mercoledì 2 ottobre 2013

Il Principe triste



C’era una volta un Principe, Filippo era il suo nome.
Egli viveva in un castello bellissimo, con ben tre torri, tra le montagne più alte del mondo, possedeva un Regno grandissimo ed era l’uomo più ricco della Terra.

       Il castello di Neuschwanstein- Immagine presa da Google

Era tanto triste, però, perché non aveva amici, o meglio, gli unici amici che aveva, erano semplicemente delle persone che gli erano fedeli a causa del suo denaro.
Come lo sapeva il Principe Filippo?
La fata Kiki gli aveva fatto un dono: ogni volta che sul suo castello scendeva la neve, egli vedeva gli amici veri, quelli che gli volevano bene davvero, circondati da una luce, la luce della vera Amicizia.
Purtroppo, però, non gli era mai capitato: all’inizio pensava fosse perché il regalo della fata non funzionava molto bene, poi si rese conto che le persone non erano per nulla sue amiche, pur non facendogli nessun torto, a parte usare il suo denaro, ma di quello, ne aveva a volontà.
Eppure nessuno nel suo Regno era povero! Perché Filippo era un bravo Principe!

Un giorno chiese alla fata Kiki di fargli un altro dono: voleva che lei gli regalasse un Amico!
La fata gli spiegò che non era possibile, perché l’Amicizia era una cosa speciale, un sentimento unico che cresceva con il tempo, era un’emozione forte, era un volersi bene a tal punto da esserci sempre per l’altro, capire l’altro, tanto da essere in empatia con lui, nel bene e nel male, quasi come un matrimonio con la condizionale che non c’è bisogno di vedersi tutti i giorni per costruire qualcosa, la fata Kiki aggiunse: “L’Amicizia è una sentimento talmente forte che può essere chiamato Amore, è magica: si va oltre l’apparenza, due cuori amici si riconoscono ovunque, nel freddo e nel caldo. L’Amicizia è semplicemente magia, ma senza bacchetta magica, solo tra anime.”

Filippo ebbe un’illuminazione e si ricordò di un bambino, quando andava a scuola, con cui si era sentito amico, ma finita la scuola non lo aveva più chiamato perché era troppo occupato con il suo Regno. Si rese conto che Federico gli mancava, così corse da lui.
Federico aprì la porta, lo riconobbe e lo invitò ad entrare in casa, lo ospitò tutta la notte e parlarono tanto e di tutto. Filippo si rese conto che non erano stati “Amici ideali”, ma semplicemente “Amici reali”, che possono sbagliare, ma esserci sempre.
E, quando la neve cadde sul castello, la luce della vera Amicizia avvolse entrambi.

Chiara


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