lunedì 30 dicembre 2019

Buon 2020 a tutti!!

Se credessi nell'oroscopo, probabilmente passerei l'inizio del 2020 così: 😒 , ma non ci credo.
Diciamolo: non è stata una passeggiata questo 2019: i cambiamenti, persino quelli positivi, devono essere metabolizzati e, quindi, come sempre, ci vuole tempo.
Voglio iniziare questo 2020 credendo che andrà tutto bene, ma soprattutto volendo far andare tutto bene: impegnandomi per questo. Perché, come Martin Luther King scrive: "Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla." Così, voglio credere, che possiamo davvero FARE qualcosa per noi stessi, che possiamo davvero migliorare o cambiare ciò che non ci piace. Non sarà facile, ma: "Si può fare".
Così voglio vivere questo 2020, credendo nella serenità con attimi di felicità, ma soprattutto, mi farò un regalo che tanti mi stanno augurando e che ho deciso di accogliere: IO per prima. Basta sensi di colpa per non poter essere dappertutto, per non poter esserci sempre, per dover dire "Non posso". Basta farmi invadere da tutti meno che da me, perché poi quello che sento, arriva. Allora è giusto farlo arrivare subito. Certo, senza mai ferire, o per lo meno: facendo di tutto per non farlo, ma questo implica non ferire nemmeno me stessa.

A tutti voi, se siete brave persone, se avete un'anima, un cuore, auguro un 2020 come questo cielo, senza filtri, perché non sia superficiale, ma vero:

Foto soggetta a copyright, scattata sul ghiacciaio Presena da Chiara Bettini.
Se non siete brave persone, vi auguro di diventarlo: non è facile, ma è unica e giusto esserlo.

Buon 2020 a tutti!
Chiara

sabato 28 dicembre 2019

SERIE TV: FRIENDS - puntate NATALIZIE

Immagine presa dall'account Instagram: https://www.instagram.com/friendsaddition/
Chi nel periodo di Natale non ha voglia di guardare serie tv o film natalizi?
Penso che tutti avranno voglia di farsi due risate con gli episodi natalizi di una delle sitcom più belle di sempre! 
Ecco quindi le puntate natalizie di Friends prese dall'account Instagram sopracitato! Aggiungerei Stagione 10, episodio 12. Le migliori? Secondo me quelle delle ultime quattro stagioni!
Ciascun episodio dura 20 minuti circa, tutti da ridere! 
Disponibili su Netflix.

Buon divertimento natalizio!
Chiara

martedì 24 dicembre 2019

giovedì 19 dicembre 2019

SERIE TV: MINDHUNTER e UNABOMBER

Screenshot dal mio account Netflix
Screenshot dal mio account Netflix














Sono due serie tv Netflix, tratte da storie vere.

Mindhunter: 2 stagioni, rispettivamente 10 e 9 episodi da 50 minuti ciascuna.
Tratta la storia vera di come nasce l'unità di scienze comportamentali dell' FBI. Tratta dall'omonimo  romanzo di John Douglas, ovvero il protagonista: colui che ha avuto le prime vere intuizioni sulla scienza del profiling, ovvero, come trovare un serial killer dal suo profilo psicologico. Siamo nel 1977. I primi due episodi sono un po' lenti, si deve entrare nelle dinamiche di come tutto è iniziato:
da un'intuizione teorica, si prova a scrivere un metodo scientifico parlando con killer o serial killer già catturati, per poi passare all'azione dell'arresto.
La vita dei protagonisti si intreccia sotto certi aspetti con quella dei criminali.
Praticamente è l'anticipo di Criminal Minds. Davvero bellissima.
Ho trovato questo articolo molto interessante con tantissime curiosità: https://www.mondofox.it/2019/08/26/mindhunter-john-douglas-e-la-storia-vera-dietro-alla-serie-tv/

Manhunt: unabomber: mini serie tv, 8 episodi da 45 minuti ciascuno.
Tratta la storia vera di come è stato catturato Theodore Kaczynski: un terrorista americano che ha spedito tramite il servizio postale, pacchi bomba, causando 23 feriti e 3 morti per anni: dal 1970 al 1996, con periodi senza attività.
L'agente dell'FBI Jim Fitzgerald riesce a catturalo tramite il profiling e la scienza linguistica. Interessante vedere come ancora, nonostante fossero gli anni '90, ancora alcuni agenti dell'FBI, sottovalutassero il lavoro fatto da John Douglas ( v. Mindhunter).
Interessante.

Disponibili su Netflix.
Chiara

lunedì 16 dicembre 2019

COSA REGALARE A NATALE?

Non per mancanza di fantasia, ma per utilità, ripropongo l'articolo dello scorso anno.
Questa è una domanda tipica, a cui tutti provano a dare risposta con mille consigli. Quindi: perché non provarci anche io? 😅
Proverò a fare una lista molto concreta "Regali si" e "Regali no". Ma prima debutterò con una bella affermazione scontata, che poi, per quanto scontata sia, c'è sempre qualcuno che casca dal pero:
il dono deve essere pensato per la persona che lo riceve. Potreste ribattere, dicendomi che una lista come la seguente è uno standard, perché non si può certo pensare che, generalizzando, si vinca, tuttavia proverò a guidarvi nella scelta. Più esplicitamente: se siete in giro e una cosa vi fa pensare ad una persona in particolare: avete trovato la cosa giusta. Se non sapete cosa fare, i miei consigli, magari vi torneranno utili.


REGALI SI : (chiaramente poi applicate il consiglio alla persona: se scrivo "Vino" e una persona è astemia, direi di no).
DONAZIONE IN BENEFICIENZA ad una causa correlata alla persona a cui si fa il regalo.

- ADDOBBI NATALIZI: perché no? Se sapete che una persona fa l'albero di Natale, perché non una bella pallina natalizia particolare? Oppure un piccolo presepe: anche se una famiglia fa il classico bello grande, uno di quelli piccoli, carini da mettere nelle altre stanze della casa, è sempre gradito.

LIBRO : se proprio dovete sbagliare, sbagliate con un libro. Ma per evitarlo, consiglio di leggere questo post http://www.tegamini.it/2018/11/30/libriniregalini-un-progetto-dispirazione-collettiva/?fbclid=IwAR38BC67uF6D04krGetc80nAB5QNDqTD_aeoTSJHc9nktBFQTKcaOaBcE4s e di seguire Tegamini (Francesca Crescentini) su Instagram.

GIFT CARD: io le amo. Non significa che siano impersonali, significano anzi "Ti ho pensato, ma non sapevo di cosa avessi bisogno." Poi azzeccare il tipo di Gift Card, significa che è pensata come cosa. Ad es. Io leggo molto ed amo tenere i libri. Al mio compleanno mi hanno regalato una Gift Card di una libreria: mi sono comprata un sacco di libri! Mi hanno resa felice. La persona non osava scegliere il libro perché ultimamente legge poco, invece io ho la lista di libri da comprare e così ho potuto esaudire dei miei desideri. Anche questo significa: conoscere una persona!

SMART BOX: ormai hanno una scadenza di almeno 2 anni, quindi direi che si può fare. Ricordatevi di pensare alle persone che ricevono (sempre al discorso del: "Non una degustazione di vini ad un astemio").

GIOIELLI: magari quelli che usa la persona (orecchini? collana? bracciale) e guardare anche i suoi gusti.

- COVER CELL: perché no? Cambiarla ogni tanto è piacevole, è come cambiare indumento. Magari informatevi prima che la persona non stia per cambiare cellulare.

PRODOTTI UTILI: maschere per il viso, creme, bagnoschiuma. Attenzione ai profumi, già molto soggettivi. In questa categoria metterei anche: vino, magari un olio evo italiano, una cibaria particolare: attenzione ai cesti di Natale: cibi che vengono mangiati dal ricevente, non cesti standard.

PRODOTTI DI PROFUMERIA: intendendo trucchi e profumi, fateli solo se conoscete i gusti della persona e se sapete cosa usa.

PRODOTTI PER LA CASA: profumi per ambiente ben accetti, biancheria per la casa, se serve, o comunque se ha un senso natalizio, o per quella persona, la fantasia.

PIGIAMI: sempre apprezzati, ma attenzione alla taglia e al tessuto.

INTIMO: se sapete gusti e taglie, altrimenti GIF CARD.

ARTICOLI FOTOGRAFICI: Sì ai calendari, ma attenzione che non li facciano in troppi: non si possono certo appendere 20 calendari in casa. Sì alle cover del cell personalizzate. Sì alle calamite. NO ai cuscini o cose ingombranti perché ognuno vorrebbe esporre le sue scelte fotografiche a casa propria.

GIOCHI IN SCATOLA: per gli appassionati, direi che sono un ottimo regalo. Sia quelli seri, sia quelli divertenti, magari da fare a Capodanno 😉.  Pensate bene al genere giusto in base alla persona davanti. Attenzione ai doppioni!

-REGALI NO: se chiaramente l'oggetto in questione è in questa categoria, ma lo avete trovato e avete  pensato "E' suo", significa che non è anonimo, quindi va benissimo. Ad esempio: io ho mille pashmine (e le uso anche). Mi regalano una pashmina con le libellule: m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-a! Perché sanno che amo le libellule. Idem mi è capitato con una bellissima lanterna. Ma se non ci fosse stata la libellula, li avrei recepiti come "Regali a caso".
- PASHMINE e SCIARPE, TAZZE, COPERTE IN PAIL, OGGETTI SENZA SIGNIFICATO da appoggiare o appendere in case non vostre, VESTITI (troppo complicati a meno che non siano mirati), TROUSSE.

CONSIGLIO TOP:  se siete in confidenza, chiedete al ricevente cosa vorrebbe, e ditelo senza problemi, parlando serenamente anche del budget. In questo periodo storico, se non si sa dove sbattere la testa, piuttosto che fare doni a caso, non è meglio regalarsi ciò che si desidera davvero? Anche perché, altrimenti, passate le feste, i regali non apprezzati finiscono in cantina, e si va in giro a comprarsi ciò che si avrebbe voluto ricevere.
Se siete senza soldi: evitate l'imbarazzo di ricevere un dono senza contraccambiare, ditelo prima e decidete di stare insieme senza impegno per una pizza o una bella cioccolata calda.

Chiara

sabato 14 dicembre 2019

14 dicembre 2010, quando sono cresciuta.

Ci sono giorni della propria vita in cui si cresce. Così, in pochi minuti. Prima facevi parte di un mondo, poi di un altro. E sai che mai tornerai indietro. Esisto infatti due categorie: chi non ha ancora perso qualcuno che amava profondamente, e quelle che l'hanno perso. E' come se sul cuore comparisse un tatuaggio, un marchio, che nessun laser potrà mai far scomparire.
E così, nel 2010 sono passata di categoria, purtroppo.
Vorrei precisare che è diverso "Perdere qualcuno" dal "Perdere qualcuno che si amava profondamente". Perché quando perdi qualcuno che ami con tutta te stessa, non lo accetterai mai fino in fondo. Non ti interessa se era anziano, se ha avuto una bella vita, se ha raggiunto i suoi cari. Quella persona non è più con te. Fine. Ma non tutti lo capiscono. Perché non tutti quelli che perdono qualcuno lo amavano profondamente. Ti senti disperato. Non capisci più niente. Quando accade prima di Natale è ancora peggio: tutti sono felici e tu vorresti solo urlare.
Purtroppo non ricordo dove ho preso questa immagine anni fa.
Allora, solo una cosa può salvarti: la fede. La fede ti dice che lo rivedrai: speri nei sogni, ma poi sai che ci sarà un dopo. Non so davvero come chi ami profondamente possa pensare di non vedere più una persona amata, voglio dire, senza questa certezza, la vita per me non avrebbe proprio senso. Invece lo ha. E lo devo anche a te, nonno. Grazie.

Manchi a tutti nonno,
Chiara

giovedì 12 dicembre 2019

FILM:LA FESTA PRIMA DELLE FESTE (OFFICE CHRISTMAS PARTY)

In questo momento pre-natalizio pieno di feste aziendali, ripropongo la recensione dello scorso anno:

(...) Con tutti i film stupidi che pensano di essere comici semplicemente mostrando seni, culi e tradimenti, è stata una vera sorpresa, per me (che sono una persona con una comicità severa) trovare un film estremamente divertente: guardandolo mi sono messa più volte a piangere dal ridere 😂.
Immagine presa dal sito: https://www.mymovies.it/film/2016/officechristmasparty/
Un cast fantastico: un capo bambino (T.J. Miller) che desidera solo far felici i suoi dipendenti, una sorella (Jennifer Aniston) un po' gelosa che vuol far quadrare i conti e un'azienda in fallimento. Dei dipendenti davvero unici. Ma la vera domanda è: riuscirà la festa di Natale aziendale a risollevare la situazione? 

Per vedere il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=A8OXGAAq3XA


Lo scorso anno era disponibile su Netflix, quest'anno no 😓.
Da guardare assolutamente!
Chiara

lunedì 9 dicembre 2019

Qual è il vero spirito delle uscite natalizie?

Sembra che dicembre sia il mese della follia: improvvisamente bisogna vedere tutti a costo di finire la tredicesima in cene ed aperitivi di poco conto. Si arriva a Natale quasi esausti, perché l'importante è "Fare", non "Fare con qualità, con un senso".

Queste cose non le capirò mai. Improvvisamente vedo gente sbandare con la testa annebbiata da un evento all'altro, come se fosse un lavoro, un dovere, e vorrei ricordarlo a tutti: NON LO E'. E' una scelta, è un piacere, e bisogna fare attenzione a non trascurare le persone che sono vicine a noi sempre.
Perchè, onestamente, se per undici mesi non ci si vede, perchè mai bisognerebbe impazzire per vedersi prima di Natale per poi non-tornare-a-calcolarsi? L'unica ragione per cui credo che questo possa essere giusto è che Natale può servire a riavvicinarsi, ma questo implica che poi ci si continui a frequentare.
E se c'è qualcuno che davvero si vorrebbe rivedere, si può anche organizzare per gennaio, no?

La mia teoria è che Natale può far sentire soli, e questo provoca nelle persone una "Corsa" ad uscire con persone con cui nemmeno si trova bene. Una "Corsa" a riempire vuoti, che nessuno può davvero colmare, perché alla fine, dopo una serata con persone a "Caso" non ci si sente bene.
Allora perché non sfruttare il Natale per fare davvero bene a quella solitudine che sentiamo, dedicandosi a se stessi e alle persone davvero vicine, invece di rischiare di trascurarle e magari perderle?

E io?
Io sono caduta in questo errore varie volte, non perché mi sentissi sola, ma perché ne sentivo l'obbligo. Quest'anno no. Niente obblighi. Voglio vedere le persone a cui sono davvero vicina, basta. Così farò, senza impazzire. E sono comunque tante, però posso dire di andare fiera di questa decisione. Pensate che con alcune, dati gli impegni e i costi abbiamo persino deciso di trovarci a gennaio. Perché noi ci troviamo comunque ogni 2-3 mesi, e non sarà vedersi il 20 dicembre o il 10 gennaio sintomo di mancato interesse... Anzi!

Dovrebbe valere sempre questo consiglio, ma a Natale ancora di più: non dimenticate chi vi vuole bene e c'è sempre! Inoltre non dimenticate voi stessi!
Chiara

giovedì 5 dicembre 2019

MINI SERIE TV: WHAT/IF

10 episodi da 50 minuti ciascuno. Un unica stagione, non necessaria la seconda a mio parere.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=9aBuglR6wvM
Screenshot dal mio account Netflix
Le vicende si articolano intorno a tre coppie di amici, tra cui un fratello e una sorella.
La coppia principale, appena sposata e innamoratissima, formata da Lisa e Sean, vive un momento di difficoltà economica e lei, cerca dei finanziatori per la sua società biomedica. Incontra così la bellissima e potente Anne Montgomery, interpretata da Renée Zellweger. Anne sovvenzionerà la società a patto di passare una notte con Sean. Accetteranno? Il sesso è davvero il motore di tutto?
E' il destino a controllare le cose? O questa è una scusa? Se si vuole qualcosa, davvero, bisogna essere disponibili a far tutto il necessario, ad ogni costo.
E' necessario ricordare che "La fiducia è la cosa più pericolosa che puoi regalare, perchè quando la dai a qualcuno, gli dai il potere di distruggerti."

Le altre due coppie hanno un ruolo marginale.
La storia che gira intorno alla coppia omosessuale, nonché al fratello di Lisa, è particolare, ma carina: racconta di come aprirsi nell'anima possa davvero far funzionare un rapporto.
L'altra coppia, etero e che ha fatto il liceo con Sean, vive un momento di difficoltà intima: stanno insieme da troppo tempo? Sono cambiati? In ogni caso qualcuno si metterà tra di loro, ma come viene gestita la vicenda è a dir poco imbarazzante. Un'assurdità unica.

Disponibile su Netflix.
Intrigante.
Chiara

lunedì 2 dicembre 2019

Fermati perché sono ferma!

Dipinto di Irene Debeni, soggetto ai diritti di copyright.
Suggerisco la pagina Instagram di Irene: https://www.instagram.com/colourflakes/
Ti guardo lì, mentre ti allontani.
Mi guardo qui, ferma.
Sei lontana, è difficile avvicinarti.
Sono lontana, è difficile avvicinarmi.
Tu non sei sola: hai con te tutti i miei sogni.
Io sono sola: ormai non ho più nulla con me.

Ti ho vista scivolarmi via, passo dopo passo, mentre ti tenevo stretta, mentre lottavo per far andare le cose come avrei voluto.
Credevo volessi anche tu stare lì, aiutarmi a realizzarle tutte.
Invece no.
Hai deciso di pensarci da sola.
Di chi parlo? Di te, vita mia. Di te, che te ne sei andata e hai portato con te tutto quello che sognavo, che avrei voluto vivere.
Ora mi resta provare a raggiungerti, ma se tu corri così velocemente, non ce la farò mai.
Fermati, perché sono ferma! Dammi il tempo per rialzarmi e raggiungerti!

Chiara

P.S. Il post è la una libera interpretazione delle emozioni scaturite dal dipinto.

giovedì 28 novembre 2019

LETTURE: IL SEGRETO DELLA BAMBINA SULLA SCOGLIERA - Lucinda Riley

Nel 2011 Lucinda Riley pubblica il suo secondo romanzo: "Il segreto della bambina sulla scogliera" e il suo schema di scrittura diventa così chiaro, a tal punto si ripeterà in ogni suo libro. Quale? Ovviamente i salti nel passato, in un passato molto lontano o vicino a seconda della storia. Un passato che torna, chi si ripete, ma nonostante ciò, stupisce sempre nel collegamento con il presente.

La storia viene narrata da Aurora, un personaggio molto vicino a quello della protagonista, Grania. Aurora ha... No, non vi dirò quanti anni ha quando narra la storia, ma è molto brava l'autrice a scrivere in base alla sua età. 
Grania, dopo un aborto spontaneo lascia il suo compagno e New York per tornare a casa dei suoi genitori a Dunworley Bay, in Irlanda, dove incontrerà Aurora, la figlia dei vicini di casa in circostanze strane sulla scogliera. Tra Grania e Aurora è subito amore: una mamma che ha appena perso un figlio e una figlia che ha perso la mamma, la magia che c'è tra le loro anime fa in modo che si uniscano. La mamma di Grania, però, non vuole vedere la sua bambina in circostanze che potrebbero spezzarle il cuore, le racconta, allora, una storia.... La storia di sua nonna Mary, nata del 1897 e di quando la sua vita iniziò a prendere una piega diversa nell'agosto 1914.
Inoltre a New York, Grania ha lasciato anche un fidanzato, Matt, ma perchè non gli risponde più a telefono?

L'amore... L'amore, quella strana cosa che lega le anime, anche solo con uno sguardo.... Lo sguardo di una madre, che magari non ha partorito quel figlio, ma è più suo che di chiunque altro...

Da leggere assolutamente, definito da vari punti di vista "Il migliore di Lucinda Riley".
Chiara

lunedì 25 novembre 2019

Il grande Amore DEVE durare?

Il grande Amore deve avere la prerogativa della durata oppure no? Può finire?

Si leggono ovunque frasi sul genere: "Anche le piccole storie sono stelle d'amore nel cielo della vita, non meno importanti di altre." Oppure: "Un grande amore può essere come una stella cadente: durare poco ed essere intenso." Ma è vero?
Cioè, il vero Amore, il grande Amore, non dovrebbe avere la prerogativa imprescindibile dell'eternità?

Non metto in dubbio che magari qualcuno possa aver avuto piccoli amori, magari aver confuso i sentimenti, magari no, ma non è irrispettoso paragonarli al grande unico e mitico Amore?
In fondo se l'Amore è tutto quello che ci hanno insegnato nelle favole, se è quello che si dice nei voti matrimoniali* cattolici, se è quello che spinge due persone ad aprirsi come mai avrebbero fatto prima, se è quello che TUTTI sognano, come può finire?
Se è davvero quello, ed il grande Amore è così, no, allora non può finire mai.


Chiara

*N.B.non ho scritto "Nel matrimonio" ma mi riferisco alla teoria dei voti matrimoniali.

venerdì 22 novembre 2019

22 novembre 1947, il mio San Valentino

Alcuni dicono che la ragione per la quale una volta i matrimoni duravano è perché non si poteva divorziare. Perché le donne non potevano tradire o altro. Perché gli uomini lo potevano fare senza problemi. Perché una volta non c'era il benessere e quindi i problemi erano altri.
Non lo so.

Altri non la pensano così. Autogiustificarsi solo perché non si ha voglia di fare sacrifici. (Che poi, non ci ho pensato finché non me lo hanno detto, ma "Sacrificare" vuol dire "Rendere sacro"*, non ha l'accezione negativa che gli diamo oggi.) Autogiustificarsi solo perché non si ha voglia di investire. E' questo il problema, non si investe. Si vuole tutto, senza dare. Se si vuole far durare un rapporto, si può. Fine. Il problema è che non si vuole, perché è faticoso. Lo è di più che fare i cretini in giro. Ed è più facile dire "Non è colpa nostra, ma è così che va il mondo, oggi.". Insomma trovando scuse, perché per averlo bisogna avere una morale di ferro. Ed avere una forte etica, oggi è un difetto, perché si è classificati come "Rigidi".
Non lo so.

Come sempre, al di là della filosofia, quello che conta, è l'esempio. Ed è triste che non tutti lo abbiano avuto. Grazie al cielo e a voi, nonni, io l'ho avuto. Oggi è il vostro anniversario.
Io quell'amore l'ho visto, l'ho toccato e l'ho respirato. Quello era Amore. Non era abitudine. Era sacrificio, era pazienza, era esca, era questione di priorità: perché se si vuole quello, se lo si vuole entrambi, ci si arriva, senza scuse.
Forse il vostro Amore nasce benedetto: tu, nonno, ti chiamavi Natale e, tu nonna, Pasquina. Tu, nonno nato il giorno di Natale, e tu, nonna, il giorno di Pasqua. Due nomi che hanno creato fin da subito un legame unico.
La mia mamma dice che quando rientrava tardi la sera, vi sentiva chiacchierare, e andavate avanti per ore. Parlavate di tutto, era questo il segreto, credo. Questo e quello che dice Papa Francesco voi lo avete sempre fatto: permesso (ovvero posso), grazie e scusa.
Non so se sarò graziata e troverò quello che voglio, perché io voglio quello che avevate voi, nulla di diverso. Ma se non dovessi trovarlo, almeno l'ho visto. Non vi ringrazierò mai abbastanza per questo immenso regalo.
I miei nonni. Tanto Amore.
(Foto privata, soggetta a copyright)
Ci sono coppie giovani che sono sulla buona strada per ottenerlo, solo il tempo, ci dirà se ce la faranno. Io la vedo però, quella scintilla e auguro tutti loro di poterla custodire, come un dolce segreto, perché il mondo è crudele.
Auguro a tutti di trovare esattamente, non solo quello che cercano, ma anche quello che danno in amore. Perché l'amore è biunivoco. Non si può volere essere considerati unici, senza considerare unico il partner.

Buon festeggiamento nonni!
Come tutti gli anni, vi chiedo un grande regalo: venite a trovarci in sogno stanotte, per piacere.
Chiara

*Grazie a Paola Valli per questa riflessione.

giovedì 21 novembre 2019

SERIE TV: ELITE e BABY

Due serie tv entrambe ambientate nel mondo degli adolescenti.

Baby: 2 stagioni da 6 episodi ciascuna. Ogni episodio è della durata di 50 minuti.
         https://www.youtube.com/watch?v=2O5ZyTqFbe8
E' liberamente ispirata allo scandalo delle "Baby squillo" dei Parioli. Una tristezza infinita. Un mondo che a me fa paura. Una superficialità inimmaginabile celata dietro stronzate, citando una protagonista: "Se hai sedici anni e vivi nel quartiere più bello di Roma, sei fortunato. Il nostro è il migliore dei mondi possibili. Per quanto sia tutto così perfetto, per sopravvivere abbiamo bisogno di una vita segreta." Aggiungerei: "E anche di tanti schiaffi da condividere con i vostri genitori".
Temi trattati: prostituzione ed omosessualità. Molto triste come ancora nel 2019 un omosessuale debba sopportare abusi.
Un mondo angosciante, ma che purtroppo, evidentemente esiste e quindi è giusto conoscere.
L'ho guardata con fatica. Non la consiglio, ma credo di essere tra le poche a cui non sia piaciuta.

Elite: 2 stagioni da 8 episodi ciascuna. Ogni episodio è della durata di 50 minuti ciascuno.
          https://www.youtube.com/watch?v=JZ06s2tIS5s
Ambientata in Spagna vi sembrerà che il modo di recitare sia diverso, ma comunque interessante.
Cosa succede quando tre studenti della scuola pubblica prendono una borsa di studio per una delle migliori scuole private? Si dice che mischiando due mondi diversi, non possa nascere qualcosa di buono. In realtà la serie conferma che dipende tutto dall'onestà delle persone, non dai soldi o dalla posizione sociale.
All'inizio può sembrare un po' superficiale, ma l'evoluzione che ha, affrontando temi come la tossicodipendenza, HIV, omosessualità, fede e razzismo, è molto interessante.
Un personaggio tra i protagonisti muore. Quindi iniziano gli interrogatori. Alla fine della prima puntata si capisce chi è stato ucciso. La prima stagione è indirizzata sulla ricerca del colpevole e ripercorre tramite flashback gli eventi che hanno portato alla tragedia. Nella seconda stagione invece, il protagonista, investe ogni sua energia per scagionare il presunto colpevole.
Amo follemente questa citazione dalla serie: "E' stata tutta colpa sua (...), lo sa, siamo solo dei ragazzi. Giochiamo a fare gli adulti, ma in realtà non sappiamo quello che facciamo. Ci lasciamo cadere perché sappiamo che c'è sempre un adulto a rialzarci. In tutto questo l'adulto era lei, ma ha fallito (...)". 
Consigliata, si comprende quanto sia vero questo concetto.
Screenshot dal mio account Netflix
Confrontandole con "The O.C.", non so in quanti di voi se la ricordino. 
IL SESSO: Il mondo degli adolescenti dicono sia sempre un po' confuso. Ma noto, come i tempi siano cambiati: in "The O.C. ", girato nei primi anni 2000,  c'erano le cotte, i primi innamoramenti, le farfalle nello stomaco, invece in queste due serie tv girate nel 2018, sembra che ci si innamori dopo due giorni e si faccia l'amore, o meglio "Sesso credendolo amore" dopo un giorno.
La cosa più triste è che questa è quella che viene definita "Libertà", quando spesso viene dimenticato come "Fare sesso con chiunque" non sia sinonimo di "Libertà" o di "Genitori moderni". Anche nelle ultime stagioni di The O.C. era precipitato ogni possibile idea di sogno, rendendola più simile a quelle che sono "Elite" e "Baby".

I GENITORI: Centrale è il ruolo dei genitori: si nota in tutte e tre le serie, come possano influire negativamente o positivamente sulla vita dei figli. Ho sempre sostenuto che non si può sgridare un figlio, perchè questo è la semplice conseguenza del genitore. Non per il dna, ma per l'esempio che riceve, che deve essere uguale alle parole. A volte, i figli, raggiunta l'età della consapevolezza, che non sempre arriva, riescono a vedere le cose diversamente e a dissociarsi dai propri genitori, a volte no.

Disponibili su Netflix.
Chissà perché gli adolescenti vogliono crescere a tutti i costi....
Chiara

lunedì 18 novembre 2019

Ti piaceresti se ti incontrassi?

Fermati. Respira. Stacca la mente da tutto. Non leggermi con pregiudizi. Non leggermi senza attenzione. Rifletti. Devi farlo. Tutti dobbiamo farlo. Sempre. Che palle. Lo so. Ma è giusto così.
Perchè nella vita se davvero tutti applicassimo il principio del "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te", andrebbe davvero meglio la vita di tutti.
Leggilo. Ascoltalo. Imparalo. Applicalo.
Foto presa dall'account Instagram:  https://www.instagram.com/psychoorcute/
Grazie a Martina Pellissier per l'ispirazione. 
La teoria è bella. E' bello leggerlo e pensare "Ma sì, certo." Diverso è essere onesti con se stessi. Ed è più difficile che essere onesti con gli altri, a volte.
Facciamo questo gioco: quando hai finito di leggere, chiudi gli occhi. Fingi di essere te, fingi di essere una persona della tua età, una tua amica, poi una persona del sesso opposto, magari il tuo fidanzato o marito, poi un bambino, poi un genitore, poi un vecchio.
Come ti guarderesti? Penseresti "Che bella persona, sono fortunato ad averla incontrata?" oppure fuggiresti? Pensaci. Senza tristezza. Se non ti piaci, cambia.
Ricorda: per quante giustificazioni ti racconti, nessuna ti dà e ti darà mai il diritto di ferire un'altra persona.
Ricorda: non permettere mai che ti feriscano, solo perchè sono feriti.

Chiara

giovedì 14 novembre 2019

MINI SERIE TV: UNBELIEVABLE

8 episodi da 50 minuti ciascuno sono ispirati, purtroppo, a fatti realmente accaduti negli Stati Uniti.

Screenshot dal mio account Netflix
Cosa succede se uno stupratore sa come non lasciare traccia?
Cosa succede se uno stupratore studia su un manuale di polizia scientifica come non lasciare prove?
Cosa succede se uno stupratore, violenta in contee diverse per non far collegare i casi tra loro?
Cosa succede se c'è solo la parola di una donna?
Cosa succede se basta la minaccia a far restare immobile una donna?
Cosa succede se una donna non lotta?
Cosa succede se un poliziotto non le crede perché ha avuto una difficile infanzia?
Cosa succede se un poliziotto accusa una vittima di falsa testimonianza?
Cosa succede se per caso due poliziotte di contee diverse iniziano a confrontarsi?

Una serie difficile, e ciò che la rende difficile è proprio il fatto che si ispiri a fatti realmente accaduti.
Alla fine, lo prenderanno?

Se vi piace vedere ogni passo di un indagine, se amate i personaggi femminili forti, guardatela.
Disponibile su Netflix.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ijbbe0jwfvo

Chiara

mercoledì 13 novembre 2019

Recensioni spostate

Le recensioni di questa pagina del mercoledì, sono state spostate al giovedì.

Buona serata a tutti,
Chiara

lunedì 11 novembre 2019

Promesse da marinaio?

Stavo parlando con un amico, raccontando delle cose personali, quando lui mi ha fermata e mi ha detto: "Però, è stata brava questa persona a mantenere la promessa che ti aveva fatto."
Qui, il mio piccolo cervello ha notato quanto certi valori stiano scomparendo, o, come dice una persona a cui voglio molto bene: "Siano morti con le vecchie generazioni".

L'assurdità di lodare qualcuno perché ha mantenuto una promessa la vedo solo io? Ha semplicemente fatto la cosa giusta mantenendo una promessa, niente di più, niente di meno. Lodarla significa riconoscere un merito che non c'è, perché una promessa DEVE essere mantenuta, senza alcun dubbio, altrimenti perché si prometterebbe?
Eppure viviamo in un mondo così triste da lodare qualcuno solo perché ha fatto la cosa che ha promesso avrebbe fatto. E' terribile riconoscere a qualcuno il merito di aver fatto la cosa giusta.

Meravigliarsi di questo, è tanto, molto triste. Significa essere abituati all'ingiustizia, agli errori, alla delusione, al punto da non sentirla più.


Chiara

giovedì 7 novembre 2019

MINI SERIE TV: GLI ULTIMI ZAR

Questa "Docu-serie" narra le vicende della dinastia dei Romanov da quando Nicola II diventò Zar in seguito alla morta del padre nel 1894, fino a quando fu ucciso con tutta la sua famiglia il 17 luglio 1918, portando così alla fine l'impero russo.

6 episodi da 43 minuti ciascuno per un viaggio nella storia davvero interessante. Va precisato che non è una serie tv "Pura" ma che ci sono degli intermezzi in cui parlano alcuni storici. 
Le prime puntate scorrono un po' lente ma la quinta e la sesta, invece, si guardano d'un fiato.

Screenshot dal mio account Netflix
Oltre a raccontare la fine dei Romanov, questa docu-serie narra del mistero della fuga di Anastasia, la quarta figlia di Nicola II e Aleksandra, la notte del massacro dei Romanov. Infatti, è successo realmente che anni dopo, una donna, disse di essere la granduchessa. Era davvero lei?
Ovviamente una delle figure più importanti di questa vicenda fu quella di Rasputin. Credo che venga molto ben spiegato come "Capire le debolezze altrui" possa essere uno dei più grandi poteri esistenti.

Se la storia che conoscete è quella dei libri scolastici, difficilmente sarà esaustiva; se la storia che conoscete è quella del famoso cartone animato della 20th Century Fox del 1997, allora è sbagliata. 
In entrambi i casi, meglio sconfiggere un po' di ignoranza, guardandola.

Docu-serie originale Netflix.
Chiara

lunedì 4 novembre 2019

Comportarsi come si vorrebbe che gli altri si comportassero


Concetto non semplice, e vi spiego il motivo. Partiamo dal presupposto che nessuna situazione possa essere mai completamente uguale ad un altra. Questa è la ragione del perché a me proprio non piace quando per aiutare l'altra persona ad essere empatica, si fanno esempi sulla sua vita riportando eventi della propria, con la classica frase: "E' come se a te....". No. E' impossibile, è proprio impossibile. La stessa situazione non potrà mai capitare, o se capita può anche essere normale che l'altro reagisca in modo differente, ma l'empatia è data dalla capacità non di pensare alla stessa situazione su di sé, ma di pensare: "Se io fossi lei/lui, con il suo passato, con il suo carattere, con la sua persona".

Davanti a questo dialogo: "Immagina te in questa situazione..." oppure "Quella volta anche a te è capitato", risposta: "Ma è diverso", quindi potrebbe sembrare che io giustifichi il fatto di quel "Ma è' diverso" che fa tanto innervosire l'interlocutore.
Invece no: io credo che sia necessario che l'altro, di sua iniziativa, provi a pensare non solo a situazioni simili, ma valuti risposte e comportamento di tutto il contesto di un concetto e del sentimento che ne consegue.
Ad esempio parlando di gelosia, come fa una persona a ritenere più giusto di essere più gelosa rispetto ad un'altra? La gelosia è sempre quella. Che diritto ha una persona, davanti a qualcosa che la fa arrabbiare, di sminuire la rabbia dicendole di aver più motivi lei di esserlo davanti ad un'altra situazione? Nessuno. I sentimenti sono i sentimenti nonostante le situazioni diverse.  

Chiara

mercoledì 30 ottobre 2019

LETTURE: FALSO IN BILANCIA - Selvaggia Lucarelli

"Un piccolo libro per delle grandi risate." Se dovessi descrivere questo romanzo in una frase è questa che userei. Probabilmente, però, lo sminuirei. Ora vi spiego i motivi.

Selvaggia Lucarelli racconta in questo romanzo tutti gli aneddoti sul cibo a partire dalla sua infanzia: sua mamma, ad esempio, cenava e cena tutt'ora, con una tazza di tè. Da qui partono una serie di episodi comici che fanno davvero piangere dal ridere. Così tante altre situazioni: dalla sua gravidanza al suo compagno, tutte con il filo conduttore del cibo.

Tuttavia esiste anche una parte più seria, all'interno delle varie storie, che è quella delle considerazioni: l'autrice propone alle donne di accettare non tanto le proprie curve, perché sostiene che non tutte le curve siano belle, andando, se così si può dire, "Contro la filosofia curvy", ma di accettare il fatto di avere fame e di amare il cibo. Di accettare di volersi godere anche quella parte della vita, perché fa parte del proprio modo di essere e perché, diciamocelo: è bello mangiare.
Inoltre affronta il tema dei social: di quanto sia grave il fatto che certe persone commentino e insultino sui social donne e ragazze non magre, citando l'esempio di Vanessa Incontrada.

Se avete voglia di ridere,
se vi piace mangiare,
se avete sempre fame,
questo libro fa per voi.

Chiara

lunedì 28 ottobre 2019

I sacrifici sono forse la più alta forma d'amore

Che ne dite delle persone che sostengono e che non vogliono fare sacrifici, rinunce e compromessi per una relazione che sia essa d'amicizia, d'amore o genitoriale?
Io credo che siano persone che è meglio che lascino cadere il rapporto per il quale hanno solo il dubbio di dover fare sacrifici.
Al giorno d'oggi gran parte delle persone guarda al rapporto che hanno i propri genitori, i propri nonni, i propri zii, o ad altre coppie e... Sospira. Sospira perché teme che quel rapporto non lo avrà mai. Ecco queste persone si dividono in quelli ipocriti e in quelli concentrati sull'obiettivo.

Quelli ipocriti sono le persone che lo sono verso loro stesse prima che con gli altri, che vogliono tutto dalla vita, senza il minimo impegno. Quindi vogliono mantenere 250 000 rapporti d'amicizia (impossibile averli tutti veri, perché  un rapporto vero richiede tempo), un vero rapporto con i propri genitori, trattandoli tante volte come un semplice back up del pranzo o della cena, senza mai fare un week end con loro, o andare al cinema con loro, un vero rapporto con il proprio partner trattandolo in base alle proprie voglie ed esigenze, quindi non volendo fino in fondo, stare con lui. Stesso problema con i figli che si mettono al mondo: sono un impegno enorme, il più grande: quello che richiede più sacrifici.

Quelli concentrati sull'obiettivo, invece, sono persone che valorizzano i rapporti con i propri amici, valorizzando la singola persona, con i propri genitori, dando loro tempo di qualità, creando una vera e propria squadra con la persona con cui scelgono di condividere la vita, magari creando proprio il giusto clima per quel figlio arrivato.

I rapporti citati, ma anche quelli tra fratelli, sorelle, eccetera, hanno e avranno senso d'essere e crescere solo quando i sacrifici si fanno, quasi senza rendersi conto, o meglio ancora: dandoli per scontati per il bene e il rapporto che si vuole ad e con una persona. 

Ho visto coppie rinunciare a vacanze, perché il genitore di uno dei due stava male, ho visto genitori rinunciare ad una carriera per stare di più con i figli, ho visto amiche che accolgono altre in casa o corrono da loro, anche se stanche morte, per il semplice fatto che quel rapporto deve essere coltivato. Ma sui rapporti di coppia, ahimè, vedo tanto ma tanto egoismo. Non si vuole proprio investire, bisogna sempre aver nel taschino qualcun altro, è più importante fare un viaggio adesso che aspettare due anni e farlo in coppia. Eppure questi ipocriti, poi si lamentano di essere soli. Ma ben venga, perché è la solitudine con la sveltita del sabato che cercano, non una "Vera relazione". E' necessario rendersene conto prima che si faccia soffrire persone che non lo meritano.

Chiara

mercoledì 23 ottobre 2019

FILM: PANAMA PAPERS

Panama Papers è il nome di un fascicolo riservato, creato da uno studio legale di Panama, composto da documenti confidenziali con informazioni dettagliate su società offshore, il cui obiettivo è nascondere soldi dal controllo statale dei paesi di origine di coloro che hanno queste società.

Questo film è basato sul libro "Secrecy World" del giornalista Jake Bernstein ed è tratto dallo scandalo mondiale sull'evasione fiscale del 2015.

Screenshot dal mio account Netflix
Il film racconta di una vedova che indaga su una frode assicurativa che la porta a Panama e di come lo scandalo che ne consegue può essere stato svelato da chiunque.
Oltre alla storia, il film spiega come funzionano le società offshore proprio con intermezzi di esempi e di metafore.

Un cast davvero eccezionale: Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas.
Film presentato a settembre 2019, alla Mostra del Cinema di Venezia, disponibile da poco su Netflix.

Un film che racconta un realtà davvero ai molti sconosciuta, ma che è giusto che venga svelata. Consigliato sia per gli economisti, sia per coloro fuori da questo mondo.
Chiara

lunedì 21 ottobre 2019

Auguri Chiara!

Da un certo momento della vita in poi, i compleanni assumono un po’ la connotazione del 31 dicembre: “Tempo di bilanci”. 
Questo può confondere perché si associano i bilanci alla verifica dei successi che si aveva progettato di avere ad una certa età. Quindi i bilanci diventano immediatamente una realtà positiva o negativa a seconda di quel successo che si sperava di avere.
Questo può essere molto nocivo, perché in un percorso quale la vita è, è facile scivolare, cadere, fermarsi. Un po’ come quando si fa un viaggio e si bucano una, due, tre o quattro ruote. Ci si deve fermare, si cambia la ruota danneggiata, e si riparte. A volte si buca ancora, allora bisogna chiamare aiuto, aspettare che arrivi e quindi cambiare anche la seconda, e via dicendo. A volte capita di dover allungare una strada perché si è sbagliato a girare. 
Vedere queste cose come un fallimento è quello che ci viene imposto da un rigido modello che ci si è imposti fin da piccoli, e senza ombra di dubbio, i commenti e i giudizi degli altri non aiutano. Non aiutano sia quando la maggior parte degli “Altri” crede che la tua vita sia stata “Normale” e che sia tu un deficiente, sia quando sono a conoscenza dei fori sulle tue gomme (anche se è difficile che tutti sappiano davvero tutto), ma li reputano irrilevanti, perché, come si dice in maniera non volgare: “E’ facile pagare una cena a cinque stelle col portafoglio altrui”.


Per queste ragioni i compleanni per me sono tendenzialmente difficili: non ho nulla ma proprio nulla di quello che avevo progettato. Tuttavia sto lavorando per i miei sogni, sto cercando di correggere i miei difetti, e di essere la persona che avevo in mente. 

Quindi, a te che leggi: non giudicare mai gli altri, e soprattutto non sentire mai le cadute come fallimenti cuciti addosso, perché tutto può cambiare con costanza e pazienza. 

Queste sono alcune strofe di alcune canzoni che parlano semplicemente della vita e che ho sentito adatte alla mia in questi ultimi mesi.

BRAVA LA VITA - Pooh
(…) E sarà che sarà forza animale, o sarà che non ha regole chiare, qualche volta è insopportabile ma comunque sia, è il più bel problema che c'è. E sarà che sarà vita incosciente, che ti sceglie e tu non puoi farci niente. Può toccarti che sia tostissima o che scorra via facilissima. Puoi buttarti via o diventare un re, ma di come nasci, quello non dipende da te. La vita che brava la vita ti disegna il destino che avrai, te lo cuce addosso come capita. (…)

SCRIVERO’ IL TUO NOME – Francesco Renga
(…) A ricordarci che la vita mette in ordine, e ci confonde i tempi, ci strappa via i ricordi come pagine. (…) Sul filo di queste anime in disordine, e cerco di restare in equilibrio, perché la vita è come una vertigine e ci fa un po' paura, ma se chiudi gli occhi puoi volare via (…).

IL CORAGGIO DI ANDARE - Laura Pausini
Dio ma come si fa a trovare il coraggio di andare, anche quando vorresti restare. Dimmi come si fa a rialzarsi anche quando fa male e continuare. (…) Che comunque tutto passa, anche quando non vorresti, e ti ritrovi coi tuoi anni, e con i sogni più stretti. Dimmi come si fa a rialzarsi anche quando fa male, e (…) ripartire da zero, a ricordare che niente e nessuno può rubarti il futuro. È importante, tu sei importante. E ricordati di te quando il mondo ti dimentica, lascia sempre una traccia su un cuore che passa, che comunque tutto resta, anche se non te ne accorgi.

LA GEOGRAFIA DEL MIO CAMMINO - Laura Pausini
E di chi sarà il coraggio allora se non sarà il mio… Se si spegne quella luce resto io. Di chi è la più profonda decisione al di là dei sogni appesi ad una canzone. Oggi riconosco il suono della voce di chi sono, e mi fido di un passato carico d'ingenuità, di chi va dallo stupore ad un'altra età, perché quando sembra tutto poco chiaro, se mi fermo alla ricerca di un pensiero scopro in uno specchio il cielo: è la geografia del mio cammino. Da me, torno da me, perché ho imparato a farmi compagnia, dentro di me, rinasco e frego la malinconia, bella come non mi sono vista mai (…).

Chiara

mercoledì 16 ottobre 2019

LETTURE: CI VEDIAMO UN GIORNO DI QUESTI - Federica Bosco

Ridere e piangere, leggendo, è una cosa che non mi capitava da moltissimo tempo. Questo romanzo è un turbinio di emozioni, perché l'autrice non vuole strafare, ma solo raccontare la storia di un grande amore: un'amicizia fantastica. Perché l'amicizia non è altro che amore.

Racconta di quanto due amiche, sorelle, possano farsi bene, sbagliare e riconoscere l'una nell'altra la propria famiglia. Racconta di come gli errori, i dubbi e la vita possano allontanare due anime gemelle ma se quel legame c'è, ci sarà per sempre e tornerà impetuoso.

Un libro che sprona a vivere e ad essere felici.

Assolutamente da leggere,
Chiara

lunedì 14 ottobre 2019

Non voglio finire come te...

Non voglio finire come te,
non voglio finire come te a guardare la luna e a chiederti se lui ti vuole davvero nella sua vita o se sei solo un'abitudine,
non voglio finire come te a guardare i panni e stirare da sola mentre lui è a divertirsi con gli amici perché questa vita lo soffoca,
non voglio finire come te, ad andare a prendere il tuo fidanzato in macchina perché ubriaco, dopo un'uscita senza di te,
non voglio finire come te, senza conoscere i suoi amici dopo anni e fingere che sia normale,
non voglio finire come te, che tornando prima, sperando di stare con lui dopo una settimana difficile, ma lui non c'è perché ha già preso l'ennesimo impegno con gli amici,
non voglio finire come te, a fare la spesa da sola portando pesi che non potresti perché lui deve andare in palestra,
non voglio finire come te, sfinita sul divano, mentre lui ti dice che i piatti sono ancora da lavare,
non voglio finire come te a preparargli la cena e a sentirti dire: "Non eri obbligata",
non voglio finire come te, con un mutuo sulle spalle e a non sapere come fare per andarmene,
non voglio finire come te, a cullare un bambino che lui non guarda nemmeno,
non voglio finire come te, a non essere mai sfiorata, a meno che lui non voglia portarti a letto,
non voglio finire come te, a dividere una cena che non volevi,
non voglio finire come te, devastata a cercare di leggere i suoi messaggi perché lui non ti racconta niente,
non voglio finire come te ad aspettare una chiamata che non arriverà,
non voglio finire come te, a dover essere felice per ciò che invece è triste,
non voglio finire come te, a dover fare compromessi e basta, come se tu non esistessi,
non voglio finire come te arrabbiata dalla vita,
non voglio finire come te, a chiederti il perché,
non voglio finire come te, a nascondere tutto a chiunque, perché sai che dicendolo, vedresti ciò che non vuoi,
non voglio finire come te a piangere da sola prima di dormire, perché non volevi questo, ma ti stai obbligando ad accettarlo per paura.
Non voglio finire come me a guardare la luna, sola quando teoricamente non lo sei.


Io vorrei ancora credere nei sogni e nell'amore. E tu?
Chiara

giovedì 10 ottobre 2019

SERIE TV: BIG LITTLE LIES - Piccole grandi bugie

Cinque mamme diverse con i figli alle elementari, nella piccola cittadina di Monterey. C'è chi lavora, chi si dedica alla famiglia. Ognuna con piccoli e grandi segreti che nasconde o almeno ci prova. Naturalmente usciranno tutti, piano piano.
Perchè?
Perchè la prima puntata si apre con un omicidio... O con un incedente mortale? 
Perchè le indagini andranno avanti per tutta la prima stagione, indagini fatte di interrogatori di personaggi secondari che iniziano raccontando situazioni con flashback che proiettano nella storia. 
Perchè saranno tutti i segreti e tutte le bugie a portare alla notte sotto inchiesta.

Nonostante i flashback, non è confusionario, è facile capire la sequenza degli eventi.  
E' bello appurare come potrebbe nascere l'amicizia quando si archivia la superficialità e si pensa alle cose davvero importanti. Infatti, quando le mamme coinvolte sveleranno i propri segreti l'una con l'altra, allora, ci sarà un segreto più grande da nascondere, un segreto che salderà o distruggerà questi rapporti? 
Così si aprirà la seconda stagione: con un solo grande segreto... O meglio: con una sola grande bugia. 

2 stagioni con 7 episodi ciascuna da 50 minuti, da guardare tutto d'un fiato.
Genere: drammatico, thriller.
Serie creata da David E. Kelley, tratta dall'omonimo romanzo di Liane Moriarty. 
Cast decisamente da urlo: Reese Whiterspoon, Nicole Kidman, Shailene Woodley, Laura Dern, Zoe Kravitz e, nella seconda stagione: Meryl Streep.
Foto presa da: https://it.wikipedia.org/wiki/Big_Little_Lies_-_Piccole_grandi_bugie
Se vi piace la suspense, da guardare.
Chiara

lunedì 7 ottobre 2019

Un'altra vita fa

Un'altra vita fa cosa facevi?
Foto scattata da Martina Pellissier
Un'altra vita fa chi eri?
Un'altra vita fa com'eri?
Un'altra vita fa ridevi? Piangevi? Sognavi? E cosa sognavi?
Se un'altra vita fosse stata dieci anni fa, cosa prevedevi per adesso? Dieci anni fa come, cosa e chi avresti voluto essere oggi?
Citando John Lennon: "La vita è ciò che ti accade quando sei tutto intento a fare altri piani", ed è vero. Ma se avessi la possibilità di avere ciò avevi progettato dieci anni fa, lo vorresti oppure no perché magari hai ottenuto di meglio oppure hai semplicemente cambiato idea?
Perché le cose accadono, diciamocelo, non si possono controllare, e a volte non si può controllare nemmeno la propria reazione.
Perché a volte le situazioni ti cambiano, a volte modificano i tuoi desideri, sogni e aspirazioni. A volte il tuo carattere. Si diventa ciò che non si pensava, ciò che non si sarebbe voluto, o magari si, dipende dai casi.

Fermarsi, però, fare il punto della situazione, rendersi conto, può far davvero riflettere e indirizzare meglio il piano per il prossimi dieci anni, in modo da renderlo più saldo davanti agli imprevisti della vita.
In fondo dieci anni volano e la cosa che può fare la differenza, questa volta, è conoscersi meglio e allacciare meglio le cinture ai propri obiettivi durante il volo.

Chiara

mercoledì 2 ottobre 2019

LETTURE: BECOMING La mia storia - Michelle Obama

Semplicemente Michelle Obama: da quando è nata a quando è finito il suo incarico di First lady.
Quasi cinquecento pagine di biografia che potrebbero spaventare, e a tratti lo fanno: Michelle è una donna determinata, forte, sensibile, empatica ed una fantastica motivatrice. E' un esempio: un esempio per tutte le donne che si sentono insicure, un esempio per tutte quelle che vogliono provare a far la differenza, ma anche per quelle che semplicemente hanno bisogno di accettarsi ed accettare i propri sogni, qualsiasi essi siano.
E' un libro che sprona a lavorare per raggiungere i propri sogni, senza dimenticarsi di fare qualcosa per il mondo, per renderlo un posto migliore.
Quest'autobiografia ricorda che bisogna sempre crescere.

Inoltre ci sono varie curiosità sulla vita del Presidente degli Stati Uniti d'America.

Non c'è tantissima politica, solo verso la fine, quindi a prescindere dalle idee politiche di ognuno, è consigliato.
Chiara



lunedì 30 settembre 2019

Com'è una storia d'amore?

Quanti film abbiamo letto, quanti romanzi abbiamo visto, eppure, ognuna è diversa.
Ci sono quelli che stanno anni con una persona e non pensano minimamente a sposarsi o altro, si lasciano e poi, appena conoscono l'Amore lo capiscono, e vogliono tutto e subito, perché sanno di avere trovato la persona giusta accanto.
Ci sono quelli che vanno avanti, crescono lentamente e costruiscono tutto piano piano, perché pensano che sia così che nella realtà succede.
Ci sono persone che si perdono per poi ritrovarsi più maturi e capire che ora si è davvero giusti insieme.
Ci sono quelli che l'Amore lo trovano quando pensano che lo stanno vivendo con un'altra persona.

Quando le ascolto, le mie preferite sono quelle che più di tutte sono magiche, quelle infantili, se così si può dire, quelle dove prevale la pazzia, quelle dove prevale l'irrazionalità, quelle che più somigliano alle favole.
Tanti diranno che non esistono, che quelle "Giuste" sono quelle razionali, ma io voglio credere alle favole ancora per un po'... Prima o poi, dicono "Si cresce" senza chiederlo... giusto?


E le vostre preferite quali sono?

Chiara

mercoledì 25 settembre 2019

MINI SERIE TV: CHERNOBYL

Sarà l'età, sarà il momento, ma le serie tv, o meglio ancora le mini serie tv su fatti storici, mi stanno piacendo molto.
Chernobyl non si studia a scuola e quando la centrale è esplosa io, come tanti adulti ormai, non c'ero. Questo rende molte generazioni ignoranti su fatti realmente accaduti. Che siano vicino a noi oppure no, ci sono eventi che cambiano molte vite ed è doveroso conoscerli.

Questa mini-serie tv non si distanzia dalla realtà, è forte nel riprendere quello che ora, finalmente si sa  su questa tragedia.
L'atteggiamento di chiusura che si riscontra da parte di quella che allora era la Russia, traspare scioccante. Tuttavia la negazione che viene evidenziata, solo da parte di alcuni era politica, da parte di altri credo fosse lo shock per qualcosa che non riuscivano realmente a credere che sarebbe potuto accadere.

Meravigliosa la spiegazione di quello che è scientificamente accaduto per chi non è del settore.
I titoli di coda alla fine che raccontano come è andata la vita di ogni personaggio della serie, commuoventi.
Immagine presa dal sito: https://www.ilmessaggero.it/televisione/chernobyl_serie_non_rispecchia_la_realta_perche_cosa_e_successo-4691533.html
Da vedere, anche due volte per comprendere a pieno una realtà passata.
Chiara

lunedì 23 settembre 2019

Il porto sicuro

Tornare a casa la sera e trovare il proprio migliore amico o la propria migliore amica,
percepire che se si ha avuto una brutta giornata, la si sarà avuta insieme,
se si ha avuto una bella giornata, anche.
Tornare a casa per sentirsi davvero a casa, ma non per i muri, ma per la persona dentro casa.
Uscire e pensare di voler condividere quel momento con lei, leggere un libro e volergliene parlare, guardare un film e volerlo rivedere insieme.
Tornare a casa è come per una nave tornare in un porto sicuro. Stringersi tra le braccia dell'amore della propria vita, e, finalmente,
sentisi sicuri.

Ma chi desidera davvero questo porto sicuro? A parole sembra quasi tutti. Ma tutti, non credo lo desiderino davvero,  poiché i fatti non combaciano con le parole. Avere un porto sicuro, significa volerle UNO, investire tutto se stessi su una persona. Ma, parliamoci chiaro: è troppo rischioso. E' meglio non dedicarsi mai ad una persona, è meglio non disinstallare totalmente Tinder, mettere i famosi "Like tattici", flirtare un po' con i colleghi, inventarsi duecento aperitivi, avere il numero di amichetti e amichette con cui chattare per "Tenerle lì" e non chiudere totalmente con il passato. Perché se è vero che il passato è passato, tuttavia avere una persona che per noi ha avuto un debole lì, fa comodo, eccome se fa comodo.

Ci vuole un gran coraggio, oggi, con tutte le tentazioni che ci sono, davvero ad investire tutto se stessi su una persona, perché fa paura, tanta. Alla fine, però, bisogna solo scegliere cosa si vuole, e qualsiasi cosa sia, farla fino in fondo.

Chiara