domenica 21 aprile 2013

Parlare e ascoltare, ascoltare e parlare

Stare ad ascoltare, imparare ad ascoltare, per chi lo fa davvero, realmente, è un'azione, che arricchisce. Sembra che si dia, ma molto spesso si riceve. E' una sorta di scambio, chi ascolta non è detto che stia facendo un'opera di immensa carità, ma sta semplicemente svolgendo un'azione umana e sensibile, che, non tutti, sanno compiere.
Alcuni ascoltano, alcuni parlano. La condizione ideale, sarebbe quella di sapere fare entrambi. Non "Ascoltare" e "Parlare", come sanno fare tutti (purtroppo), ma in maniera più sottile, più fine. Allora, ascoltare diventa un comprendere, un sentire che va oltre a ciò che viene detto, mentre parlare non è solo un comunicare, un informare, ma un aprirsi, uno schiudersi che piano piano dovrebbe far intendere all'interlocutore come si è, cosa si è, chi si è. 
Così, e solo così si possono avere rapporti completi, quando due persone sanno fare entrambe le cose: ascoltare & aprirsi, e, quest'ultima azione comporta un determinato rischio. Eppure è solo così che esistono amicizia e amore, anche se, mimetizzandosi e osservando vari rapporti sia miei, sia di altri, noto quanto tutto ciò sia relativo, e, poche volte esistente. Ma c'è, e quando c'è, è realmente un'aggiunta alla propria vita.

Chiara

Nessun commento:

Posta un commento