domenica 24 marzo 2013

Un attimo di eterno

Di recente mi è stato chiesto cosa mi manchi maggiormente dell'essere fidanzata. Dopo attenta riflessione, ma non troppo lunga, credo che la cosa che mi manchi di più sia dormire con qualcuno, o, come piace dirlo a me: far la nanna con qualcuno.

                                                       Foto scattata da Giulia Zen

Mi piace il silenzio della notte, rotto dal respiro incessante di colui che culla la ragazza che gli dorme accanto. Mi riscalda la dolce notte che mi fa ascoltare il calore emanato dalla pelle dell'amante. Amo la notte vicino a qualcuno che mi fa sentire protetta con un braccio intorno alla vita, che mi stringe forte e che mi rammenta che mai sarò sola, qualsiasi cosa succeda, nessuno dei sue sarà mai solo, qualsiasi cosa la vita possa metterci davanti. Ecco cosa mi manca: quella consapevolezza che la notte porta in maniera stabile, che il dormire insieme fa crescere, se già presente. Un po' come quando si ha la propria coperta di Linus, il proprio peluche, che sai che è lì e c'è. E c'è.
Un po' come, avere la certezza dell'illusione che quella persona sarà lì accanto senza condizioni, che tu sia medico o muratore. Ma quella certezza così pura, così sentita, così ascoltata, è, come ho scritto, illusoria oppure è reale? Quel "E c'è." esiste davvero?
Solo il tempo può rispondere, eppure chiudendo gli occhi quell'attimo di eterno che non c'è (cit. Baglioni, "Mille giorni di te e di me") si avverte, eccome se si avverte, e mi manca, molto.

Chiara

Nessun commento:

Posta un commento