lunedì 23 settembre 2019

Il porto sicuro

Tornare a casa la sera e trovare il proprio migliore amico o la propria migliore amica,
percepire che se si ha avuto una brutta giornata, la si sarà avuta insieme,
se si ha avuto una bella giornata, anche.
Tornare a casa per sentirsi davvero a casa, ma non per i muri, ma per la persona dentro casa.
Uscire e pensare di voler condividere quel momento con lei, leggere un libro e volergliene parlare, guardare un film e volerlo rivedere insieme.
Tornare a casa è come per una nave tornare in un porto sicuro. Stringersi tra le braccia dell'amore della propria vita, e, finalmente,
sentisi sicuri.

Ma chi desidera davvero questo porto sicuro? A parole sembra quasi tutti. Ma tutti, non credo lo desiderino davvero,  poiché i fatti non combaciano con le parole. Avere un porto sicuro, significa volerle UNO, investire tutto se stessi su una persona. Ma, parliamoci chiaro: è troppo rischioso. E' meglio non dedicarsi mai ad una persona, è meglio non disinstallare totalmente Tinder, mettere i famosi "Like tattici", flirtare un po' con i colleghi, inventarsi duecento aperitivi, avere il numero di amichetti e amichette con cui chattare per "Tenerle lì" e non chiudere totalmente con il passato. Perché se è vero che il passato è passato, tuttavia avere una persona che per noi ha avuto un debole lì, fa comodo, eccome se fa comodo.

Ci vuole un gran coraggio, oggi, con tutte le tentazioni che ci sono, davvero ad investire tutto se stessi su una persona, perché fa paura, tanta. Alla fine, però, bisogna solo scegliere cosa si vuole, e qualsiasi cosa sia, farla fino in fondo.

Chiara

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