Silvio era una persona discreta, sensibile, intelligente e
piena di entusiasmo.
Nonostante la vita non gli abbia dato moglie e figli, con la
nonna Rosanna aveva conosciuto quel tipo di amore che lo rendeva felice:
finalmente non era più solo.
La chiamava: la “Mia Adorata Compagna...” e con lei diceva
di aver trascorso gli anni più belli della sua vita.
Insieme facevano ogni cosa, condividevano ogni passione.
Hanno viaggiato per il mondo, conoscendo altre culture: Medio Oriente, America, Russia, Europa.
Oltre a queste, Silvio amava moltissimo il suo orto, e non
possiamo tralasciare il suo amore sportivo, soprattutto per l’Inter.
Di certo, è venuto a mancare un grande tifoso, ma
soprattutto un grande uomo.
I tuoi ultimi due anni, caro Silvio, sono stati difficili:
quanto ti mancava la nonna, te lo si leggeva negli occhi.
Tu, al suo contrario, te ne sei andato all’improvviso: la
tua scomparsa è stata un fulmine a ciel sereno per tutti noi.
Mi permetto di fare un solo esempio: spiegare l’accaduto al
piccolo Mario, con il quale solo una settimana fa, giocavi a calcio, è stato
difficile. Ora guarda in cielo, spaesato, per capire dove tu sia.
D’altronde, come sei entrato nella vita della nonna Rosanna,
sei entrato nella vita di tutti i noi: come un nonno, come un padre.
I ricordi di te sono moltissimi e non posso citarli tutti,
ma saranno sempre nel nostro cuore.
Grazie per esserci stato sempre: in ogni momento, sia felice
che triste. Grazie per l’amore che hai donato alla nonna Rosanna e a noi.
E per questo siamo sicuri che l’amore che hai saputo donare,
ora verrà donato a te. Allora quel vuoto che si è creato in noi all’improvviso,
piano piano lo accetteremo, sicuri che un giorno saremo di nuovo tutti insieme
nella casa del Padre Celeste.
Ed allora sarà gioia di cuori, tutti insieme.
Ciao nonno Silvio.
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