martedì 21 aprile 2015

Bello, vero? Essere nati nella parte più giusta del mondo e criticare gli altri

Bello, vero? Essere nati nella parte più giusta del mondo e criticare gli altri.
E’ un lusso giusto, mi sembra.  Stare lì, comodi sul divano, facendo zapping, e pensare “Meno male che sono morti, altrimenti, chissà che costo sarebbero stati.” Eppure la maggior parte delle persone dedite a questi commenti altruistici non sa un ciuffulo del denaro usato per aiutare questa povera gente.
Già, perché è di gente, di persone che si parla. Non di numeri. Eppure lo si scorda in continuazione.
Ma… Se foste voi quelli a essere nati là? Se foste voi a morire annegati? Se foste voi a voler provare a vivere più dignitosamente? Il che, non so se è chiaro, ma significa avere cibo, non l’ultimo modello di smartphone.  Se foste voi morti lì, in mare, senza nome? Senza che i vostri cari, vostra madre, sappiano magari che fine avete fatto? E se… Fosse vostro figlio invece a morire così? O vostra madre? Per aver inseguito la sola speranza?
A voi non è chiaro, cosa sia la compassione? L’empatia?

Ho letto commenti di persone che persone che sostengono sia un merito, perché è grazie agli antenati che l’Europa è quello che è. Ma non ci siamo. Per niente. Non si sta facendo un discorso di discendenza, ma di come la vostra anima, la vostra persona si sia “incarnata” da questa parte del mondo. Quando poteva scegliere un altro embrione, per intenderci. Potevamo essere uno di loro.
Ho letto commenti di persone che sostengono che la mia idea di aiutarli sia sbagliata perché “Ci sono italiani che soffrono, che stanno male tanto quanto loro”. Ma io non ho mai scritto che gli italiani devono vivere in baracche e che dobbiamo dare loro ville lussuose. Anche qui: non ci siamo. Per niente. Viene continuamente frainteso che l’UMANITà, l’aiutare deve esserci nei confronti di QUALSIASI ESSERE UMANO. Credo che l’Italia debba occuparsi dei suoi cittadini, e che il mondo sviluppato (quindi non sono l’Italia) debba occuparsi di questa drammatica situazione. Il che può anche significare “aiutarli a costruire la loro Africa”, non uscire noi di casa.

Allora al posto di fare commenti politici inutili, perché non riflettere su possibili soluzioni? Ecco, quello sarebbe un bel modo di usare il cervello. Perché, sapete una cosa? Voi, io, noi: non abbiamo fatto proprio nulla di buono per essere nati in questa parte del mondo.  Non lo meritiamo. E’ successo e basta.
Potevamo benissimo nascere nell’altra parte del mondo. Allora noi cosa avremmo fatto?


Chiara

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