martedì 24 giugno 2014

Un dolce ricordo

Non so come sia successo.
E' certo che non volevo.
E' certo che non volevo succedesse così.
Invece così è successo.
Mi trovo fidanzata con te da anni, ormai. Anni che ho buttato via cercando di dimostrarti quanto ti amassi. Quanto ti amo.
Anni che ho buttato via nell'attesa. Attesa di capire se quel tuo amore era davvero così grande.
Anni che ho butttao via ascoltando le tue parole. Anni che ho buttato via enfatizzando fatti banali per elevarli all'idea che fossero gesti ecclatanti. Gesti d'Amore.
Anni che ho buttato via cercando di fare progetti.
Anni che ho buttato via vedendo e proiettando te nel mio futuro. Nel mio domani. Nel mio oggi. Nel mio presente.
Anni in cui ho buttato via il mio mondo. Anni in cui non mi sono fatta altro che ripetere che eri quello giusto, che dovevo provare a non ascoltare quella vocina dentro di me.

Anni che ora mi pento di avere passato così. Era meglio pensare: "E se avessi provato?" piuttosto che pensare che ho sbagliato tutto. Che era un'illusione. Che tu non provavi e mai proverai quello che provavo io. Quello che provo io. E l'odio che ho per questa delusione cresce in me in maniera spropositata. E' troppo forte, lancinante. Urlo e mi strappo i capelli. Il dolore che te, quello che credevo essere il mio grande Amore, mi sta infliggendo è così forte che provo un nodo in gola così forte che non riesco a respirare. Ti odio, ti odio e ti odio.
Tu, invece, mi dici che io sarò un dolce ricordo. Beh, sai dove puoi ficcarti il mio dolce ricordo? Spero ti si rompa il cuore, spero ti si rompa il ventricolo sinistro, così proveresti a capire come l'Amore può paralizzare tutto, come l'Amore può bloccare ogni cosa dentro di noi.
Sì, forse se passerà tutto ti vedrò come un dolce ricordo. Forse se non ti amassi come ti amo, saresti un dolce ricordo. Ma adesso no. Adesso vorrei solo che il tuo ricordo non esistesse.
E lo penseresti anche te se mi amassi. Invece: mi amavi. Forse.

                                                         Foto scattata da Giulia Zen

Chiara
p.s. Questo post è stato scritto da una mia amica che desidera restare anonima.

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