venerdì 22 novembre 2019

22 novembre 1947, il mio San Valentino

Alcuni dicono che la ragione per la quale una volta i matrimoni duravano è perché non si poteva divorziare. Perché le donne non potevano tradire o altro. Perché gli uomini lo potevano fare senza problemi. Perché una volta non c'era il benessere e quindi i problemi erano altri.
Non lo so.

Altri non la pensano così. Autogiustificarsi solo perché non si ha voglia di fare sacrifici. (Che poi, non ci ho pensato finché non me lo hanno detto, ma "Sacrificare" vuol dire "Rendere sacro"*, non ha l'accezione negativa che gli diamo oggi.) Autogiustificarsi solo perché non si ha voglia di investire. E' questo il problema, non si investe. Si vuole tutto, senza dare. Se si vuole far durare un rapporto, si può. Fine. Il problema è che non si vuole, perché è faticoso. Lo è di più che fare i cretini in giro. Ed è più facile dire "Non è colpa nostra, ma è così che va il mondo, oggi.". Insomma trovando scuse, perché per averlo bisogna avere una morale di ferro. Ed avere una forte etica, oggi è un difetto, perché si è classificati come "Rigidi".
Non lo so.

Come sempre, al di là della filosofia, quello che conta, è l'esempio. Ed è triste che non tutti lo abbiano avuto. Grazie al cielo e a voi, nonni, io l'ho avuto. Oggi è il vostro anniversario.
Io quell'amore l'ho visto, l'ho toccato e l'ho respirato. Quello era Amore. Non era abitudine. Era sacrificio, era pazienza, era esca, era questione di priorità: perché se si vuole quello, se lo si vuole entrambi, ci si arriva, senza scuse.
Forse il vostro Amore nasce benedetto: tu, nonno, ti chiamavi Natale e, tu nonna, Pasquina. Tu, nonno nato il giorno di Natale, e tu, nonna, il giorno di Pasqua. Due nomi che hanno creato fin da subito un legame unico.
La mia mamma dice che quando rientrava tardi la sera, vi sentiva chiacchierare, e andavate avanti per ore. Parlavate di tutto, era questo il segreto, credo. Questo e quello che dice Papa Francesco voi lo avete sempre fatto: permesso (ovvero posso), grazie e scusa.
Non so se sarò graziata e troverò quello che voglio, perché io voglio quello che avevate voi, nulla di diverso. Ma se non dovessi trovarlo, almeno l'ho visto. Non vi ringrazierò mai abbastanza per questo immenso regalo.
I miei nonni. Tanto Amore.
(Foto privata, soggetta a copyright)
Ci sono coppie giovani che sono sulla buona strada per ottenerlo, solo il tempo, ci dirà se ce la faranno. Io la vedo però, quella scintilla e auguro tutti loro di poterla custodire, come un dolce segreto, perché il mondo è crudele.
Auguro a tutti di trovare esattamente, non solo quello che cercano, ma anche quello che danno in amore. Perché l'amore è biunivoco. Non si può volere essere considerati unici, senza considerare unico il partner.

Buon festeggiamento nonni!
Come tutti gli anni, vi chiedo un grande regalo: venite a trovarci in sogno stanotte, per piacere.
Chiara

*Grazie a Paola Valli per questa riflessione.

Nessun commento:

Posta un commento