mercoledì 9 aprile 2014

"In genere, si lamenta colui che non ha motivo di lamentarsi."

"In genere, si lamenta colui che non ha motivo di lamentarsi." 

Ci si lamenta dei corsi, delle ore di lezione cui si deve assistere, anche se si è scelto, se non addirttura sognato quel tanto ambito percorso universitario o lavorativo, che dir si voglia.
Ci si lamenta un voto basso ad un esame. Ci si lamenta degli esami, anche se si superano tutti e, in certe facoltà, un esame consiste in circa 50 slides con una riga a pagina.
Ci si lamenta per un taglio di capelli mal riuscito. Ci si lamenta perchè una maglietta non sta come dovrebbe stare. Ci si lamenta per essere sempre di corsa, per i tacchi che fanno male.
Ci si lamenta per una discussione con un fidanzato, per una discussione con un'amica, per non ricevere un sms che avremmo potuto mandare noi.
Ci si lamenta per lo sciopero dei mezzi. Ci si lamenta perchè si deve fare la lavatrice.

Ci si lamenta in continuazione per tutto.
Eppure, eppure se ci ferma a pensare, niente di tutto questo è importante.
Certo, è la quotidianità e la quotidianità di per sè è fondamentale, poichè, il più delle volte è lei che crea la nostra vita.

"Il più delle volte", perchè, infatti è su essa che la maggior parte delle persone lancia lamenti.
"La maggior parte". Non tutti.
Quando arriva un evento, che è catastrofico, come una malattia, seguita spesso da una perdita, allora, si capisce cosa è relamente importante.
Però non basta crederlo in quel frangente! Ci si deve obbligare a crederlo sempre.
Questo è tutto quello che un'esperienza drammatica possa insegnare, e non è ammesso dimenticarsene.

Le persone che, invece, vedono e sentono la vera sofferenza costantemente, trovano il bello da tutto. Non si lamentano.  Ecco perchè sono convinta che "In genere, si lamenta colui che non ha motivo di lamentarsi."

A te cara amica che mi hai chiesto di scrivere questo post, continua così perchè la tua forza possa essere d'esempio a tutti.
Oltre a te, dedico questo post alla tua amica, che non ce l'ha fatta contro la leucemia, e ai suoi genitori, perchè "In questa casa non si deve piangere". Se ti farà piacere potrò scrivere qualcosa di più specifico per lei.
Un forte abbraccio,
Chiara



Nessun commento:

Posta un commento