Scrivo sempre qualcosa in
occasione della Festa della Mamma, e quest’anno, eccomi con un po’ di ritardo,
a segnalare questa caratteristica in questa mia rubrica.
Si dice che l’istinto materno
sia una di quelle cose inconsce dentro una donna. Si dice possa essere
influenzato da fattori personali: ad es. la stessa infanzia della mamma, il suo
rapporto con la propria madre. Secondo me può essere influenzato dallo stesso
desiderio di maternità: più una persona lo desidera, più tale istinto si
rafforza.
Certo che per le componenti
psicologiche negative che si possono trovare parlando di tale istinto, come la
depressione post partum, mi sento in coscienza di non-parlarne, poiché non
essendo un’esperta non sono in grado di esprimermi in tal merito.
Insomma, ad un certo punto
esplode: l’età, la maternità, il vedere bambini (magari anche solo figli di
amici), e viene esternata tale caratteristica, tale voglia.
L’istinto materno, è quello
spinge ogni madre a cercare di essere La mamma per eccellenza. Tutte ci
provano. Sono certa che ogni madre, che meriti di essere chiamata in tal modo
(ovviamente ci sono madri snaturate che non avrebbero meritato nemmeno di
esserlo), provi a fare del suo meglio.
Ogni donna, ogni madre, prova
ad ascoltare questo istinto, che è molto complicato. Io non sono madre, ma
immagino che questo istinto abbia un’opinione su tutto, o prova a formarsi
un’opinione su tutto: dall’educazione che il bimbo dovrebbe avere, alla scuola
migliore per il pargoletto.
Però è talmente soggettivo
questo istinto, che a volte “la cosa migliore” può variare da mamma a mamma.
L’unica prova della validità
di una teoria piuttosto che di un’altra è il risultato: vedere il figlio da
adulto. Vedere se è educato, rispettoso, gentile, capire se ha dei principi,
vedere come li espone.
Eppure nemmeno questa può
essere una prova a tutti gli effetti. Bisogna vedere e comprendere anche gli
eventi esterni che sono capitati nella crescita del bambino. Eventi che, spesso, non possono essere controllati nemmeno dalla stressa madre. Allora è tutto
inutile il lavoro della mamma? Assolutamente no.
Più l’istinto materno è forte, più una madre saprà
esserci, aiutare, reagire, e combattere accanto al proprio figlio.
Più l’istinto materno è forte, più una madre saprà
esserci, gioire, comprendere, stimolare il proprio figlio.
Più l’istinto materno è forte, più una madre saprà
educare, e soffrire maledettamente dentro quando rimprovera, quando castiga.
Più l’istinto materno è forte, più una madre saprà
quando è necessario essere più Madre che Amica e viceversa.
Più l’istinto materno è forte, più una mamma saprà
capire quando intromettersi e quando lasciare che un figlio faccia i propri
errori.
Più l’istinto materno è forte, più lei non avrà
pregiudizi nei confronti del figlio, né ne sarà mai invidiosa della sua
felicità, anzi morirebbe pur di vederlo felice. E vorrà morire vedendolo soffrire.
Una mamma può anche
sbagliare, è umana dopotutto, ma sarà sempre in buona fede.
Vorrei sottolineare che
l’istinto materno non è legato al parto, ma ad un sentimento innato, legato al
cuore. Infatti il piccolo non deve essere legato biologicamente alla mamma. Il
vero legame è tra due cuori, tra due anime.
IO
Io non sono madre. Un giorno
vorrei esserlo. Chissà.
Sono una figlia: ed è solo
grazie alla mia mamma che ho compreso il significato dell’istinto materno. E’
solo grazie alla mia mamma che sono riuscita a descriverlo così bene… perché ho
descritto semplicemente Lei. La mia mamma è LA MAMMA. E’ l’istinto materno per eccellenza. Sapete
perché? Perché lei ha messo l’essere mamma prima di ogni altra cosa al mondo.
Prima del lavoro, prima di una relazione, prima di una vacanza, prima del suo
shopping, prima di sé stessa.
Spero che un giorno possa
essere fiera e orgogliosa di me.
Io spero, un giorno, di poter
essere come Lei.
Questo post è dedicato a Lei,
e alla mia Nonna, perché, come spiegavo, la mia mamma è stata così brava anche
grazie alla sua storia, quindi a mia nonna.
Vi voglio bene Mamma & Nonna!
Chiara
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