Parlavo con lo “Smontatore di
coppie”, cioè con mio papà, riguardo ai matrimoni: egli crede che, al giorno
d’oggi, nessuna coppia potrà mai avere un rapporto felice “Per sempre”. Lui crede che la famigerata fiamma si spenga
per tutti, e le coppie che non si separano, non lo fanno per il semplice motivo
che finanziariamente non possono permetterselo. Ammette che ci siano un numero
di coppie che, invece, ha davvero una lunga e felice vita insieme, ovviamente
con alti e bassi come in tutti i rapporti, ma in cui la fiamma è diventata un
fuoco che a volte brucia meno, a volte arde intensamente. Ma, questo numero di
coppie è secondo lui, molto limitato: circa il 10%, forse.
La ragione più logica è, secondo
lui, il benessere economico. Infatti, sempre secondo lui, una volta i matrimoni
duravano di più, non perché non ci fossero tradimenti o debolezze,
semplicemente: non si poteva divorziare, non era così comune e, soprattutto, i
rapporti extraconiugali venivano celati meglio oppure ignorati per la
sopravvivenza della famiglia. Sopravvivenza che il benessere ha trasformato in
“Tenore di vita”, quindi è solo questo che oggi le famiglie guardano: se devono
avere un tenore di vita basso, è probabile che entrambi i coniugi trovino un
loro equilibrio in casa da separati. Se, invece possono mantenere un tenore di
vita uguale a prima o leggermente più basso, è certo che ci si separi
ufficialmente. Poi ci sono le coppie che, pur avendo un tenore di vita basso da
veri e propri divorziati, procedono su questa strada perché non si sopportano
davvero più o hanno altre relazioni.
Una ragazza che conosco,
tempo fa, mi ha esposto una teoria che ha un riscontro con quella di mio papà:
lei sosteneva che sia meglio essere poveri se si vuole davvero avere una famiglia…
E’ la sicurezza economica che porta gli uomini a fare i galli in giro… ed è
questa che attrae altre donne. Quando si vive nell’incertezza economica, non
c’è tempo di pensare al sesso con altre persone (perché è di questo che si
tratta), non c’è il tempo di pensare ai difetti dell’altro: si va avanti e
basta.
E’ davvero così che funziona?
Chiara
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