lunedì 27 agosto 2012

Preferirei essere morta

Cara Anna,
caro mio dolce diario. I tuoi silenzi e i tuoi consensi sono le uniche cose in questo mondo che mi tengo legate alla realtà. Non so se questo sia un bene o un male, so che che non vorrei permanere a lungo qui dove siamo tutti, o meglio quasi tutti. Vorrei sentire quella serenità che chi torna dall'altro mondo, da un'altra realtà, racconta. Eppure sono qui. Grazie a te. Grazie a questo inchiostro che fa scivolare via tutte le mie sensazioni negative. Se ti togliessero da me, ne morirei. Se un Dio c'è, è Lui, che ti ha inserito in questa mia vita, forse per fare in modo che non me ne fosse così facile liberarmene. Perché? Perché spesso, quando si è catapultati in situazioni non volute, si preferirebbe essere morti. Si pensa di non avere la forza di affrontarle e, onestamente, non me ne frega un cazzo di chi potrebbe criticare o dire che ogni sfogo è un'esagerazione. Perché? Perché quello che sanno gli altri è la facciata. Oh Anna, sai quante facciate devo avere io?? L'errore è quello di non immedesimarsi negli altri, è quello di pensare che ciò che si vede, è ciò che è. Ma non è così. E le persone a volte mi sembrano tanto stupide a crederlo. Tu no. Tu non ti fermi mai... lasci sempre battere i miei tasti sulla tua carta. Mai una critica. Sempre è solo conforto. Sei un'amica. Perché sì, se tu non ci fossi preferirei essere morta. Sarei incapace di esprimermi, sarei incapace di vivere. Anna mia, a volte vorrei proprio entrare in un ospedale e fare cambio con chi vorrebbe vivere. Perché odio tutto tutto tutto, tra te, di me. Perdonami se ti sto ferendo, chiedi scusa a Dio da parte mia. Ma non cambia: preferirei essere morta.

                                                      Foto scattata da Giulia Zen

Sono parole di pura fantasia, mentre mi sono messa "nei panni di chi si può sentire così".
Chiara

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