martedì 11 dicembre 2012

Perché?

Mi piacciono le persone che si chiedono il perché. Mi piacciono le persone curiose, quelle a cui una notizia non basta per farsi un'opinione. Mi piacciono le persone che rispettano le idee altrui e mi piacciono le persone che leggono, le stesse che sanno ascoltare.

Mi piacciono le persone che vanno oltre, e che provano a capire, non quelle che giudicano e danno insegnamenti di vita a vent'anni, non conoscendo realmente nulla, perché, come dice una canzone che amo: "(...) Viva il tormento di chi si chiede (...); la verità è in chi non giudica, NESSUNO SA, qualcuno immagina (...)"; da: "Nessuno sa" di Laura Pausini.
Perché "qualcuno"? Perché, ahimè, non lo fanno tutti. 

Mi piacciono le persone che, se sentono un'ingiustizia, ne verificano la veridicità e che poi la denunciano, non quelle che leggono uno di quei "quadrati su facebook" e basta: per loro è così e lo ri-pubblicano.

Mi piacciono le persone che non criticano la mia religione e quella altrui. Mi piacciono le persone che quando si è paragonata la morte di Welby a quella del Cardinal Martini, hanno chiesto "Perché?" e si sono informati "sulla differenza", perché c'è una differenza.
Mi piacciono le persone che sanno i principi cristiano cattolici o mussulmani, prima di emanare sentenze e pregiudizi. Mi piacciono le persone che capiscono che la categoria dei medici, degli operai, dei preti, degli insegnanti non sono costituite da categorie in sè, ma da persone, e che se una persona sbaglia: non è detto che siano tutti sbagliati.

Quindi: viva il perché? ! Anche se non sempre ce n'è uno, anche se non sempre è facilmente riconoscibile, ma almeno ci si prova ad immaginare, ma almeno ci si prova a comprendere, ma almeno si usa la testa non solo per parlare, ma anche per riflettere, per ragione, per formarsi. 

Chiara

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