Foto scattata da Giulia Zen
Spesso, l'uomo si diverte a sfidare non la sorte o il destino, che dir si voglia, ma la vita. Ci sono situazioni che palesemente recano danno all'individuo, eppure l'uomo è colpito dal suo istinto di immortalità. Istinto che ha solo l'uomo, istinto che è un gran difetto.
Avete capito di quale istinto parlo? Dell'istinto che fa pensare: a me non succederà.
Avere questo istinto e seguirlo è come pensare di essere immortali, è come sfidare il suicidio. Il che è assurdo. Va contro ogni logica di sopravvivenza, va contro ogni principio di conservazione della vita, va contro se stessi. La maggior parte di queste situazioni che l'uomo sfida è palese che rechino danno: è come fumare un marea di sigarette al giorno per anni ed essere convinti che il cancro tanto non colpirà i miei polmoni, è come guidare ubriachi perché io non farò un incidente, è come non fare esami di screening perché io non ne ho bisogno poiché non ho sicuramente nessuna malattia, è come fare sesso non protetto con venti persone ed essere convinti che io non prenderò l'HIV o altre patologie, e potrei andare avanti all'infinito....ma nessuno è supereroe, siamo tutti esseri umani....ma siamo così fortunati di essere dotati di un'intelligenza superiore rispetto a tutti gli altri animali....cerchiamo di usarla per combattere questo istinto per utilizzare quello della sopravvivenza.
Chiara
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