mercoledì 4 marzo 2015

Quanti cuori abbiamo? - Riflessione 1

Questo post è per chi desidera riflettere, per le persone che cercano nuovi spunti di meditazione, che non si accontentano di vivere senza domande.
Questa volta, lo spunto è stato dato anche a me e io lo giro a voi. Per questo questo post si intitola "Riflessione 1", perchè ogni settimana ce ne sarà una. Ecco sarà una sorta di appuntamento "fisso".

Quanti cuori abbiamo?
Il cuore, non intendendolo come organo, ma con lo stesso significato metaforico che impariamo a dargli fin da bambini, è qualcosa che segna profondamente chi siamo.

- Il cuore verace: è il cuore che appartiene alle persone capace di fare da guida alle altre. Esse sanno mostrare la verità facendola comprendere. Sono giusti e colgono le sfumature sbagliate negli altri e in loro stessi: riflettendoci ma anche parlandone (es. Davide 2Sam 12,1s).

- La Sapienza del cuore: è il cuore saggio e intelligente. E' il cuore giusto che sa distinguere tra bene e male (es. Salomone 1Re, 5s).

- Il cuore coraggioso: è il cuore che sa esporsi a scapito della propria vita. Non a tutti è concesso dimostrarlo. Coloro i quali pensano di averlo, spesso davanti a una dimostrazione, fuggono. Vicevresa coloro i quali sembrano timorosi (es. Ester 4, 7ss).

- Il cuore che cura: è il cuore di ciascuna Madre. E' quello che protegge, che guida, che ama sopra ogni cosa (es. Maria Lc2, 6s; Gv 2, 2).

- Il cuore che custodisce: è il cuore che si occupa di curare qualcun altro, altri: cioè prendersi cura del prossimo, che va oltre l'egoismo (es. Giuseppe Mt 1, 19) .

- Il cuore puro: è un cuore che non fa male, che sa leggere nel cuore degli altri, che rispetta le leggi umane (es. Giovanni il Battista Gv 1,35).

- Il cuore che si dona con gioia: perchè dare è più bello che ricevere. E' il cuore per eccellenza, che riassume tutti i cuori precedenti. E' il cuore che ferito, perdona. E' il cuore che "dà", a prescindere di ciò che possa ricevere (es. Gesù Mt 13, 33ss).

(Chiedo scusa se non sono stata chiarissima nella spiegazione dei cuori, ma è complicato dividere tutte le qualità che rendono cuore un cuore. Per questa ragione, trovate tra parentesi il riferimento per eccellenza del cuore di cui sto parlando).

Riflessioni proposte: in quali aspetti il vostro cuore è sano? Dove deve essere guarito?

Riflessione personale focalizzata sulla seconda domanda.
- Il cuore verace: vedo errori. Molti. Quelli che vedo in me, sto provando a correggerli con tutte le mie forze. Gli errori che gli altri commettono con me: so parlarne, so conforntarmi. Ma, purtroppo, quando vedo errori che riguardano altre perone, la loro vita... Non riesco a comunicare agli altri che, a mio parere, stanno sbagliando. Non ci riesco. Ho paura. Paura di essere abbandonata.
- Il cuore che si dona con goia: non ho sicuramente la completezza di questo cuore, data da tutti gli altri; ma le caratteristiche che esso aggiunge: perdono e dare non riesco più ad averle. Mi sono sentita troppo ferita e per il momento non intendo nemmeno provare a guarire: non darò più Amicizia senza riceverla. Non sarò più gentile, senza essere accettata. Non perdonerò le persone che hanno ribaltato la mia vita. Nè quelle che non ci state pur sapendo che la mia vita era stata ribaltata. Non ce la faccio proprio e non sono pronta a farlo. Non sono pronta ad essere così buona. Almeno dentro di me. So benissimo che alla fine dei conti: corro sempre. Ma mi sto promettendo di smettere.

Concludo con una bellissima citazione:
"Se sarete quello che dovete essere, incedierete il mondo" Giovanni Paolo secondo (GMG Roma 2000)

Immagine messa a caso, giusto perchè c'è un cuore, anzi due. Ahah :-) Comunque è una foto mia.


Chiara

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