venerdì 21 giugno 2013

Perchè scegliere o non scegliere il convitto come alloggio

La fine dell'anno si avvicina, e i futuri studenti universitari fuori sede, iniziano a chiedersi dove alloggiare. Comincia così la grande corsa nella visualizzazione di convitti universitari (statali o religiosi), appartamenti, stanze in affitto.
All'inizio del mio grande trasferimento, causa progetti sfumati per motivi con cui non vi annoierò, mi sono trovata in appartamento da sola. Dopo un piccolo periodo di prova, ho capito che questa non era la scelta adatta a me, ho deciso quindi, dopo attenta valutazione di optare per un convitto religioso (non avendo le credenziali per uno statale).

Questa decisione perchè credo che per effettuare la scelta dell'appartamento sia necessaria una gran botta di culo (passatemi il termine). E' necessario infatti conoscere i propri coinquilini. E non conoscerli un po' così, ma bene bene e ancora bene. Sono molteplici i racconti di coloro che hanno dovuto gestire situazioni appartamentali imbarazzanti, sono molteplici i racconti di coloro che si sono trovati... a piedi.

I convitti, invece offrono grande risorse di conoscenze. Se non fosse stato per il convitto mi sarei persa nella routine abitudinaria dello studente, senza fare quelle grandi esperienze universitarie che tutti raccontano. Tuttavia non è facile. I convitti richiedono il rispetto di alcune regole con cui non sempre si ha un buon rapporto. Inoltre, anche qui bosgna avere una gran bella botta di culo.

Perchè per chi viene dalla campagna, dai piccoli centri, non si è proprio abituati a certe situazioni, almeno per chi ha sempre avuto una grande fortuna in amicizia, come me. Io ho 4 amiche e con loro i rapporti sono saldi, definiti, si litiga, ma poi ci si abbraccia, e per la maggior parte del tempo: si ride, anche quando va tutto di merda. Inizialmente si pensa che "Tutto il mondo sia paese", ma la realtà non è questa, ci sono mille realtà differenti, e a volte basterebbero poche semplici regole: non giudicare, cercare di vievere bene, di fare esperienze, di fare delle cavolate, e di studiare (lo stavo dimenticando! Ahah!). E... non aspettarsi la botta di culo con tutti, ma semplicemente vedere se arriva ;-) . Io spero di cuore, di averla avuta ancora. :-)

Consiglio definitivo: convitto! Almeno il primo periodo, perchè certe esperienze non sono fattibili in appartamento e ne vale decisamente la pena ;-)

Chiara

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