venerdì 7 marzo 2014

Donne picchiate, stuprate, uccise.

I miei post sul genere femminile sono stati, quelli che ricordo, negli anni, i seguenti: "Voglio un mondo rosa" (ottobre 2012), "Le donne che stimo"(marzo 2013), in occasione della Festa della Donna, e qualche mese fa ne ho scritto un altro: "Alle donne che hanno due palle così!" (gennaio 2014).

Questo post invece, non vuole essere un altro elogio alle Donne con la "D" maiuscola, bensì una riflessione su quello che sta succedendo nella ormai e purtroppo così definita: cronaca quotidiana.

Donne che vengono picchiate.
Donne sparite.
Donne che vengono stuprate.
Donne ecclissate.
Donne che vengono uccise.
Donne sepolte. 

Sia ben chiaro: "Sparite", "Fuggite", "Ecclissate", "Sepolte" sono metafore.
Metafore di quello che le altre azioni provocano sull'anima delle donne che le subiscono.

Lettera per coloro che subiscono tutto questo:

Care Donne,
dire di denunciare tutto quello che subite è banale. Eppure è la cosa più giusta.
Ma, oltre a tutte le valide motivazioni che conoscete anche voi, e che è inutile ripetere, vi chiedo:

pensate alle vostre figlie, se lo passassero anche loro, pensate ai vostri figli, a cosa potrebbero imparare, pensate alle altre donne cui tocca o toccherà lo stesso destino, ma più di tutto pensate allo specchio in cui vi guardate al mattino: se la vostra anima è integra, state attente, non lo sarà ancora per molto.Quando essa sarà macchiata da sputi di questi uomini, essa sparirà, si ecclisserà e verrà sepolta. Allora, sarà molto più difficile uscirne, perchè sarà: l'abitudine. Fate in modo che la vostra anima non venga toccata, se non nella delusione e nel tradimento di fiducia da cui nessuna è indenne. Ma solo per questo. Per il resto: difendete la vostra anima, non fate in modo che la seppelliscano. Denuciate Amiche.
Questo post è per voi. Questa mimosa è per voi.



Buona Festa della Donna Amiche,
Chiara

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