che  puó sopportare davvero,
che uno davvero è forte,
che uno vale davvero...
E con il tempo
uno pianta il proprio giardino e decora la propria anima
invece di aspettare che qualcuno gli porti dei fiori.
E con il tempo impari
che stare con qualcuno perchè ti offre un buon futuro
significa che prima o poi vorrai tornare al tuo passato.
E con il tempo impari
che solo chi è capace di amarti con i tuoi difetti,
senza pretendere di cambiarti,
può offrirti tutta la felicitá che desideri.
E con il tempo impari
che se stai insieme a quella persona per accompagnare la tua solitudine,
irrimediabilmente finirai per desiderare di non vederla più.
E con il tempo impari che i veri amici sono pochi,
e che chi non lotta per loro,
presto o tardi, si vedrá circondato da false amicizie.
E con il tempo impari che scusare lo fanno tutti
ma perdonare è solo per anime grandi.
E con il tempo comprendi
che se hai ferito un amico duramente
molto probabilmente l'amicizia non sará più la stessa.
E con il tempo ti rendi conto
che, anche se sei felice con i tuoi amici,
un giorno piangerai per quelli che hai lasciato andar via.
E con il tempo ti rendi conto
che ogni esperienza vissuta con ogni persona, è unica e irripetibile.
E con il tempo ti rendi conto
che chi umilia o disprezza un essere umano,
prima o poi soffrirà le stesse umiliazioni e lo stesso disprezzo.
E con il tempo impari a costruire tutte le tue strade nell'oggi
perchè il terreno del domani è troppo incerto per fare progetti.
E con il tempo imparerai
che accelerare le cose o forzarle perchè accadano
fará in modo che alla fine non siano come speravi.
E con il tempo ti rendi conto
che in realtá la cosa migliore non era il futuro,
ma il momento che stavi vivendo proprio in quell'istante.
E con il tempo vedrai che,
anche se sarai felice con chi sta al tuo fianco,
sentirai una terribile nostalgia di coloro che ieri stavano con te
e oggi se ne sono andati via.
E con il tempo imparerai che cercare di perdonare o chiedere perdono,
dire che ami, dire che ne senti la mancanza,
dire che ne hai bisogno, dire che vuoi essere amico,
dinanzi ad una tomba... Oramai non ha più senso.
E uno impara e impara...
E ogni giorno uno impara.
Ma sfortunatamente... solo con il tempo.

Poesia attribuita a Jorge Luis Borges

lunedì 26 ottobre 2015

Ti voglio bene maestra!!!!


Ti voglio bene maestra!
Ti voglio bene per come ci siamo conosciute, per l'aiuto che mi hai dato fin dall'inizio, senza chiedere nulla in cambio.
Ti voglio bene perché ti ho conosciuta e, come ho detto a tua mamma poco tempo fa, sei una persona davvero speciale.
Ti voglio bene perché ho capito solo dopo un bel po', il motivo della tua scelta professionale ed è solo cuore e amore.
Ti voglio bene perché sei tra i miei contatti di emergenza, perchè (non ho idea di come tu faccia), ma ci sei sempre.
Ti voglio bene perché cuore e amore li metti ovunque, ovunque poggi il tuo tocco.
Ti voglio bene perché nonostante tu sia una di quelle persone con più ragioni per lamentarsi, non ti lamenti mai.
Ti voglio bene perché sei altruista, persino con chi ti ha trattata male.
Ti voglio bene perché se si sbaglia con te, bastano delle semplici scuse.
Ti voglio bene perché è difficile non vederti sorridere, nemmeno nel peggiore dei tuoi momenti.
Ti voglio bene perché mi hai insegnato e mi insegni tutti i giorni cos'è la forza e cos'è la speranza.
Ti voglio bene perché sei elegante, già, non solo nel vestire, ma nel tuo comportamento: persone che ti si rivoltano contro, ti feriscono, ma te le guardi e rispondi semplicemente che sei dispiaciuta per il loro pensiero. Quando io avrei cominciato a gridare.
Ti voglio bene perché mi ricordi di essere importante anche per te.
Ti voglio bene perché non mi rinfacci mai nulla.
Ti voglio bene per la tua dolcezza e per la tua simpatia, per avermi insegnato ad essere un po' più me senza vergognarmi.


Questo post è stato scritto per una delle persone più speciali che la vita mi ha concesso di incontrare e se dovessi scegliere se perderti o no: sceglierei no, ovviamente!!! E' per questo che voglio che continuiamo a camminare insieme.

Cara Flami,
mi hai chiesto di descriverti in un post... 
Ognuno di noi ha bisogno, ogni tanto, di farsi ricordare la sua unicità. Sono onorata che tu l'abbia chiesto a me. Spero di aver adempito al tuo desiderio, spero di essere stata, nello scrivere, all'altezza dei miei pensieri.
Ti voglio bene, Flami!
La tua Kiki...


Questa immagine rappresenta il pensiero di questo post. Non è stata scattata da me, pertanto declino ogni responsabilità.

venerdì 16 ottobre 2015

18 ottobre - Buon compleanno a me!!

Buon compleanno alla me di oggi.
Buon compleanno alla me di ieri.
Ma, soprattutto, buon compleanno alla me di domani.



Se mi fermo un secondo a pensare, a ripensare alla mia vita, mi rendo conto di quante cose siano successe. Ma la cosa più buffa è che fino all'università, due erano i grandi eventi della mia vita: la separazione dei miei genitori e un intervento alla colonna vertebrale (con ciò che ne conseguiva prima e con ciò che ne ha conseguito dopo).

All'università avevo i miei progetti, delle tempistiche da rispettare, ma da quando sono arrivata a Brescia, la vita mi ha riservato una serie di sorprese (belle e brutte) inestimabili.
Ho parlato con un amico di recente e mi ha detto: "Dicono che quando maturi, che quando superi un forte dolore, riuscendo persino a renderlo una ricchezza, bisogna ringraziare quel dolore. Beh Chiara, io non ci credo. Potevamo arrivarci in un altro modo." Mai stata più d'accordo. E ha aggiunto: "Non dobbiamo ringraziare quel dolore, ma noi stessi per come lo abbiamo, o lo stiamo, superando".
Mi ripeto: mai stata più d'accordo. Certo, il mio e il suo sono dolori completamente diversi, ma cosa cambia? Niente. Sempre di dolore si parla, infondo.

Quindi GRAZIE A ME. Grazie a me perchè questi ultimi sei anni di notizie positive ne hanno avute ben poche; grazie a me perchè non ho abbandonato un rapporto che ormai dura da 27 anni, quando avrei potuto voltargli le spalle dalla sofferenza che mi ha causato, solo per trovare la sua felicità; grazie a me per camminare a testa alta nonostante i continui giudizi sul mio fuoricorso da persone che non sanno perchè sono andata fuoricorso; grazie a me per non aver ceduto alle sfide della vita, ma stare qui a lottare con le unghie e con i denti per ottenere ciò che più desidero.
Grazie a me perchè quando mi è stato detto che sono poco determinata ho dimostrato l'atroce cagata di queste parole, dette, ancora una volta da persone che non capiscono che "Mettersi nei panni degli altri significa con i loro piedi, con la loro esperienza, non con la propria."
Grazie a me per aver fatto di un difetto, il mio più grande dono: la sensibilità. E anche se a volte, vorrei tanto essere una stronza, grazie a me per star imparando a diventare stronza solo nel senso di mettere una bella barriera. Perchè, in fin dei conti, ci si deve pur difendere.
Quindi: GRAZIE A ME PER CONTINUARE AD ESSERE UNA PERSONA FANTASTICA, e grazie a me per ricordarmelo quando a molti non sembra interessare, e alla risposta "Sto abbastanza bene, grazie" si fermano e non mi chiedono il perchè, ma iniziano a parlare di loro stessi.
Grazie a me per non essere così egoista.

Buon compleanno Chiara, adesso, non avresti potuto essere una persona migliore.

E... dopo questo bello sfogo di presunzione, che ogni tanto ci vuole nella vita,
BUON COMPLEANNO A ME!!!!!!!

E, soprattutto, a TE CHE NON CI SEI PIù, GRAZIE PER AVERMI RESO LA PERSONA CHE SONO, MA, PER PIACERE, TORNA NEI MIEI SOGNI PIù SPESSO, PERCHè MI MANCHI.

Chiara

giovedì 1 ottobre 2015

Nella tana del lupo

La fiaba "Cappuccetto Rosso" di Charles Perrault, la conoscono tutti i grandi e tutti i piccini... Ma questa mia fiaba è un po' diversa...

Foto scattata da Andrea Magni

C'era una volta una dolce bambina, 
carina, sempre gentile con tutti, era una di quelle persone che pensavano che un sorriso e una gentilezza potevano cambiare la giornata degli altri. La bambina non era certo perfetta, come nessuno al mondo lo è, ma... lei... ecco: pensava e ripensava alle cose e i suoi errori non erano mai volontari. Se li capiva, se le venivano detti, se ne parlava, e se riteneva di aver sbagliato, chiedeva scusa. 

Ma il suo più grande errore era quello di pensare che tutto ciò potesse bastare per non essere ferita volontariamente e pensare di essere amata, soprattutto da coloro che avevano giurato di proteggerla, di aiutarla. 
Già, un grande errore, perché la storia classica di Cappuccetto Rosso le aveva insegnato che sono gli estranei, gli sconosciuti, i lupi coloro che avrebbero potuto farle male. 
Una lunga, lunghissima e fredda notte, in cui la luna nemmeno si intravedeva nel cielo, scoprì che i suoi lupi non erano coloro che le avevano insegnato a temere, ma coloro che le avevano insegnato ad amare.

La fiaba non ha una fine, perché la bambina, ancora, cerca di capire come fare, come fare a gestire una situazione in cui le persone di fiducia, le danno continui segnali di scarsissima protezione, facendo entrare in continuazione altri lupi in casa. 

Chiara