sabato 29 dicembre 2018

Buoni propositi 2019!

Ogni anno ci saluta avendoci insegnato qualcosa, mostrandoci i nostri errori, ma anche i nostri pregi. Ogni fine anno degno di questo nome porta con sé delle riflessioni che possono essere sia positive che negative. Tuttavia io sono convinta che ogni persona, guardando l'anno appena passato, possa trovare entrambi i tipi di analisi citati.



Ogni fine anno io faccio una sorta di "Punto della situazione":
- prima di tutto, guardo le cose belle: quello che ho imparato, quello che ho guadagnato, quello che mi piace di me;
- dopo guardo le cose negative: se posso aver imparato qualcosa da queste (cosa non sempre possibile), se posso migliorare qualcosa di me, quindi come farlo;
- dire a me stessa i "Buoni propositi" per il 2019, magari scriverli, tenerli sotto mano per non dimenticarli.

Condividerò in questo blog uno dei miei buoni propositi 2019: imparare ad avere una riflessione più rapida e a dire tranquillamente la mia opinione senza aver paura che questo possa pregiudicare in qualche modo il rapporto con altre persone. Infatti se un'opinione fa allontanare qualcuno, meglio così. Mentre pensare prima di parlare a volte è un bene perché non fa parlare a sproposito, tuttavia a volte, sarebbe più giusto velocizzare la fase "Pensante" per potersi esprimere nel giusto contesto.

Fate anche voi un "Punto della situazione"? ☺️
Buoni propositi 2019!!
Buon 2019 a tutti!!!!  🎇🎆🥂🍾
Chiara

lunedì 24 dicembre 2018

Caro Gesù Bambino, Caro Babbo Natale, vorrei....

Caro Gesù Bambino,
Caro Babbo Natale,



Quest'anno vorrei che scomparissero dai social e dalla vita la rabbia, gli insulti gratuiti e che prevalessero umiltà, apertura mentale, gentilezza, ascolto, rispetto.

Vorrei che sparissero i giudizi e i pre-giudizi.
Vorrei che sparissero le critiche, vorrei che chi critica provasse lo stesso bruciore delle ferite che loro stessi causano. Così magari si sentirebbe di più la parola "Scusa" e tali soggetti imparerebbero a collegare il cervello alla bocca prima di parlare.
Vorrei che sparisse la superficialità.
Vorrei che tutti capissero che chiunque ha debolezze e difetti: fisici e caratteriali.
Vorrei che si avesse più consapevolezza del valore della salute e che non si prendessero più per il culo (scusatemi per il termine, ma bisogna essere diretti) le persone con reali patologie fisiche o psichiche.
Vorrei che le persone dopo essersi rammaricate dei loro errori, ne facessero una bella ricchezza personale per diventare migliori, magari portando anche la propria esperienza agli amici, ai figli, ai compagni.
Vorrei che i lamentosi, imparino a reagire e a trovare soluzioni, invece di crogiolarsi nel proprio bagno di piagnistei.
Vorrei che le persone imparassero a lasciar andare coloro con cui non vanno d'accordo, perché a volte non c'è un giusto o uno sbagliato, semplicemente si è incompatibili. Come ho letto recentemente "Siamo solo per pochi", tutti (Cit. di Roberto Emanuelli,  romanzo: "Buonanotte a te").

Vorrei che mettessi fine al razzismo e alla discriminazione nei confronti di chiunque. Perché il colore della pelle, il peso corporeo e qualsiasi altra cosa superficiale, non prendano il sopravvento sulla professionalità. Già che ci siamo, fai che le giovani donne non vengano discriminate da un'assunzione lavorativa solo per il "Rischio" di una, o più, eventuali maternità. Visto che ho chiesto trenta, facciamo trentuno: cioè che tali donne prendano uno stipendio uguale a quello del sesso maschile con lo stesso lavoro.

Vorrei che donassi a tutti un po' di empatia, che insegni a immedesimarsi un po', soprattutto nelle persone più fragili. Magari così vedremmo meno facce da culo "Fortunate e ignoranti" beffeggiarsi di superiorità che non appartiene loro.

Vorrei che la nostra società premiasse le persone intelligenti, umili, non presuntuose, gentili e riflessive. Vorrei che premiasse gli altruisti e meno gli stronzi.

Vorrei che portassi nella casa di tutti almeno un libro, perché tutti possano comprendere che non si smette mai di studiare ed imparare; che con una laurea o un diploma è impossibile aver letto "A sufficienza".

Per ultima cosa, almeno nel giorno di Natale, cancella la solitudine ed entra nel cuore di coloro che soffrono per farli sentire amati.

Caro Gesù Bambino e Caro Babbo Natale, so che è una letterina strana, ma il mondo mi sta davvero sfiduciando. Lo so, lo so: non si può piacere a tutti, come tutti non possono piacere a me. Tuttavia, un conto è il piacere, che è soggettivo, un conto è vedere che tanti stanno distruggendo la Tua bellissima Creazione che non comprende solo il mondo, ma anche tutte le qualità umane.

Dicono, come ho scritto sopra, che siamo fatti per pochi, è vero: pochi Amici, ma veri e buoni. Tuttavia questo non significa stare zitti contro ignoranza e ingiustizie.
Caro Gesù Bambino e Caro Babbo Natale, grazie per avermi dato una forza immensa, grazie per avermi dato la voce per combattere contro tutto ciò che viene contro la Tua Bontà.

Chiara

lunedì 17 dicembre 2018

Le persone che facevano il vostro Natale non ci sono più?

E' forse inutile e scontato dire quanto certe persone che già mancano durante l'anno, a Natale manchino ancora di più, vero?
Ci sono persone nella nostra vita che fanno il Natale. Oppure, forse, c'erano.


Foto scattata da Michele De Lorenzo
Se c'erano e non ci sono più perché sono volate via, non bisogna dimenticarle, non bisogna allontanarne il ricordo, anche se questo fa davvero male. Bisogna ricordarle di più, stringerle di più. Infatti si possono abbracciare anche se non sono più qui. Come? Parlandoci, ripercorrendo ogni singolo gesto che si compiva con loro durante le feste. Mia cugina, tempo fa, mi ha detto che quando prepara una torta che preparava nostra nonna, sente alle spalle la nonna che le dà piccoli suggerimenti. E' proprio così che le persone che non ci sono più continuano ad esserci, ed ora più che mai, in questo periodo natalizio, ripercorrendo i loro gesti, le loro tradizioni, le cose che si facevano insieme, che la loro presenza verrà avvertita più fortemente e così li onorerete.

Se c'erano e non ci sono più perché sono andate via o perché le avete mandate via, cercate bene di comprendere il perché. Ogni situazione è a sé e non si possono certo dare consigli generici. Ma se è l'orgoglio che vi tiene lontano da loro, se è il non-perdono, lavorate sul contesto e fate di tutto per far prevalere l'Amore, se questo c'è ancora, che sia amore affettivo, di amicizia, o del classico amore di coppia.
Attenzione a non farvi prendere dalla nostalgia del passato per riportare nella vostra vita persone nocive per essa.

Se c'erano e non ci sono più per i vostri bimbi, perché eravate voi quelle persone che ricreavano la loro famiglia, e ora siete separati o divorziati, vi scongiuro: non litigate in questo momento. Fareste più danni che altro ai vostri figli, cercate di non farli sentire "A metà"o combattuti o in colpa, come si sentono spesso questi bambini. Cercate di pensare prima al loro bene, senza usarli per ripicche. Se le cose si possono salvare, se siete stati una famiglia, fate il possibile per salvarle, perché un figlio vuole, prima di ogni altra cosa, una famiglia felice. Altrimenti, per lo meno, non complicate le cose.

Chiara

lunedì 10 dicembre 2018

COSA REGALARE A NATALE?

Questa è una domanda tipica, a cui tutti provano a dare risposta con mille consigli. Quindi: perché non provarci anche io? 😅
Proverò a fare una lista molto concreta "Regali si" e "Regali no". Ma prima debutterò con una bella affermazione scontata, che poi, per quanto scontata sia, c'è sempre qualcuno che casca dal pero:
il dono deve essere pensato per la persona che lo riceve. Potreste ribattere, dicendomi che una lista come la seguente è uno standard, perché non si può certo pensare che, generalizzando, si vinca, tuttavia proverò a guidarvi nella scelta. Più esplicitamente: se siete in giro e una cosa vi fa pensare ad una persona in particolare: avete trovato la cosa giusta. Se non sapete cosa fare, i miei consigli, magari vi torneranno utili.

REGALI SI : (chiaramente poi applicate il consiglio alla persona: se scrivo "Vino" e una persona è astemia, direi di no).
DONAZIONE IN BENEFICIENZA ad una causa correlata alla persona a cui si fa il regalo.

- ADDOBBI NATALIZI: perché no? Se sapete che una persona fa l'albero di Natale, perché non una bella pallina natalizia particolare? Oppure un piccolo presepe: anche se una famiglia fa il classico bello grande, uno di quelli piccoli, carini da mettere nelle altre stanze della casa, è sempre gradito.

- LIBRO : se proprio dovete sbagliare, sbagliate con un libro. Ma per evitarlo, consiglio di leggere questo post http://www.tegamini.it/2018/11/30/libriniregalini-un-progetto-dispirazione-collettiva/?fbclid=IwAR38BC67uF6D04krGetc80nAB5QNDqTD_aeoTSJHc9nktBFQTKcaOaBcE4s e di seguire Tegamini (Francesca Crescentini) su Instagram .

- GIFT CARD: io le amo. Non significa che siano impersonali, significano anzi "Ti ho pensato, ma non sapevo di cosa avessi bisogno." Poi azzeccare il tipo di Gift Card, significa che è pensata come cosa. Ad es. Io leggo molto ed amo tenere i libri. Al mio compleanno mi hanno regalato una Gift Card di una libreria: mi sono comprata un sacco di libri! Mi hanno resa felice. La persona non osava scegliere il libro perché ultimamente legge poco, invece io ho la lista di libri da comprare e così ho potuto esaudire dei miei desideri. Anche questo significa: conoscere una persona!

- SMART BOX: ormai hanno una scadenza di almeno 2 anni, quindi direi che si può fare. Ricordatevi di pensare alle persone che ricevono (sempre al discorso del: "Non una degustazione di vini ad un astemio").

- GIOIELLI: magari quelli che usa la persona (orecchini? collana? bracciale) e guardare anche i suoi gusti.

- COVER CELL: perché no? Cambiarla ogni tanto è piacevole, è come cambiare indumento. Magari informatevi prima che la persona non stia per cambiare cellulare.

- PRODOTTI UTILI: maschere per il viso, creme, bagnoschiuma. Attenzione ai profumi, già molto soggettivi. In questa categoria metterei anche: vino, magari un olio evo italiano, una cibaria particolare: attenzione ai cesti di Natale: cibi che vengono mangiati dal ricevente, non cesti standard.

- PRODOTTI DI PROFUMERIA: intendendo trucchi e profumi, fateli solo se conoscete i gusti della persona e se sapete cosa usa.

-PRODOTTI PER LA CASA: profumi per ambiente ben accetti, biancheria per la casa, se serve, o comunque se ha un senso natalizio, o per quella persona, la fantasia.

- PIGIAMI: sempre apprezzati, ma attenzione alla taglia e al tessuto.

-INTIMO: se sapete gusti e taglie, altrimenti GIF CARD.

-ARTICOLI FOTOGRAFICI: Sì ai calendari, ma attenzione che non li facciano in troppi: non si possono certo appendere 20 calendari in casa. Sì alle cover del cell personalizzate. Sì alle calamite. NO ai cuscini o cose ingombranti perché ognuno vorrebbe esporre le sue scelte fotografiche a casa propria.

-GIOCHI IN SCATOLA: per gli appassionati, direi che sono un ottimo regalo. Sia quelli seri, sia quelli divertenti, magari da fare a Capodanno 😉.  Pensate bene al genere giusto in base alla persona davanti. Attenzione ai doppioni!


REGALI NO: se chiaramente l'oggetto in questione è in questa categoria, ma lo avete trovato e avete  pensato "E' suo", significa che non è anonimo, quindi va benissimo. Ad esempio: io ho mille pashmine (e le uso anche). Mi regalano una pashmina con le libellule: m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-a! Perché sanno che amo le libellule. Idem mi è capitato con una bellissima lanterna. Ma se non ci fosse stata la libellula, li avrei recepiti come "Regali a caso".
- PASHMINE e SCIARPE
- TAZZE
- COPERTE IN PAIL
- OGGETTI SENZA SIGNIFICATO da appoggiare o appendere in case non vostre.
- VESTITI : troppo complicati a meno che non siano mirati.
- TROUSSE.

CONSIGLIO TOP:  se siete in confidenza, chiedete al ricevente cosa vorrebbe, e ditelo senza problemi, parlando serenamente anche del budget. In questo periodo storico, se non si sa dove sbattere la testa, piuttosto che fare doni a caso, non è meglio regalarsi ciò che si desidera davvero? Anche perché, altrimenti, passate le feste, i regali non apprezzati finiscono in cantina, e si va in giro a comprarsi ciò che si avrebbe voluto ricevere.
Se siete senza soldi: evitate l'imbarazzo di ricevere un dono senza contraccambiare, ditelo prima e decidete di stare insieme senza impegno per una pizza o una bella cioccolata calda.

Chiara

domenica 9 dicembre 2018

Io & Te come Meredith & Cristina

Io non so cosa ci sia successo. O se sia successo solo a me, o solo a te. Ma sono mesi e mesi, ormai, che avverto che qualcosa si è spezzato. Non ci avrei mai creduto. Sono anni che sei il mio respiro e io il tuo. Ci siamo sempre dette che siamo l'una la persona dell'altra, come Meredith e Cristina. Eppure, ultimamente non è più così.

Tu hai fatto una serie di scelte, perché si, le hai fatte te (non le hanno fatte per te) che ti hanno cambiata. Sei diventata così astratta, nella tua bolla di sapone dove tutto ti sembra andare male e invece che reagire, ti sei fermata in balìa delle onde. Hai fatto qualche scelta, stai comunque inseguendo alcuni dei tuoi sogni con una certa facilità e con una certa dose di fortuna, ma nonostante ciò: ti lamenti e basta. Ti lamenti di ogni cosa ormai, e io non riesco più ad aiutarti. Per quanto mi sforzi, per quanto ti abbia detto: "Dimmi cosa vuoi che io faccia, e io lo farò", qualcosa non va.
Non so più se sono l'unica a sentire che qualcosa si è spezzato e se tu, nemmeno te ne sei accorta, oppure stai anche te come me.

O forse non è vero, è tutto sbagliato quello che ho scritto. Forse sono io ad essere cambiata, e tu sei sempre stata così. Forse sono io quella che si è discostata dal nostro equilibrio. Forse sono io che ho visto inutili i miei tentavi di aiutarti o non mi piacciono più i tuoi discorsi negativi e mi sono allontanata.

Forse invece, siamo solo cresciute, in maniera diversa. E' successo quello che temevano: la lontananza ha vinto, ancora una volta, nella mia vita.

Quello che sento, però, non è rabbia, non sono arrabbiata con te, né con me. Ti voglio una marea di bene e darei qualsiasi cosa perché tu sia felice. Ma la verità è che solo tu puoi lottare per la tua felicità.

Ti voglio bene Amica mia. Spero che questo legame non si rompa del tutto, perché mi manchi e faccio fatica a pensare la mia vita senza di te.

Chiara

lunedì 3 dicembre 2018

Accade tutto per una ragione?

Accade tutto per una ragione? Secondo me: NO.
Nell'ultima settimana mi sono imbattuta in persone che lo credono e che hanno lasciato trasparire nelle loro parole quasi un senso di tristezza per questa mia visione delle cose, come a dire "Chiara non essere così pessimista! Affronta ogni situazione con il sorriso!" 😅
In tutta onestà, non credo proprio che la mia visione di ciò che accade possa essere definita "Pessimistica", tantomeno che non mi faccia sorridere (anzi!), tantomeno che mi porti a non reagire (anzi!). La cosa che più mi è dispiaciuta è stata quella di leggere di persone che vedono queste mie riflessioni come un lamento su qualcosa che è accaduto a me: mai interpretazione fu più sbagliata.

Accade tutto per una ragione?
NO. Io non ci credo affatto. Non penso proprio che tutto sia scritto, anche perché, essendo cattolica, credo nel libero arbitrio*, e non credo che Dio, o qualsiasi altra cosa in cui voi crediate, abbia creato un mondo dove tutto sia già scritto.
*Dal sito:  http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c1a3_it.htm la citazione seguente:
"Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa e della padronanza dei suoi atti."

Ma se tutto è già scritto, perché non uscite un po' dal vostro piccolo mondo e non guardate la complessità del mondo intero? Non ci siete solo voi e il vostro orticello, tantomeno solo io. Che ragione c'è per un bambino che muore? Ma nessuna! E non esistono significati nascosti, anche perché solo un destino terribile, un dio cattivo potrebbe aver scritto un mondo che va come il nostro. Non c'è ragione dietro ad un terremoto, o altre mille tragedie che potrei citare.

La mia idea è questa: non c'è una ragione dietro a tutto. A volte, si può trarre insegnamento dagli eventi, a volte no. Ma la cosa più bella di tutte: è che abbiamo la possibilità di SCELTA! Questo rende OTTIMISTICA la mia visione delle cose. Questo fa sì che si possa reagire, si possa sorridere: perché si può scegliere! A volte no, certo, non si sceglie una tragedia, ma si sceglie di reagire, ad esempio. Non siamo certo soli in una bolla di sapone in cui si può scegliere tutto, dipende anche dalle scelte di altri cosa accade nella propria vita, nel mondo. Ma si può cercare di SCEGLIERE di fare la cosa giusta.
E "Qui casca l'asino": siamo umani, si sbaglia: con la mia visione delle cose ciascuno dovrebbe prendersi la RESPONSABILITÀ' delle proprie scelte e cambiarle se le reputa errate, se ha scoperto di aver sbagliato. Con la visione scritta precedentemente, non si sta cercando un po' una scusa per non farlo, cito: "Gli uomini accumulano gli errori della loro vita e creano un mostro che chiamano destino." John Hobbes

Allora: qual'è la visione più ottimistica e sorridente? Io trovo decisamente che sia la mia. E sappiate che sto sorridendo 😄

Chiara