lunedì 12 giugno 2017

Ti sei mai pentito di aver fatto una confidenza?

Confidare deriva proprio da "Avere piena fiducia" e se ci pensiamo, le confidenze dovrebbero in assoluto avere questa prerogativa. 
Eppure ogni tanto, specie alle persone un po' più aperte, capita di far uscire qualcosa di intimo, di personale, senza questa reale "Confidenza".
O meglio: in quel momento la si avverte. Ma poi, lì, quando è il momento di ascoltare la risposta, essa non è altro che una delusione (sempre se c'è!).

Da esperienze simili personali, sono nate grandi amicizie ma non nascondo una cosa: da bambini, da pre-adolescenti, si ha un istinto che definirei "Naturale".
Crescendo, però, è come se venisse un po' a mancare.
Iniziano così le prime vere delusioni: sentirsi come se fosse stato l'altro a rubare una piccola parte di te. E la si vorrebbe indietro.

Però non funziona così, quindi cosa fare?
E' chiaro: ognuno deve trovare il suo modo, non c'è una reazione giusta e una sbagliata, ma vi confido il mio, magari vi sarà utile.
Io lascio perdere la prima volta. A volte anche la seconda. Quindi cerco di capire se nelle altre confidenze fatte a questa persona, esiste qualcosa che mi ha arricchita oppure no.
Se la risposta è no, nessun arricchimento, ma anzi: sensazione di aver letteralmente perso tempo ad ascoltare, senza essere mai stati ascoltati (e non siete psicoterapeuti) allora non è amicizia. Allora non è un vero rapporto. E va chiuso.

Volete qualche segnale? Eccoli, ma ricordate che la linea sottile è quella dell'egocentrismo: perché una persona egocentrica metterà sempre sé al primo posto e le vostre confidenze saranno sempre "Dopo di loro", per cui le sottovaluteranno o non le prenderanno mai in considerazione.

- Tutte le volte che parlate esiste solo un "Anche io";
- tutte le volte che parlate esiste solo "Per me è stato peggio" (magari non esplicitamente ma quello è il senso) e sarà sempre così;
- spesso ti chiedono "Come stai?" e non rispondono, oppure "Scusa ma mi è successo...." e ancora loro;
- non rispettano quello che gli chiedi;
- esigono sempre, e nonostante li aiutate, vi fanno pesare i due errori che avete commesso (perché siete umani) o lanciano battute poco chiare nonostante ammettano di esserlo;
- autostima elevata senza rendersene conto;
- se prendete le vostre conversazioni degli ultimi 3 mesi al 90% si parla di loro e al 10% di voi;
- ti rispondono "Passerà" quando sui loro problemi avete "Impiegato una rottura di coglioni tremenda".

Però, ora mi rivolgo a te che stai leggendo questo post: ricordati che non sei lo psicologo di nessuno. E se un rapporto non ti arricchisce è un rapporto morto. Un rapporto deve essere da entrambi i lati, e i tuoi sfoghi, i tuoi problemi, sono importanti quanto quelli dell'altro.
Un rapporto che non fa bene, va chiuso.

Se non puoi chiuderlo perché chiaramente l'altro non ammetterà mai di essere un egocentrico che sottovaluta le confidenze altrui, lasciatelo scivolare via.

Chiara

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