lunedì 14 gennaio 2019

“Io mi alzo sempre alle 6.30, e tu?”: la triste vita dei “Confronti”

Il confronto è una cosa che non ho mai compreso. Eppure è una delle cose più diffuse in questa società. Vi siete mai imbattuti in quelle persone che devono essere “Di più” sotto ogni aspetto?
Come sempre generalizzare è sbagliato, pertanto faccio degli esempi:
Es. 1
“Stasera non facciamo tardi che domani mi alzo alle 6.30.”
“Tranquilla, anche io mi alzo presto domani!” La frase nascosta è: “Tranquilla perché ho il tuo stesso interesse nel non fare tardi, torneremo a casa senz’altro presto.”
Es. 2
“Sono stanca, non ce la faccio più ad alzarmi alle 6.20. Non vedo l’ora di potermi svegliare alle 7.20”
“Io mi alzo sempre alle 6.15.” La frase nascosta è: “Di cosa ti lamenti? Io faccio di più rispetto a te”

È evidente come il secondo esempio sia quello considerato in questo post.
Ma la cosa più sbagliata è sempre questo fare di più, come se fosse sempre tutto una gara.

Rispondendo proprio all’esempio 2: magari uno che si alza alle 6.15 lo fa per andare a correre, va dormire alle 21, ha la donna delle pulizie e il pranzo glielo fa la mamma o mangia in mensa.
Magari chi si alza alle 7.20 è andato a dormire alle 3 perché deve fare tutto da solo o deve studiare o finire un lavoro perché é a partita iva e ha scadenze diverse rispetto all’altro.

Capite che le variabili nella vita dei due soggetti sono infinite? Perché poi si potrebbe rispondere all’altro: “Ma hai voluto tu fare un mestiere con la partita iva.”
Si aprirebbero così scenari terribili di confronti senza alcun senso logico e il dibattito potrebbe davvero non finire mai  😅. Lo si vede ovunque che la logica e il buon senso non sono così diffusi nella nostra società, però la speranza è che chi legge questo blog abbia entrambe le cose o, qualora gli manchino, magari, con gli esempi pratici fatti, le comprenda.

A volte il desiderio di sentirsi unici sfocia in una competizione eterna, passando da ogni emozione, da ogni sentimento e da ogni azione: dal voler essere più felici, più ricchi, più impegnati, e, per assurdo, arrivando persino agli esatti opposti, dal voler essere più tristi, più poveri, più sofferenti e via dicendo. La verità è che siamo tutti irripetibili, e gli unici con cui è giusto rapportarsi siamo noi stessi, per sfidarci e fare sempre di meglio, soprattutto se c'è qualcosa che non ci piace. 

Chiara





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