domenica 20 maggio 2012

Voglio volare. Posso farlo.




                                                                                                              20 marzo 2006

Io posso volare. I can fly. Magari. Magari potessi.. volare, volare via lontano, oltre le nuvole, oltre il cielo, oltre la luna, oltre il sole, in un’altra galassia…via dai problemi. Via, lontano da qui.
Guardo giù dalla finestra. E la voglia viene. Passa una rondine: io non ho le ali. Che maniera brusca per accorgersi di questo dramma! Ma l’uomo può volare? Può volare senza un motore? Può scappare da solo? Senza aiuti? Si, può. Con la fantasia. La fantasia ci indica se girare a sinistra della via lattea o a destra. Se tornare o rimanere là. Se proseguire/continuare o tornare. Tornare? Ancora? Perché? Perché l’uomo tende sempre a tornare indietro. Nel tempo. Nelle emozioni. Nello spazio. Nei ricordi. Nel mondo. Voli via ma poi ti manca. Eppure non sembra. Non sembra quando guardi una rondine, un’aquila volare via: salire, scendere, giù da quella nuvola, sopra a quell’altra, giocare a nascondino lì, accarezzando il vapore e poi via, via, sempre più sopra (perché): sotto piove. Diluvia. Nevica. Grandina. Ma sopra è sereno. E allora perché tornare?

Volare. Volare. Volare e poi scappare. Scappare perché ci si sente…come dire…scomodi. Bagnati dalla pioggia. Dalla neve. Colpiti dalla grandine. Senza ombrello. Quasi troppo pesanti per volare. Anche con la fantasia. No. Si è arrivati al punto in cui è la realtà a non farti volare. Sognare.. scappare. Inchiodati qui, aspettiamo. Cosa?
Il ritorno del sereno per tornare a volare. Un po’ come accade durante le tappe della vita: prima si è bambini, poi adulti, poi anziani. Anzi “vecchi”: è così affascinante dirlo. “Sono vecchio.” Come suona bene! Saggio, pieno di vita. Di esperienza. Di cadute dopo tante volate.
Allora, a quel punto, forse, si sa trovare il proprio posto nel mondo. Si smette di sentirsi inadeguati.. di voler volare via.
“Vai su, sempre più in alto, tuffati di testa nelle nuvole, giocaci, sentiti leggero come lo sono loro, come il vapore… Poi arriva alla luna, svolta a destra, circumnavigala, vai più giù, sorpassa tutte le stelle che incontri, corri e corri… scappa…via. Poi torna su, vola più in alto e vai vicino al sole. Sei libero.”
“No, io rimango qui.” Mi piace dirlo.
Ma passerà molto tempo ancora prima che io possa affermarlo. Nel frattempo (però): VOGLIO VOLARE.

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