martedì 6 novembre 2012

Istinto di fuga

Dicono che "Sia un istinto naturale sbattere le ali per volare, alla nostra vita manca solo il coraggio di alzarsi in volo."cit. dalla canzone"Stai con me" dei Pooh (grazie mamma).
La paura di volare esiste, ed è tanta; il terrore di una caduta nel vuoto che possa causare troppo dolore, provoca ansia nello spiccare il volo, eppure, quando si è lassù, quando è tutto azzurro e soleggiato, ci si scorda di tutta l'angoscia e si è felici di aver spiccato quel volo... finché non si cade, SE si cade (perché non è garantito che ciò avvenga).

Però quell'istinto di fuga, di libertà, di lasciar  tutto e tutti e di andare via, perfino da noi stessi, è celato in ognuno di noi: è nascosto in un sorriso, nel sale che scende dagli occhi, in uno sguardo perso nel vuoto, in un cuore ferito, in un'anima arresa, nel bicchiere di Vodka in più, nel jogging mattutino, in un telefilm, nella canna fumata per evadere e nei tranquillanti presi la sera di nascosto.

Tutti abbiamo avuto quell'istinto di fuga, pochi rischiano, forse i più credono valga pena non andarsene, ma in ogni uomo, a volte, nasce la voglia di volare, di andare via liberi e di ricominciare.
Tutti siamo trattenuti da qualcosa o qualcuno: qualcosa come un sogno altrimenti impossibile da realizzare, ma che stenta ad arrivare, e forse è proprio lui stesso la causa del desiderio di fuga; qualcuno come un affetto troppo grande per lasciarlo qua solo, o troppi affetti troppo grandi.


                                                   Foto scattata da Carolina Elefante.

Ma perché scappare? La fuga comporta dei rischi, inoltre le difficoltà si trovano ovunque, è una sorta di "fuggire dalle difficoltà" diranno i più responsabili. Io dico di no... io dico che chi scappa è perché propio non riteneva la pena spendere tempo per risolvere dei problemi che non gli interessavano, non perché sia irresponsabile, ma solo perché: "il gioco non valeva la candela" e quando ci saranno problemi che si vogliono affrontare, lo farà ognuno di noi.

Ci sono persone che davvero mollano tutto, che davvero sfruttano il loro desiderio di fuga e che davvero spiccano il volo in alto, allora vengono ammirati e chissà che qualcuno non trovi coraggio, proprio da queste persone, di spiccare il suo volo personale.
Per i fifoni, per quelli con troppe responsabilità, l'unica via di fuga è un viaggio, un bel libro o un sogno ad occhi aperti, e se mai arriverà il vostro momento, lo saprete, altrimenti, probabilmente il vostro vero volo lo farete dove siete già, all'interno della vita che già custodite.

Buona fuga a tutti, anche a chi la trova, semplicemente in un bicchiere di Vodka.
Anche io andrò a volare, per ora solo con la fantasia, e senza Vodka (ahah :-) ) voi come la troverete?
A presto,
Chiara

2 commenti:

  1. “credo che la voglia di scappare da un paese con 20.000 abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx” cit Radiofreccia
    Credo che mollare tutto sia il sogno di tanti. Non lo si fa per paura, per l’incertezza, per le tante scuse che ci diciamo… ma probabilmente anche perché sappiamo che prima di scappare, dobbiamo essere sicuri di non portare con noi i nostri problemi.
    Io sono uno di quelli. Amo viaggiare e leggere… perché in entrambi i casi evado dalla realtà, ma alla fine si arriva sempre all’ultima pagina o al volo di ritorno…e si ricomincia da capo. Ci sto lavorando?? Credo sia un’altra delle tante bugie .
    Ma solo l’idea di pensarlo… mi serve ad andare avanti :-)

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  2. Esatto... :-) Solo quell'idea serve ad andare avanti... :-)

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