domenica 1 ottobre 2017

Dite sempre ciò che pensate? Si? Allora datemi un consiglio sincero

Dite sempre ciò che pensate? Non intendo se aprite la bocca a vanvera, ma se, anche dopo attente riflessioni, vi rendete conto di pensarla in modo magari, non solo diverso, ma proprio opposto, oppure addirittura spiacevole su alcuni fatti o persino su dei conoscenti o anche amici... Glielo dite?
Non dico per forza cercando lo scontro, in maniera rabbiosa e infantile, ma con calma, spiegando chiaramente i vostri pensieri, seppur duri? E non dico neppure nello specifico su di loro, o su aspetti della loro vita, ma anche su questioni generali e non personali.

Confesso: io NO. L'ho fatto fino a "Ieri" con tatto, sensibilità ed empatia. Lo giuro. Eppure poi mi sono resa conto che per quanto a volte chiedano, in realtà a pochi interessa la risposta e la ascoltano.

Sui fatti generali quasi nessuno osa dire: "Ascolto opinioni diverse e ci rifletto..." Magari poi la pensa esattamente come prima, ma quella stessa opinione diversa è un arricchimento, a volte persino nei confronti della posizione precedente. Non solo quasi nessuno fa questo, ma: provano a convincerti della loro opinione, persino alzando la voce, volendo farsi ascoltare, ma non ascoltando.

Sui fatti personali ancora peggio: muovere una critica persino riflettuta per giorni, espressa con calma e dolcezza, nella speranza di aiutare e consigliare nella maniera corretta, trova persone che si arrabbiano (permalose, che magari dicono anche di essere insicure, ma col cavolo che lo sono, dato che nemmeno riflettono su quello che gli si dice) e vanno dritte per la loro strada rispondendo alle tue affermazione inventando delle scuse atroci di chi chiaramente voleva sentirsi dire determinate cose e invece ne ha sentite altre.

[Digressione: Come se non bastasse adesso gli argomenti seri si fanno con audio lunghissimi o messaggi lunghissimi su WhatsApp, ma quando ci si renderà conto che per lo più sono monologhi e non dialoghi? Peggio ancora quando (chiaramente) succede di fraintendersi. Si va avanti per ore. Chiaramente riporto fatti accaduti ad altri, perché persino quando avevo 11 anni, se litigavo con la mia amica del cuore, prendevo il telefono e la chiamavo: per lo più a voce si risolve nella metà del tempo rispetto allo stesso impiegato usando quei simpatici audio. Per carità, OGNI TANTO, possono anche starci, eh. Ci si ostina a dire che non si ha tempo per un te e un caffè o per una telefonata, ma poi se si sommano gli audio di una giornata, sono lunghi ore. Certo: possono mandarti ben 2 ore di monologhi ma per un'ora di dialogo non c'è tempo.]

Ultimamente ho diviso le persone in due gruppi:
- quelle con cui si può parlare, si può dire ciò che si pensa (sempre riflettendo e mai con superficialità!), e la si può anche pensare diversamente, ma il bene e la stima non cambiano;
- quelle che vogliono sentirsi dire solo quello che pensano loro.

Io mi comporto diversamente a seconda della categoria. Ma forse sbaglio io. Io che non voglio avere problemi, perché in questo momento proprio non voglio sprecare tempo ed energie per chi non lo apprezzerebbe. Ma forse, cari amici che dite sempre ciò che pensate, ditemi: questo è davvero un bene oppure sarebbe meglio svuotare i miei archivi e piuttosto arrivare a cancellare dei rapporti?

Giuro, che vorrei delle risposte sincere :-)
Un abbraccio,
Chiara

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