lunedì 14 gennaio 2013

Prime pagine preferite - Cime Tempestose

Ci sono alcune pagine delle letteratura che mi fanno sognare, che trovo così poetiche e piene di passione, tanto che mi emozionano ogni volta che le sfoglio.
Così, visto che ormai da un bel po' non aggiorno la sezione "Letture", ho deciso che trascriverò in questo post varie parti di un romanzo che mi emoziona, ogni volta che lo leggo, sempre di più: "Cime Tempestose"di Emily Bronte. Ho già scritto in passato un paragrafo che amo, ma in questo post ci saranno più parti di esso che adoro.
Seguiranno altri post, in cui citerò parti più o meno corpose o pagine intere di altri romanzi che trovo imperdibili.

Ma voi, quali pagine, quale frasi di romanzi amate di più?

John William Waterhouse, Miranda-The Tempest
(Ho scelto questa immagina poichè è la copertina della mia edizione di Cime Tempestose, tuttavia il mare non è molto inerente con il romanzo).

CIME TEMPESTOSE - Emily Bronte
Segue spoiler.
In modo molto riassunto, la protagonista, Catherine, ama Heathcliff che è suo fratello adottivo, e lui ama lei. Per varie ragioni Catherine sposa Linton e quando lei muore, Heathcliff "impazzisce". 
Nelly Dean Ellen è la governante della casa dov'erano bambini, poi lo è solo di Catherine e ancora più tardi della casa di Heathcliff. 
Hindley è il fratello biologico di Catherine, che non ha mai accettato l'adozione di Heathcliff.
Heathcliff sposa la sorella di Linton, Isabella, per vendicarsi del matrimonio tra Catherine e Linton.

Catherine: "(...) Non amo Heathcliff perchè è bello, Nelly, ma perchè è ancora di più uguale a me stessa di quanto possa esserlo io. Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono identiche, mentre quella di Linton è diversa come è diverso un raggio di luna dal fulmine o la brina dal fuoco".

"Pensi che mi abbia quasi dimenticato?" Disse Heathcliff "Oh Nelly, sai bene che non è vero! Sai bene quanto me, che per ogni pensiero dedicato a Linton, Catherine ne dedica mille a me! Nel periodo più disperato della mia vita ho temuto che mi potesse dimenticare, e lo stesso timore mi ha assillato al mio ritorno in questi luoghi, la scorsa estate, ma ora soltanto una sua conferma potrebbe farmi accettare un'idea così orribile. E in tal caso, Linton non esisterebbe più, nè esisterebbe Hindley, nè esisterebbero tutti i sogni che abbia mai sognato. Due sole parole includerebbero tutto il mio avvenire... morte e inferno... sì, l'esistenza, dopo aver perduto Catherine, sarebbe un inferno.
Eppure fui stupido immaginando, anche soltanto per un momento, che Cathy avesse caro l'affetto di Linton più del mio... Se anche lui l'amasse con tutte le capacità della sua meschina persona non potrebbe amarla in ottant'anni quanto l'amerei io in un sol giorno. E il cuore di Catherine è grande quanto il mio. Quell'abbeveratoio per i cavalli non potrebbe contentere il mare più di quanto tutti gli affetti di lei possano essere monopolizzati da Linton... Storie! Quell'uomo le è caro poco più di quanto lo sia per lei il suo cane o il suo cavallo... Non c'è niente, in quell'individuo che possa essere amato quanto me; come potrebbe Catherine amare in lui ciò che non possiede?"

Nelly, descrivendo Catherine malata: "Il suo aspetto era cambiato, come avevo detto a Heathcliff, ma quando si manteneva calma, sembrava esservi, nel mutamento, una bellezza ultraterrena.
Nei suoi occhi, gli sguardi balenanti erano stati sostituiti da un languore sognante e malinconico; non dava più l'impressione che stesse guardando gli oggetti dai quali era circondata; sembrava sempre contemplare un punto situato al di là di essi; molto lontano... si sarebbe detto fuori dal mondo. (...)."

(Catherine è appena morta). Heathcliff: "Possa destarsi in preda ai tormenti!", gridò lui con una veemenza terribile, battendo il piede e gemendo in preda ad un improvviso parossismo di incontrollabile passione. "Ah, ha voluto mentire fino alla fine! Dove si trova? Non lassù... non in cielo... non tra i defunti... dove? Hai detto che non ti importava nulla delle mie sofferenze! E io recito una sola preghiera... e la ripeterò finchè la lingua non mi diventerà rigida... Catherine Earnshaw, possa tu non avere riposo finchè io vivo! Hai detto che sono stato io a ucciderti... perseguitami, allora! Gli assassinati perseguitano i propri assassini. Credo... so che altri fantasmi hanno vagato su questa terra. Sii con me sempre... assumi qualsiasi forma... fammi impazzire! Ma non lasciarmi ti prego, in questo abisso dove non posso trovarti! Oh, Dio, è un dolore indicibile! Non posso vivere senza la mia vita! Non posso vivere senza l'anima mia!"
Battè la testa contro il tronco nodoso; poi arrovesciati gli occhi, si abbandonò a grida che nulla avevano di umano, ma erano quelle di una bestia feroce, trafitta a morte da lance coltelli.

Isabella parlando con Hindley: "Sono già fin d'ora stanca di sopportare, e sarei lieta di una vendetta che non si ripercuotesse su di me; ma il tradimento e la violenza sono lance appuntite a entrambe le estremità; feriscono quelli che se ne servono ancor più gravemente dei nemici".

Heathcliff parlando con Nelly: "(...) Devo ricordare a me stesso di respirare... quasi ricordare al mio cuore di battere! Ed è come cercare di comprimere una molla possente... (...)"

Ora, anche Heathcliff è morto. (...) In quel momento il cancello del giardino venne spalancato; i due giovani stavano rientrando dalla passeggiata.
"Loro non hanno paura di niente", mormorai (è Nelly a parlare), guardandoli dalla finestra mentre si avvicinavano. "Insieme, sfiderebbero Satana e tutte le sue legioni".

Spero l' abbiate amata anche a voi, e abbiate sentito quel brivido che sento io ogni volta,
Chiara

Nessun commento:

Posta un commento