sabato 14 dicembre 2019

14 dicembre 2010, quando sono cresciuta.

Ci sono giorni della propria vita in cui si cresce. Così, in pochi minuti. Prima facevi parte di un mondo, poi di un altro. E sai che mai tornerai indietro. Esisto infatti due categorie: chi non ha ancora perso qualcuno che amava profondamente, e quelle che l'hanno perso. E' come se sul cuore comparisse un tatuaggio, un marchio, che nessun laser potrà mai far scomparire.
E così, nel 2010 sono passata di categoria, purtroppo.
Vorrei precisare che è diverso "Perdere qualcuno" dal "Perdere qualcuno che si amava profondamente". Perché quando perdi qualcuno che ami con tutta te stessa, non lo accetterai mai fino in fondo. Non ti interessa se era anziano, se ha avuto una bella vita, se ha raggiunto i suoi cari. Quella persona non è più con te. Fine. Ma non tutti lo capiscono. Perché non tutti quelli che perdono qualcuno lo amavano profondamente. Ti senti disperato. Non capisci più niente. Quando accade prima di Natale è ancora peggio: tutti sono felici e tu vorresti solo urlare.
Purtroppo non ricordo dove ho preso questa immagine anni fa.
Allora, solo una cosa può salvarti: la fede. La fede ti dice che lo rivedrai: speri nei sogni, ma poi sai che ci sarà un dopo. Non so davvero come chi ami profondamente possa pensare di non vedere più una persona amata, voglio dire, senza questa certezza, la vita per me non avrebbe proprio senso. Invece lo ha. E lo devo anche a te, nonno. Grazie.

Manchi a tutti nonno,
Chiara

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