lunedì 3 giugno 2019

"Le tre parole per vivere bene insieme"

Il mio cellulare alterna buone notizie a cattive notizie ultimamente, notizie relative alle coppie. Coppie che si distruggono, che finiscono, coppie che lasciano prevalere l'orgoglio e l'egoismo alla coppia, alla decisione di crescere insieme, alla decisione di essere migliori amici, una squadra.
Ormai i sacrifici sono una brutta cosa che nessun vuole più fare, ma sembra che "Pretendere" sia il verbo vincente in ogni caso.

Ma, ogni tanto, per fortuna sbuca qualche coppia che invece sceglie di costruire un percorso di crescita insieme, dandosi come priorità.

Quindi un po' per far forza alle coppie in crisi, soprattutto quelle sposate, dedico loro il discorso ai fidanzati di Papa Francesco, su consiglio di una bellissima coppia, Eleonora e Mirko, che ringrazio.

Le tre parole per vivere bene insieme. «Vivere insieme è un'arte, un cammino paziente, bello e affascinante. Non finisce quando vi siete conquistati l'un l'altro… Anzi, è proprio allora che inizia!». Con queste parole il Papa ha risposto alla seconda domanda, rivoltagli da una coppia toscana. Ai fidanzati, il Papa ha dato le stesse «regole» per il «cammino di ogni giorno» che aveva già assegnato alle famiglie, e che «si possono riassumere in tre parole: permesso, grazie e scusa». «Permesso», ha spiegato il Papa, «è la richiesta gentile di poter entrare nella vita di qualcun altro con rispetto e attenzione», cioè «saper entrare con cortesia nella vita degli altri». Sono concreti, gli esempi fatti dal Santo Padre: «Bisogna imparare a chiedere: posso fare questo? Ti piace che facciamo così? Che prendiamo questa iniziativa, che educhiamo così i figli? Vuoi che questa sera usciamo?». A volte invece, «si usano maniere un po' pesanti, come certi scarponi da montagna». Ma «l'amore vero non si impone con durezza e aggressività», ha detto il Papa citando i Fioretti di San Francesco: «Sappi che la cortesia è una delle proprietà di Dio, e la cortesia è sorella della carità, la quale spegne l'odio e conserva l'amore». «La cortesia conserva l'amore», ha assicurato il Papa: «E oggi nelle nostre famiglie, nel nostro mondo, spesso violento e arrogante, c'è bisogno di molta più cortesia».
«Grazie». «Sembra facile pronunciare questa parola, ma sappiamo che non è così, però è importante!», ha ammonito il Papa: «La insegniamo ai bambini, ma poi la dimentichiamo!». La gratitudine, invece, «è un sentimento importante», ha detto il Papa, che ai fidanzati ha chiesto: «Sapete ringraziare?», perché «l'altra persona è un dono di Dio, e ai doni di Dio si dice ‘grazie'». «Grazie», per il Papa, «non è una parola gentile da usare con gli estranei, per essere educati. Bisogna sapersi dire grazie, per andare avanti bene insieme nella vita matrimoniale». Infine, «scusa»: «Nella vita facciamo tanti errori, tanti sbagli. Li facciamo tutti. Forse non c'è giorno in cui non facciamo qualche sbaglio. La Bibbia dice che il più giusto pecca sette volte al giorno». «In genere ciascuno di noi è pronto ad accusare l'altro e a giustificare se stesso, ma questo è cominciato dal nostro padre Adamo», la denuncia del Papa: «è una storia vecchia, è un istinto che sta all'origine di tanti disastri. Impariamo a riconoscere i nostri errori e a chiedere scusa»: «Scusa se oggi ho alzato la voce, se sono passato senza salutare, se ho fatto tardi, se questa settimana sono stato così silenzioso, se ho parlato troppo senza ascoltare mai… Tante scuse al giorno possiamo dire».
Discorso NON integrale, preso dal sito: http://www.diocesisulmona-valva.it/papa-francesco-ai-fidanzati-vivere-insieme-e-un-arte/ . Invito a leggerlo tutto,
Chiara

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