Essere normali… al giorno
d’oggi è davvero necessario esserlo. Basta avere un dato fuori dal comune ed è
finita.
Quando si parla di una
persona, quando parlano con quella persona, usano appellativi che non erano
stati chiesti, a volte persino fuori tema, ma quel povero essere umano viene
etichettato. Anche davanti lui. Anche in faccia. Si rimane scioccati da una
definizione di sé, in cui non ci si ritrova affatto. La caratteristica che
viene continuamente a ripetuta diventa come uno specchio in cui non ci si era
mai specchiati.
Le persone non pensano. Non
pensano di poterti ferire. Amici, amiche, parenti, genitori non importa. Usano
parole dandole per scontate, ma non pensano al fatto che, magari, le parole
feriscono. Perché è così: le parole feriscono.
Soprattutto quando queste
persone enfatizzano il non essere normale
di questa caratteristica di cui magari, vi è, alla base, un po’ di vergogna, ma
che si fatica a vedere, perché si hanno problemi ad accettarla.
All’improvviso è lì su quegli
specchi, il non essere normale.
E quando questa
caratteristica è fisica e non si può fare a meno di celarla, diventa un
problema. Persino quando c’è una patologia alle spalle. E accettarla, ammettere
una sconfitta, diventa sempre più difficile.
Quanto si fa fatica ad
accettare il giudizio degli altri, soprattutto quando si vuol bene a quegli altri.
Eppure, capita, che lì
davanti a loro, si abbia voglia di andare oltre e non si riesce a parlare.
Quando un giudizio è
richiesto è tutt’altro, si è pronti ad accettare e a rispondere. Ma quando
piove dal cielo, no.
Ma che cos’è l’essere normali oggi? Con tutte le
campagne pubblicitarie per sensibilizzare persino nei confronti dei
“Diversamente abili”, ancora ci attacchiamo a dei canoni estetici etichettanti?
Voglio dire, se bisogna trovare una persona nella folla, essa va descritta.
Come essa è. Ma se è una descrizione generica, per descrivere la persona… è
possibile che si parli ancora di canoni estetici non normali?
IO
Ho comprato una borsa della
marca della marca de “Le Pandorine”, qui sotto trovate la foto della mia borsa.
La frase (per chi non
visualizzasse la foto) recita:
“Gli specchi dovrebbero pensare prima di riflettere”.
La spiegherò interpretandola
seguendo il filo metaforico di questo post: “Le persone dovrebbero pensare
prima di parlare”.
Infatti:
Gli specchi = Le persone che
esprimono un giudizio visivo, estetico ;
dovrebbero pensare prima di =
dovrebbero pensare prima di ;
riflettere = dire come vedono
le altre persone.
Oppure:
Gli specchi = Gli specchi ;
dovrebbero pensare prima di =
dovrebbero pensare a come è dentro una persona prima di ;
riflettere = rifletterla.
Cioè, cambiando un po’ dal
precedete significato: si dovrebbe dare più importanza a cosa c’è dentro.
Chiara