lunedì 11 febbraio 2019

PAROLA D'ORDINE: POLEMIZZARE ? POLEMIZZIAMO!

Ormai questa è la parola d'ordine, non solo di Sanremo 2019, ma di qualsiasi, qualsiasi, qualsiasi cosa. Di fatto Sanremo 2019 non ha fatto altro che rispecchiare la nostra società e la sua misera esistenza. La cosa importante è polemizzare senza ragione, senza logica, senza educazione. Perché l'importante è parlare a vanvera.

Facciamo degli esempi:
- La MALEDUCAZIONE e la non-professionalità dei "GIORNALISTI" che prendono in giro Il Volo, che li chiamano "Merde" in sala stampa: poi tutti a fare servizi sul BULLISMO. Che vergogna! Questa soggetti non meritano di stare in un albo (sempre se ne fanno parte) e andrebbero licenziati in tronco.
Nella vita reale quante volte si vede un professionista o un privato cittadino comportarsi così? Purtroppo tante, ma nessuno, a parte le belle prediche, che dia un bell'insegnamento con i fatti.
Mai sentito dire: "L'ESEMPIO E' LA PIU' ALTA FORMA DI INSEGNAMENTO" (Purtroppo non trovo l'autore di questa meravigliosa citazione), oppure: "PRIMA DI GIUDICARE GLI ALTRI ASSICURATI DI ESSERE UN ESEMPIO" di Carlo Prevale.

-Francesco Renga esprime un concetto scientifico sulle frequenze vocali femminili, rispetto alle maschili: frainteso, additato, chiede scusa provando a rispiegarsi, quindi è diventato "Falso, paraculo, ecc" e chi più ne ha, più ne metta.
Nella vita privata quante volte è capitato a chiunque? Ci si esprime male e boom, è finita. Ascoltare non lo fa proprio più nessuno, e nemmeno di sbagliare, a quanto pare. Tutti perfetti.
Ci si indigna poi per stronzate, mai per cose gravi, vero (come il punto trattato sopra)?

-OPINIONI: il tema più caldo in assoluto. Su questo tema ci ho scritto un post lunghissimo (che non pubblicherò mai 😅 perché è più uno sfogo che una constatazione, come desidero che sia, invece questo blog). Tutti si sentono in diritto di avere un'opinione sulla vita degli altri, sulle scelte degli altri, persino se intime e non coinvolgono nessun altro se non chi le compie. Soprattutto, oltre a dire la propria opinione, che tante volte non è richiesta, devono CONVINCERTI CHE LA LORO OPINIONE, O IL LORO MODO DI VEDERE LE COSE, E' QUELLO GIUSTO, quindi, come se non bastasse, devono far passare dalla parte del torto il proprio interlocutore.
Questo, a me personalmente, continua a capitare a proposito di una cosa intima e personale: i rapporti d'amicizia o d'amore. E' uscito un dramma per aver espresso gratitudine nei confronti di Giada che legge e mette "Mi piace" a questo blog. Sembra uno scherzo, ma così non è. Vania mi ha fatto notare quello che io stessa penso: "Un'Amica deve supportarti nei tuoi sogni, se il blog lo è, un'Amica lo dovrebbe leggere". Qui potrei scrivere duecento pagine. Ognuno si è sentito libero di dirmi se "E' giusto" oppure se "Non è giusto". MA NON SI FA. Ognuno di noi nutre sogni sull'evoluzione di un rapporto. Nessuno può dire a qualcun altro se i suoi desideri di amicizia o d'amore, siano giusti o sbagliati. Come dico a tutti i miei amici:  "Questa cosa ti fa felice? Falla.", piuttosto che: "Ho notato che quest'altra ti rende triste, magari pensaci su."
Ci si dimentica, come in questo caso, che basta andarsene. Le persone che non condividono gli stessi principi, gli stessi ideali, possono scegliere di intraprendere semplicemente strade diverse, senza dover prevaricare per forza su un altra persona.
L'esempio che faccio sempre è: vi immaginate in una coppia se uno vuol fare scambio di coppia e l'altro no? Mica si può stare insieme, giusto? O si è d'accordo entrambi, o si prendono strade diverse, fine.

Vabbè, non ho mantenuto la promessa, e l'ho fatto diventare uno sfogo personale, forse meglio così. "Oggi butta così".
Concludo con questa citazione che non mi ricordo in che parte del web ho trovato, quindi chiedo scusa se non c'è il link del sito a cui appartiene. Spero sia davvero di Aristotele perché non ho trovato conferma.

Chiara

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