mercoledì 12 settembre 2012

In riflessione...

Sono giorni in cui rifletto su tante cose... chiedo scusa se, per ora, non  le condivido con tutti voi. Vedo, e so, che molti aprono il mio blog, e mi chiedono di nuovi post... prometto che nei prossimi giorni metterò i miei pensieri nero su bianco, per voi, per me.

 L'unica cosa che mi sento di "buttare lì" riguarda l'amicizia (l'amicizia fa parte di molti dei miei post, ma credo davvero sia una cosa importante) e la differenza tra sentimenti ed emozioni. Per la seconda mi sto documentando... per la prima, devo ammettere, che lo spunto mi sta venendo grazie ad un telefilm: "Sex and the city".
Molti lo reputano una cavolata (per usare un termine delicato), o meglio di quattro donne spudorate che fanno sesso con chiunque. Forse per chi non sa guardare dietro le apparenze è così...per me no. (Oh mondo mi sto facendo un complimento da sola... hihihih patetico, ma ogni tanto ci vuole!).Torniamo al telefilm: è la storia di un'amicizia tra donne... di una bella amicizia, non parla solo di sesso! Vi invito, donne e uomini, a riflettere su cosa volete da un'amicizia (o cosa vorreste) e cosa date (o vorreste dare)
Io farò lo stesso e poi "ci troveremo" a parlarne!
Spero per questo che sarà un post diverso dai precedenti sullo stesso argomento!
A presto...
Chiara

9 commenti:

  1. Pensa, anche oggi alle 23.19 del 12/09/2012 io sono qui a pensare su questo argomento, dico questo argomento perche sono arrabbiata e sono così arrabbiata che non mi va neanche di dire quella parola lì... quella parola che so quanto significa per te e per questo ti ritengo molto fortunata.
    Io temo che con il tempo, con le esperienze anzi con una esperienza ho imparato a non avere più fiducia in questa parola. Sai tante volte ho provato a incolpare me di tanti sbagli che nei momento di maggiore lucidità mi rendo conto che ogni sbaglio più delle volte aveva un motivo, ma un motivo non capito della persona a chi ho chiamato amica, a chi ho voluto bene, voglio bene e penso che ne vorrò sempre ma la vita a questo punto temo che sia così, che a un certo punto non le interessi quello che vorresti tu, che non importa quante volte hai provato a chiedere scusa, non importa quante volte hai provato a far finta di niente difronte alle tante scuse pronunciate, difronte alle non risposte, difronte al silenzio...
    E così oggi mi sento stupida, stupida per aver pensato che quella persona potessi capire, stupida perche alla fine non è colpa sua, è colpa mia, colpa mia perche sono io ad averle dato il copione di protagonista quando probabilmente o anzi sono sicura che lei fossi solo una comparsa nella mia vita.
    Oggi capisco che è ora di cancellare quel nome dentro dei nomi dei protagonisti della mia vita e non importa se mi sento così arrabbiata o così triste, oggi non ci sono più scuse.
    Scrivo a te perche so che hai quella sensibilità che riesce a capire tante cose e dentro queste tante cose anche questa... e poi giusto oggi tu hai scritto questo post, io sono entrata in internet e sono qui da sola con la voglia di scrivere e ti chiedo scusa perche probabilmente non era il caso....

    RispondiElimina
  2. Cara Natina,
    innanzitutto è sempre il caso, altrimenti bloccherei la possibilità di fare commenti, cosa che non faccio perché è proprio a questo che serve il mio blog (sarò un po' presuntuosa ma pazienza). Scopro sempre più spesso di come tante persone mi scrivano perché trovano spunto da quello che scrivo io, e non c'è nulla di male, sia che uno scriva in privato, sia che uno scriva in pubblico, è una scelta personale, e se per te va bene così, va bene anche per me :-) Quindi, sentiti libera di scrivere sempre ciò che pensi!
    Detto questo è triste leggere quello che hai scritto, e credo soprattutto che sia stato doloroso scriverlo, anzi, di più: ammetterlo. La frase che più mia ha colpita, e probabilmente più rappresentativa di tutto ciò che hai scritto è la seguente: "colpa mia perché sono io ad averle dato il copione di protagonista quando probabilmente o anzi sono sicura che lei fossi solo una comparsa nella mia vita.". E' dura, durissima da mandare giù...anche io ho fatto lo stesso errore, ti dirò di più: l'ho inseguita, ma non c'era niente di bello nel farlo. Soprattutto nulla di giusto. Spesso si sente un feeling che l'altra non sente o ignora o è una stronza (perché: dobbiamo nasconderlo? Ci sono anche tanti stronzi e stronze in giro!). Sicuramente in un rapporto si sbaglia in due, ma, beh: ci sono anche tante eccezioni dovute, appunto, alla stronzaggine... Ti dirò una cosa: stai male, sfogati... ma poi pensa e ripeti a te stessa: "Non ne vale proprio la pena... è lei che ci ha perso."
    Un bacio grande,
    Chiara
    p.s. Grazie per i complimenti sulla sensibilità ;-)

    RispondiElimina
  3. Sono stati versati fiumi di inchiostro sulle storie d’amore finite male,ma nessuno parla mai del dolore che si prova alla fine di una forte amicizia.
    Eppure quello che si sente, è spesso molto simile. Perché l’amicizia è una forma di amore. Si vuole bene, si tiene, ci si fida e ci si affidano ricordi, sogni, segreti.
    In amicizia, anzi Amicizia,io pretendo tanto ma do anche tanto. Cerco qualcuno con cui fidarmi, con cui confrontarmi,qualcuno pronto a dirmi in faccia una “cattiveria”, se giusta. Qualcuno con cui non aver problemi a litigare, se questo ci "porta da qualche parte".
    Per quello quando quella persona se ne va, ci sentiamo traditi. Feriti. Perché come in amore, se ne va portandosi via una parte di noi.

    RispondiElimina
  4. Esatto Marco... poi sembra che ci siano mille film e mille romanzi sia su storie d'amore eterne, sia su quelle finite male, tuttavia si è sempre un po' pronti ad una storia d'amore che finisce...ma riguardo l'amicizia nessuno pensa che finisca quella vera possa finire...solo che nulla ti avverte che quella vera è rara.... più di una storia d'amore, forse...
    Chiara

    RispondiElimina
  5. Ciao Chiaretta!io purtroppo in fatto di amicizia mi sento una frana totale..forse ho troppe aspettative dalle altre persone e tante volte penso di essere totalmente inadeguata ad avere delle persone amiche, tanto che attorno a me non ce ne sono, ma c'è qualche conoscenza e qualche collega. Niente di più. E'questo che diventa un mio malessere. Volere un'amica con la quale condividere confidenze, paure e passare un pomeriggio a cazzeggiare senza fare nulla di che. Mi manca terribilmente. Forse sono io? Non credo di essere così di carattere difficile...Ci ho provato a riprendere alcune amicizie, ma se dall'altra parte non c'è + interesse, io mollo la presa. Non voglio pregare le persone e che abbiano pietà di me. Sto cercando di legare con qualche collega, anche solo x svagarmi, ma non è la stessa cosa. A 28 anni mi ritrovo sola...che tristezza... :'-( e cmq W sex and the city dove le donne si fanno forza a vicenda!!! Kisses...Ale

    RispondiElimina
  6. Ciao Alessia, ti dico che non sei così “sola” in questa situazione.
    Se ora ho persone con cui mi trovo e con cui condivido, per anni ho avuto la tua stessa sfortuna.
    Anche io mi ponevo delle domande. Sono io? Sono troppo esigente? Sbaglio “deodorante”?
    Eppure di carattere, superata la mia grande timidezza, sono molto espansivo, quindi possibilità di incontrare persone c'era. Alla fine avevo persone con cui uscivo la sera o fare sport… ma non “mi trovavo”. Non scattava quella sicurezza di poterti confidare. E sono passati davvero tanti anni.
    Il mio consiglio è : non accontentarti. Perché come dicevamo sopra, le persone ti possono ferire. E quindi solo se sei SICURA, ti aprirai veramente.
    Non cercare neppure “con frenesia” perché rischi che la fretta sia cattiva consigliera, come si dice.
    Esci con le persone, “assaggiale” . Prima o poi… la trovi.

    RispondiElimina
  7. Ciao Aleeeeee!!!!!!!!!! Il tuo primo commento, fantastica!!! :-)
    Innanzitutto grazie e grazie anche a Marco,e a Nati.. mi avete dato numerosi spunti..e nei prossimi giorni pubblicherò un post prendendo esempio da tutto ciò...
    E' vero è brutto non avere amiche e, come dice Marco, niente si può forzare... tuttavia tu hai più di un'amica.. hai un'amica-sorella.. sa quello che provi, anche per il modo in cui siete cresciute.. non sai quante volte ho discusso con anche le mie migliori amiche perché non capivano il rapporto che ho con mio papà, perché non capiscono come è fatto e da un giorno all'altro sembra che loro abbiano la soluzione di tutto. Invece tu hai Tania, ed è molto più di un'amica...è una sorella. Io vedo tutti i giorni sorelle che non si parlano (anche tra le mie amiche) e non ti nascondo che spesso avrei tanto voluto avere una sorella: invidio te e Tania, Sandra e Susanna, Eleonora e Alessandra... perché io non ho nessuno. Voi siete fortunate... e continuate così...siete tutte fantastiche! :-) Domani le deduzione sull'amicizia! :-)
    Chiara

    RispondiElimina
  8. Non ho mai sottovalutato il mio rapporto con mia sorella, oddio forse da piccole sì :-P , ma da grandi ho apprezzato sempre di più. Abbiamo avuto incontri e scontri, ma guai se non ce ne fossero...mi ha sempre ascoltata e consigliata. D'altronde 7 anni di differenza, la fanno eccome, se non quella di essere il mio grillo parlante! e quante volte lo è stata!!!Penso e spero di essere così anche per lei... :)

    RispondiElimina