giovedì 4 settembre 2014

4 settembre 2003

E' da un po' che non scrivo, a causa di vari impegni... Ma come posso, oggi, il 4 settembre, non scrivere?
Nella mia testa, il 4 settembre, da 11 anni rivivo quel lontano venerdì del 2003: una sveglia all'alba, un intervento chirurgico molto doloroso (che a distanza di 11 anni, mi causa ancora problemi), tante parolaccie, una schiena insensibile al tatto per quasi un anno, e una cicatrice di 30 cm che, ogni giorno, come un tatuaggio, è lì. E' talmente diventata parte di me che senza di lei non sarei io, e, sapete una cosa? Quando vedo delle schiene senza cicatrici, mi paiono così strane :-) Perchè, alla fine, la mia schiena è quella più bella di tutte. ;-)


                            (La foto non rende bene i 30 cm, è stata scattata tempo fa con un                           autoscatto, quindi chiedo scusa per la qualità.)

Ricordo gli amici che mi sono venuti a trovare, quelli che mi hanno portato fiori, un basco, un peluche, un cd. Quelli che in classe, hanno chiesto di recitare una preghiera per me. Quelli che semplicemente sono stati presenti: con alcuni la vita ci ha allontanato, ma oggi, più che mai, siete tutti nei miei pensieri.

E, più che mai, oggi sono nei miei pensieri. Sono presenti nei miei pensieri le persone che mai hanno avuto problemi di salute seri, perchè non avrete mai, dentro di voi, la gioia, il dolore, e la sensibilità che ha, chi, come me, è stato un paziente.

Questa poesia l'ho scritta tempo fa...
Ricordo.                                                                                                
Ricordo il nervoso,
la rabbia,
la paura,
i sorrisi per tranquillizzare gli altri.
Ricordo il nervoso,
il dolore,
il non voler vedere
né il sentire.
Ricordo il freddo,
le notti scambiate
con il giorno. 
Ricordo la simpatia delle infermiere,
dei medici,
e la loro voglia di tranquillizzarmi,
come se fossi una bimba.
Ricordo il braccialetto
non tolto per portarmi fortuna. 
Ricordo la puntura sul braccio
e la flebo a tre buchi.
Ricordo gli occhi
dei miei in lacrime;
Ricordo il delirio
del dolore;
Ricordo la voglia
di camminare e

di tornare a letto.

Un abbraccio a tutti,
specialmente alla mia mamma, a mio papà, alla mia famiglia materna, a quella paterna, a Martina e a Cinzia, a Vania e a Pinuccia, a Chiara R. e a Lorena, a Romilda, a Tamara (e famiglia), a Cinzia (e famiglia), a Davide, a Federico, a Simone, a Matisse...Grazie...

Chiara

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