lunedì 20 novembre 2017

Ferita volontaria o involontaria?

La verità è che a volte facciamo male agli altri. Succede. Specialmente quando iniziamo a prendere una strada diversa dalla loro. Quell'amicizia, quel fidanzamento, quel rapporto che sembrava crearsi e essere destinato a grandi cose, ad un certo punto, si spezza.

A volte succede un po' per caso, ci si allontana e nemmeno ce ne si accorge più di tanto.

A volte ci si accorge di quello che sta succedendo e si lotta, convinti di lottare, di essere una squadra. Poi però uno dei due fa un autogol, talmente ricercato da pensare che sia voluto, che voglia perdere. Insomma, nella propria area di rigore può capitare, nella mischia, ma se si parte dall'area di rigore dell'avversario, per correre verso la propria porta e tirare un bel calcio al pallone, quando il portiere si sta allacciando una scarpa, come si fa a pensare ad un errore involontario? 
Il portiere, allora, resta per forza di cose un po' costernato... lì seduto a vedere rotolare quella palla nella sua porta senza poter far nulla. Resta talmente basito che a nulla valgono le critiche dei giornalisti sportivi che si dividono in "Errore casuale, dovuto alla confusione di una dura partita", a quelli che invece lo accusano di un "Errore volontario". Ma forse l'unica cosa che resta da fare per decidere, è solo guardare il risultato finale quando l'arbitro fischia il 90° minuto. Ma quando fischia?

Chiara

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