lunedì 20 maggio 2013

Persone felici - Grey's Anatomy

Ho scritto nei precedenti post, di pagine o paragrafi di romanzi che mi sono particolarmente piaciuti. Un'altra cosa che mi piace in alcune serie televisive è la voce fuori campo... è una sorta di paragrafo all'interno di un grande romanzo, non trovate?
Beh, dato che nei miei post precedenti ho parlato spesso della felicità, casualmente in questi giorni ho guardato la ventiduesima puntata della sesta stagione della famosissima serie televisiva: "Grey's Anatomy". Questo episodio s'intitola "Persone felici", quindi ecco l'introduzione e la fine, quindi ecco uno dei paragrafi che più mi è piaciuto di Grey's Anatomy. (Già in passato avevo citato l'episodio numero 13 dell'ottava stagione "E se...", meraviglioso anch'esso).

"E' convinzione comune che pensare positivo contribuisca ad avere una vita più sana e più felice.
Da bambini ci dicono di sorridere, essere allegri e fare la faccia contenta. Da adulti ci dicono di considerare il lato positivo, di essere ottimisti e di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma, a volte, la realtà diventa un ostacolo alla nostra capacità di interpretare una parte allegra.
La salute può non assisterti, il fidanzato tradirti, gli amici deluderti... Ed è in quei momenti che vuoi solo la realtà: smettere di recitare ed essere te stesso: vero, spaventato e infelice.

Chiedete alla gente cosa vuole dalla vita, la risposta è semplice: essere felice. Forse è questa aspettativa, però, il desiderio di essere felici che ci impedisce di esserlo. 
Forse più cerchiamo e vogliamo uno stato di beatitudine, più questo desiderio ci confonde, al punto da non riuscire a riconoscerci più. Invece continuiamo a sorridere e basta, sforzandoci in tutti i modi di apparire felici come vorremmo essere, finchè, alla fine, la verità ci colpisce: la felicità è sempre stata lì, non nei nostri sogni o nelle speranze, ma in ciò che conosciamo, che è confortevole, familiare. "

Chiara

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