giovedì 2 gennaio 2020

SERIE TV: LUCIFER

Screenshot dal mio account Netflix
Quattro stagioni da rispettivamente 13, 18, 26, 10 episodi da 50 minuti ciascuno. Prevista l'uscita di una quinta stagione a giugno 2020. Disponibili su Netflix.

Cosa succederebbe se il diavolo decidesse di prendersi una vacanza dal suo lavoro di "Guardiano-torturatore" dell'inferno? Probabilmente deciderebbe di andare a Los Angeles, quale posto migliore, dopotutto? Dunque, qui, con uno dei suoi demoni più fidati, Mazikeen, gestisce una sorta di discoclub, concendendo favori, se lo ritiene opportuno, che riscuoterà in un secondo tempo.
Questo finché "Una detective quasi angelica finisce sulla sua strada", o forse "Lui finisce sulla strada della detective"? Inizia così a risolvere omicidi con lei: ogni puntata gira intorno a degli omicidi che si risolvono all'interno della stessa. Il filo conduttore tra le varie puntate si rifà alla storia dei singoli personaggi, dei problemi biblici, angelici e umani che ciascuno ha. Capita che quello che sta succedendo nei vari casi, possa aiutare indirettamente la vita dei protagonisti.

Le riflessioni? Ci sono, molto profonde. Non la trovo per nulla una serie stupida.
Innanzitutto il protagonista, Lucifer, ha tra le sue qualità la verità: non mente mai.
Ha un rapporto conflittuale con suo Padre, che l'ha punito mandandolo a governare l'inferno, ed è parecchio turbato da questo, poiché si chiede, come mai non è stato perdonato. E' arrabbiato con Lui.
E' arrabbiato con gli umani che si nascondono dietro la figura del "Diavolo tentatore" quando in realtà hanno scelto il libero arbitrio: dunque ciascuno è responsabile delle proprie azioni.
Il contraddittorio umano: voler la libertà ma poi pregano Dio di intervenire.
Ad esempio: l'uomo prega Dio perché venga messo sulla propria strada il Grande Amore, ma poi alcuni, come Lucifer si arrabbiano, poiché si sentono manipolati dal solo pensiero di un intervento divino.
Questa rabbia, che sente nei confronti di suo Padre è una metafora per tante cose: davvero è arrabbiato con suo padre o con se stesso? Forse è lui a doversi perdonare, non Dio. Incolparsi di tutto a cosa può portare? L'odio per se stessi dove può far finire la propria vita? Forse il segreto sta nel perdonarsi. Questa convinzione di essere il male puro, come può esserlo, quando è stato un angelo?
L'Amore non dovrebbe far in modo che ciascuno sia la versione migliore di se stesso?
Con Mazikeen viene affrontato un tema molto comune: l'incapacità di affrontare i propri sentimenti e la conseguente voglia di scappare da essi.

Un cast perfetto a mio parere: Tom Ellis nei panni di Lucifer, è nato per questo ruolo, con una mimica facciale incredibile. Mazikeen e tutti gli altri attori davvero eccezionali.

Da guardare assolutamente: "Riflessiva con punte di risate"
Chiara

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